Libania Grenot (foto Colombo Fidal)
Libania Grenot (foto Colombo Fidal)

L’occasione è propizia per ricordare una grande ex atleta, ha annunciato il suo ritiro proprio quest’anno, Libania Grenot che, domani, nel Salone d’Onore del CONI, a Roma, durante la tradizionale festa di fine d’anno delle Fiamme Gialle, riceverà una medaglia di bronzo per il suo terzo posto, assegnato postumo, dei Campionati Europei di Barcellona del 2010.

La cerimonia sarà presieduta da Alfio Giomi, Presidente della Fidal ed è conseguente a una decisione della EA (European Athletics) che ha assegnato, la terza posizione all’azzurra nella gara dei 400 metri, a seguito della squalifica, per doping, della russa Tatyana Firova.

Sono ovviamente lieto, per Libania, per questo ulteriore riconoscimento da inserire nel suo già ricco palmares che vanta, tra gli altri, due vittorie europee consecutive, sempre nel giro di pista, nel 2014 a Zurigo e nel 2016 ad Amsterdam.

Trovo però molto triste pensare al danno enorme che, l’inganno di alcuni atleti, può portare a tanti altri che si sacrificano, giorno dopo giorno, per ottenere un risultato che, molto spesso, può essere anche solo il raggiungimento di una finale importante.

Pensate soltanto a colei (leggete in fondo all’articolo) che, nelle semifinali dei 400 metri femminili a Barcellona, nel 2010, non riuscì ad entrare in finale perchè aveva il primo tempo delle escluse. Magari quella finale avrebbe rappresentato per lei un premio in denaro da uno sponsor o, forse, sarebbe stato solo il raggiungimento di un obiettivo programmato ad inizio stagione.

Invece nulla, la delusione più totale, il rimpianto per giorni, magari settimane o mesi, per non aver fatto un qualcosa in più che le avrebbe permesso di raggiungere il suo sogno. Invece era stata battuta solo dall’inganno di un’altra atleta e, adesso, non potrà più essere risarcita del danno subito.

Era solo un esempio, ma di casi come questo ce ne sono tanti e ritengo che, quelli scoperti, siano solo la minoranza perchè, purtroppo, la lotta al doping è qualcosa di impari e, pensare a un mondo senza, continua ad essere veramente un’utopia.

Tornando alla festa, ci saranno molti campioni delle Fiamme Gialle, tra cui il finalista mondiale dei 100 metri Filippo Tortu, l’oro europeo indoor dell’alto Gianmarco Tamberi, il primatista italiano dei 400 metri Davide Re e la campionessa europea under 20 del giavellotto Carolina Visca.

La prima delle escluse di quel campionato europeo

La prima delle escluse, di quel 28 luglio 2010, fu una francese, Virginie Michanol.

Quel giorno realizzò un tempo di 52″37, a solo 1 centesimo dalla nostra Marta Milani e a 3 dal settimo tempo generale. Eliminata per un nulla, dunque.

Sarà certamente un caso, ma la carriera della francese, che aveva nel 2010 solo 25 anni, si concluse solo due anni dopo, nel maggio del 2012 con un poco significativo 400 metri corso in 56″69.

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