Momento d’oro per Roberta Bruni che, a 8 giorni dall’aver eguagliato il primato italiano all’aperto con 4,60 a Firenze, si migliora altre due volte arrivando prima a 4,62 e poi sino a quota 4,70 che, oltre ad essere una misura di eccellenza internazionale, le garantisce il pass diretto per le Olimpiadi del Giappone.
La 27enne dei Carabinieri, allenata da Riccardo Balloni, prova anche la quota di 4,80 ma fallisce i tre tentativi.
Nel prossimo weekend gareggerà in maglia azzurra agli Europei a squadre di Chorzow, in Polonia.
Adesso è tutto suo il primato. Si esalta sulla pedana di casa, per arrivare dove nessuna era mai riuscita in Italia, entrando una nuova dimensione. Il suo talento si era rivelato presto, dalla medaglia di bronzo ai Mondiali under 20 nel 2012 all’impresa del record italiano assoluto indoor a 4,60 nel 2013, quando non aveva ancora compiuto 19 anni. Poi un periodo difficile, ma è tornata alla ribalta due stagioni fa, con la vittoria alle Universiadi di Napoli e il personale all’aperto di 4,52 che le aveva dato il pass per i Mondiali di Doha, fino agli ultimi exploit.
Le dichiarazioni di Roberta dopo il primato
“È un momento incredibile, è un sogno, volevamo questo risultato e il pass olimpico. Cercavamo il 4,70 per non restare appesi fino all’ultimo minuto con il ranking. Sapevo di stare bene, il 4,62 era già stata la conferma della mia condizione in ascesa.
Dopo la scarica di energia grandissima ho provato anche 4,80: non so ancora quant’è il mio massimo ma so per certo che voglio saltare sempre di più. Fino a poco tempo fa pensavo che 4,80 fosse un mondo parallelo, adesso mi rendo conto di poterci entrare in quel mondo e non vedo l’ora di farne parte.
La mia prima telefonata è stata per mia mamma. È scoppiata a piangere quando l’ho chiamata. Ci voleva un momento di positività, in un periodo in cui mio nonno ha avuto un’operazione: è per tutti loro, è per me, e spero di fare ancora meglio.
Le Olimpiadi? Me le immagino divertenti. E la prossima settimana sarà la mia prima volta agli Europei a squadre, spero di vestire la maglia azzurra al massimo: mi riaffaccio in un panorama internazionale dopo tanto tempo e voglio dire la mia anche lì”.
Sonia Malavisi si classifica seconda nella gara saltando 4,30 alla prima e poi fallendo tre volte i 4,40.
Tutti i risultati