Jacobs torna a Savona sui 200 metri

    Annunciata la presenza sul mezzo giro di pista del bicampione olimpico nonché mondiale indoor

    Borse di design, Made in Italy

    Marcell Jacobs, il campione olimpico di Tokyo 2021 nei 100 metri e nella staffetta 4×100, ma anche fresco vincitore del titolo mondiale al coperto nei 60 metri di Belgrado, sarà l’indiscusso protagonista dell’undicesimo “Meeting internazionale Città di Savona”, il prossimo 18 maggio.

    Il super campione di Desenzano sarà dunque ai blocchi di partenza del campo sportivo  Fontanassa, anche nell’edizione 2022, sulla pista da cui iniziò il suo fantastico viaggio verso i giochi a cinque cerchi giapponesi e sulla quale scese con 9”95, per la prima volta, sotto i 10”00 stabilendo il suo primo record italiano dei 100 metri.

    Per Jacobs, che ha già partecipato ad altre 5 edizioni di questo meeting, l’impegno sarà questa volta sui 200 metri per verificare, probabilmente, le sue reali potenzialità anche su questa distanza, ricordando che il suo personale risale al 2018 quando corse in 20″61, per cui è assolutamente scontato che polverizzerà tale crono, con la grande curiosità di scoprire se riuscirà ad avvicinare subito, o addirittura superare, la soglia di eccellenza dei 20″ netti.

    Certamente, in ogni caso, un grandissimo colpo da parte di Marco Mura, direttore organizzativo del meeting di Savona intitolato a Giulio Ottolia, che alcuni anni fa ebbe la felice intuizione di sfruttare la possibilità concessa dai regolamenti internazionali di girare, quando la pista lo consentisse, il rettilineo dei 100 metri ma anche quello finale dei 200, come si fa abitualmente con le gare dei salti in estensione, e questo ha consentito la realizzazione di importanti crono soprattutto sui 100 metri, iniziati da Filippo Tortu nelle sfide proprio con Jacobs e poi direttamente, l’anno scorso, da quest’ultimo.

    Onore al merito, infine, per Marcell che ha accettato, riteniamo per affetto e riconoscenza verso il meeting che gli ha regalato l’anno scorso il primo sub 10 della sua carriera nei 100, di tornare a Savona dove il budget organizzativo è estremamente limitato.

    Lo stesso Jacobs in un’intervista uscita questa mattina sulla Gazzetta dello Sport, si è detto un po’ preoccupato di questo debutto sui 200, di cui lui stesso dice che avrebbe fatto a meno, ma forse nelle sue parole che riportiamo integralmente c’è anche un po’ di sana e naturale scaramanzia.

    "Non vorrei farli. Non so correrli e rispetto ai 100 faccio il doppio della fatica. Già quando in allenamento arrivo ai 150 mi domando chi me lo faccia fare. È una vita che non parto da un blocco in curva, è da una vita che non provo un vero ingresso in rettilineo.
    
    Sono stato obbligato dal mio allenatore Paolo Camossi. Dice che valgo meno di 20”. Ma se negli ultimi 50 mi imballerò, non accetterò critiche. Dovrò gestire la curva e lasciarmi andare in rettilineo. Poi è vero che rispetto al 2018 ho una tecnica di corsa, un motore e un atteggiamento psichico e mentale diverso. Ma rischierò lo stesso la figuraccia”.
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