La Procura Nazionale Antidoping ha comunicato che il 43enne fondista marocchino Mohamed Hajjy è stato squalificato 4 anni per la violazione degli artt. 2.1 e 2.2 del CSA (sostanze riscontrate: Eritropoietina Ricombinante (S2)), con decorrenza della sanzione dal 08/09/2022, data in cui era stata decisa la sospensione provvisoria, e scadenza al 07/09/2026.
Si chiude, probabilmente in maniera definitiva, una storia agonistica che aveva destato un certo interesse in quanto l’atleta nato il 1 gennaio 1979 a Marrakech, e arrivato in Italia nel 1998 dove peraltro è in attesa di ricevere la cittadinanza per cui ha avviato le pratiche nel 2018, si era distinto con numerose vittorie in gare su strada e con la conquista anche di titoli italiani, da assoluto e da master, ottenuti da ‘atleta equiparato’.
Hajjy, pur continuando sempre a lavorare in fabbrica a Terni, riusciva ad allenarsi prima e dopo i due turni in fabbrica, a secondo degli orari varianti di settimana in settimana, e a lui erano stati dedicati anche degli approfondimenti da parte di importanti quotidiani nazionali.
Ricordiamo che i suoi principali personali sono di 2h14’08 nella maratona, risalente al 2007, e 1h02’34 nella mezza del 2005, mentre i suoi migliori risultati degli ultimi 12 mesi sulle due classiche distanze su strada sono stati di 2h22’34 nel marzo 2022 sui 42,195 km, e 1h09’33 sui 21,097 km del novembre 2021.
Gli altri provvedimenti disciplinari della giornata
Il 21enne keniano Mike Kipruto, specialista di corse su strada e in particolare di mezze maratone, è stato squalificato per 4 anni per la violazione degli artt. 2.1 e 2.2 del CSA (sostanze riscontrate: 19-Norandrosterone>15 Ng/ml (S.1), 19-Noretiocholanolone (S.1)), con decorrenza della sanzione dal 09/06/2022 e scadenza al 08/06/2026.
Kipruto aveva iniziato la sua carriera in Kenya nel 2016 e 2017, per poi fermarsi e riprendere a fine 2021 quando si è trasferito in Italia dove, nei primi 6 mesi di quest’anno, in particolare tra la metà di marzo e i primi di giugno, ha disputato ben 5 mezze stabilendo nella prima di queste il suo personale con il tempo di 1h06’08 mentre, dopo l’ultima del 2 giugno a Scorzé, in provincia di Venezia, chiusa in 1h08’57 ha subito il controllo che è risultato poi essere positivo.
E’ stata invece applicata la squalifica di 1 anno al 18enne mezzofondista Daniel Nicola De Benedetto, tesserato non solo FIDAL ma anche FITRI, per la violazione degli artt. 2.1 e 2.2 del CSA (sostanze riscontrate: Clostebol Metabolita (S1)), con decorrenza della sanzione dal 25/07/2022 e scadenza al 24/07/2023.
La quarta squalifica è stata infine comminata ad Alessandro Braconi che ne stava già scontando una precedente dal 2019 al 2034 e che ha avuto adesso altri 12 anni, per la violazione dell’art. 11.14 del CSA, con decorrenza della sanzione dal 24/03/2034, data della squalifica precedente, sino al 23/03/2046.
Il Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, ha anche provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Monica Giacometti (tesserata FIDAL) per la violazione degli artt. 2.1 e 2.2 (sostanza riscontrata: furosemide), atleta master F50 specialista di mezza e maratona.