Il mondo dello sprint nel 2022

    Nei 200 metri i risultati più eclatanti dell'anno

    Tra le tre discipline della velocità pura dell’atletica i 200 metri, sia maschili che femminili, sono quelli che hanno registrato i risultati cronometrici più significativi nell’anno concluso ieri, a cominciare proprio dagli uomini con ben cinque atleti che sono scesi sotto i 19″80, il numero maggiore dal 2010, e diciotto andati sotto la barriera dell’eccellenza dei 20 secondi a testimonianza di una grande vitalità della disciplina del mezzo gira di pista, con una stella su tutti rappresentata dallo statunitense Noah Lyles, imbattuto sulla distanza nel 2022 e in grado di scendere sotto i 20 secondi in tutte e 12 le sue gare, comprese le batterie e le semifinali, con sei dei sette tempi più veloci dell’intera stagione.

    Il migliore di tutti è stato il nuovo record della sua nazione, il 19″31 realizzato dal 25enne di Gainesville nella Florida in occasione del suo trionfo iridato in Oregon, crono che lo pone al terzo posto nella lista mondiale di tutti i tempi, dietro solo a Usain Bolt con il record mondiale di 19″19 e Yohan Blake con 19,26.

    Dietro Lyles vittorioso a Eugene con quasi mezzo secondo di vantaggio, un podio tutto statunitense con Kenny Bednarek secondo in 19″77 e il fenomeno 18enne Erriyon Knighton terzo con 19″80, che è diventato il più giovane medagliato di sempre nello sprint individuale ai campionati del mondo.

    Il liberiano Joseph Fahnbulleh si è classificato quarto in 19″84, mentre il dominicano Alexander Ogando quinto in 19″93, con entrambi gli atleti che hanno stabilito i record nazionali in altri momenti della stagione.

    La finale mondiale avrebbe potuto sembrare una rivincita tra Lyles e Knighton, che si erano classificati primo e secondo ai campionati statunitensi di giugno validi come Trials, con Knighton che di fatto vantava un accredito migliore di 1 centesimo rispetto al rivale avendo corso in 19″49 del suo personale, all’esordio stagionale sui 200 metri a Baton Rouge in aprile, ma di fatto non c’è stata competizione con il dominio assoluto di Lyles.

    Per Knighton, in ogni caso, è stato un eccezionale 2022 con il suo tempo di esordio che lo piazza al quinto posto nella lista mondiale di tutti i tempi dopo Bolt, Blake, Lyles e Michael Johnson, ma per lui anche la grande soddisfazione di essere stato nominato vincitore del premio World Athletics Rising Star per la seconda volta consecutiva.

    Lyles è sceso poi ancora sotto i 19″50, correndo in 19″46 per vincere a Monaco e ha vinto anche il Diamond Trophy con 19″52.

    A chiudere l’anno al terzo posto della classifica stagionale cronometrica è stato Reynier Mena, che ha battuto il record cubano con 19″63 a La Chaux-de-Fonds all’inizio di luglio.

    Gli atleti statunitensi hanno occupato cinque dei primi sei posti della top list stagionale con Michael Norman ha fatto registrare 19″76, Bednarek che ha corso in 19″77 e Fred Kerley che ha fatto segnare 19″80.

    Se Knighton è stato il miglior atleta under 20 in termini di tempi, la gara più emozionante è stata quella disputata ai campionati mondiali di atletica under 20 di Cal dove l’israeliano Blessing Akawasi Afrifah ha negato a Letsile Tebogo del Botswana la vittoria del secondo titolo mondiale in Colombia, dopo il successo sui 100 metri di due giorni prima, precedendolo sui 200 metri per soli sei millesimi di secondo.

    Entrambi gli atleti hanno fatto registrare il crono di 19″96, battendo il record dei campionati con un tempo che li ha portati al terzo posto nella classifica mondiale under 20 di tutti i tempi.

    A livello italiano da segnalare la medaglia di bronzo di Filippo Tortu ai Campionati Europei di Monaco di Baviera con 20″29.

    Top list stagionale
    • 19″31 Noah Lyles USA Eugene 21 luglio
    • 19″49 Erriyon Knighton USA Baton Rouge 30 aprile
    • 19″63 Reynier Mena CUB La Chaux-de-Fonds 3 luglio
    • 19″76 Michael Norman USA Losanna 26 agosto
    • 19″77 Kenny Bednarek USA Eugene 21 luglio
    Classifica mondiale di atletica leggera
    • 1 Noah Lyles USA 1533
    • 2 Erriyon Knighton USA 1429
    • 3 Kenny Bednarek USA 1420
    • 4 Alexander Ogando DOM 1400
    • 5 Jereem Richards TTO 1384
    Medagliati mondiali
    • ? Noah Lyles USA 19″31
    • ? Kenny Bednarek USA 19″77
    • ? Erriyon Knighton USA 19″80
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Noah Lyles USA 19″31
    • Campionati africani: Letsile Tebogo BOT 20″26 (+3.0)
    • Campionati europei: Zharnel Hughes GBR 20″07
    • Campionati NACAC: Andrew Hudson JAM 19″87
    • Campionati dell’Oceania: Aidan Murphy AUS 20″76
    • Giochi del Commonwealth: Jereem Richards TTO 19″80
    • Wanda Diamond League: Noah Lyles USA 19″52
    • Campionati Mondiali U20: Blessing Akwasi Afrifah ISR 19″96
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    200 metri donne

    Shericka Jackson si è presentata alla finale mondiale del mezzo giro di pista con un obiettivo unico, quello di diventare la prima atleta a vincere una serie completa di medaglie iridate nelle tre discipline dello sprint.

    La stagione ha visto grandi riscontri cronometrici sulla distanza con il record di undici donne che, rispetto al precedente di otto del 2021, hanno abbattuto la barriera dei 22 secondi per cui, alla fine, correre in 22″08 non è stato sufficiente per accedere alla finale mondiale.

    Ma la Jackson era lì, e si è lasciata alle spalle tutte le rivali facendo registrare il secondo tempo più veloce della storia, 21″45, per aggiungere l’oro dei 200 metri all’argento dei 100 ottenuto pochi giorni prima e alle medaglie di bronzo dei 400 dei campionati mondiali del 2015 e del 2019.

    Solo Florence Griffith-Joyner, con il suo record mondiale di 21″34 stabilito nel 1988 è stata più veloce.

    Ai campionati giamaicani la Jackson aveva dato un’anticipazione, vincendo il titolo nazionale in 21″55, ora la quarta prestazione più veloce di tutti i tempi, ma in Oregon è stata più veloce di un decimo di secondo e ha battuto comodamente la connazionale Shelly-Ann Fraser-Pryce (21″81) e la britannica Dina Asher-Smith, campionessa in carica, terza con 22″02 in una gara che ha visto la nigerina Aminatou Seyni arrivare quarta (22″12), le statunitensi Abby Steiner e Tamara Clark piazzarsi quinta e sesta, la campionessa olimpica Elaine Thompson-Herah settima e la svizzera Mujinga Kambundji ottava.

    Seyni aveva già vinto il titolo africano, mentre Kambundji ha conquistato l’oro europeo e Thompson-Herah la corona del Commonwealth.

    Steiner è entrata nella top 20 mondiale di tutti i tempi con il 21″77 di  personale ottenuto per vincere il titolo statunitense, che la colloca al secondo posto della classifica stagionale dietro a Jackson.

    La medaglia d’argento olimpica Christine Mboma ha corso in 21″87 in aprile, mentre Clark ha fatto registrare 21″92 ai Campionati statunitensi e un’altra prestazione degna di nota è stata il 21″96 di Favour Ofili a Gainesville in aprile per migliorare il record nigeriano.

    La Jackson, che ha perso una sola gara dei 200 metri nel 2022, all’apertura della stagione a Doha, ha chiuso in bellezza, conquistando il Diamond Trophy a Zurigo e da rilevare come nessun altra atleta avesse in passato mai corso sotto i 21″70 metri per tre volte in una stagione, ma Jackson ci è riuscita con le sue prestazioni di 21″45, 21″55 e 21″67.

    Top list stagionale
    • 21″45 Shericka Jackson JAM Eugene 21 luglio
    • 21″77 Abby Steiner USA Eugene 26 giugno
    • 21″81 Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM Eugene 21 luglio
    • 21″87 Christine Mboma NAM Gaborone 30 aprile
    • 21″92 Tamara Clark USA Eugene 26 giugno
    Classifica mondiale di atletica leggera
    • 1 Shericka Jackson JAM 1493
    • 2 Dina Asher-Smith GBR 1401
    • 3 Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 1372
    • 4 Elaine Thompson-Herah JAM 1369
    • 5 Aminatou Seyni NIG 1368
    Medagliate mondiali
    • ? Shericka Jackson JAM 21″45 CR
    • ? Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 21″81
    • ? Dina Asher-Smith GBR 22″02
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Shericka Jackson JAM 21″45
    • Campionati africani: Aminatou Seyni NIG 23″04
    • Campionati europei: Mujinga Kambundji SUI 22″32
    • Campionati NACAC: Brittany Brown USA 22″35
    • Campionati Oceania: Georgia Hulls NZL 23″45
    • Giochi del Commonwealth: Elaine Thompson-Herah JAM 22″02
    • Wanda Diamond League: Shericka Jackson JAM 21″80
    • Campionati Mondiali U20: Brianna Lyston JAM 22″65
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    100 metri donne

    In un anno superbo per gli eventi di sprint, si sono registrati grandi crono anche nella disciplina femminile più veloce e questo ha significato tante gare sotto gli 11 second con un totale di 37 atlete che ha infranto la barriera, ottenendo 137 risultati inferiori. Il precedente record era rappresentato dalle 86 prestazioni sotto gli 11 secondi ottenute da 21 atlete l’anno scorso.

    La grande stella dell’anno nella disciplina è stata certamente la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che, alla sua quindicesima stagione agonistica internazionale, è scesa ben sette volte sotto la soglia dei 10″70, impresa mai riuscita a nessuna atleta nella storia.

    A Monaco ha stabilito il primato stagionale mondiale con 10″62, il secondo tempo più veloce della sua carriera dopo il 10″60 di personale stabilito a Losanna lo scorso anno, ma la 36enne velocista ha corso anche 10″65 a Zurigo, 10″66 in Slesia e 10″67 in quattro occasioni, tra cui ai campionati iridati in Oregon dove ha conquistato il quinto titolo nei 100 metri, davanti alle connazionali Shericka Jackson ed Elaine Thompson-Herah.

    Le tre giamaicane sono salite sul podio della finale femminile più veloce di sempre, con sette delle otto partecipanti scese sotto gli 11 secondi di cui Jackson che ha corso in 10″73, un personale che avrebbe poi migliorato con 10″71 al meeting Wanda Diamond League di Monaco.

    Thompson-Herah ha vinto l’oro olimpico nei 100 e 200 metri a Tokyo lo scorso anno e il suo 10″81 corso in Oregon le ha assicurato la prima medaglia mondiale nei 100 metri.

    Non sorprende che, data la sua costanza, Fraser-Pryce abbia perso solo una gara dei 100 metri in tutto l’anno, quando Jackson l’ha battuta a Bruxelles. La gara successiva è stata la finale della Diamond League che l’ha vista trionfare a Zurigo vincendo il suo quinto Diamond Trophy. La prima volta era stata nel 2012.

    Anche Marie-Josee Ta Lou e Thompson-Herah sono andate sotto i 10″80 nel 2022 con la ivoriana Ta Lou che ha fatto registrare il record africano di 10″72 a Monaco e Thompson-Herah che ha fermato il cronometro a 10″79 nel meeting della Diamond League a Eugene.

    Julien Alfred di Saint Lucia ha migliorato il record nazionale di 10″81, un tempo eguagliato dalla statunitense Aleia Hobbs.

    Quattro atlete statunitensi hanno chiuso la stagione nella top 10 con la Hobbs che è stata raggiunta da Melissa Jefferson e Twanisha Terry (10″82), oltre che da Tamari Davis (10″83).

    Dina Asher-Smith ha eguagliato il suo record britannico di 10″83, mentre Mujinga Kambundji ha realizzato il record svizzero di 10″89 in un anno che l’ha vista conquistare l’argento europeo dietro la tedesca Gina Luckenkemper (10″99), e arrivare quinta nella finale mondiale, oltre a vincere il titolo mondiale indoor dei 60 a Belgrado.

    Non è solo a livello senior che la Giamaica ha dimostrato grande valore tecnico in quanto, ai campionati mondiali under 20 di Cali 22, Tina Clayton ha mantenuto il titolo dei 100m con il record dei campionati e il record nazionale under 20 di 10″95, davanti alla connazionale Serena Cole.

    Top list stagionale
    • 10″62 Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM Monaco 10 agosto
    • 10″71 Shericka Jackson JAM Monaco 10 agosto
    • 10″72 Marie-Josee Ta Lou CIV Monaco 10 agosto
    • 10″79 Elaine Thompson-Herah JAM Eugene 28 maggio
    • 10″81 Julien Alfred LCA Lubbock 14 maggio
    • 10″81 Aleia Hobbs USA Eugene 24 giugno
    Classifiche mondiali di atletica leggera
    • 1 Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 1515
    • 2 Shericka Jackson JAM 1465
    • 3 Elaine Thompson-Herah JAM 1427
    • 4 Marie-Josee Ta Lou CIV 1401
    • 5 Aleia Hobbs USA 1400
    Medagliati mondiali
    • ? Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 10″67 CR
    • ? Shericka Jackson JAM 10″73
    • ? Elaine Thompson-Herah JAM 10″81
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 10″67
    • Campionati Mondiali Indoor (60m): Mujinga Kambundji SUI 6″96
    • Campionati africani: Gina Bass GAM 11″06
    • Campionati europei: Gina Luckenkemper GER 10″99
    • Campionati NACAC: Shericka Jackson JAM 10″83
    • Campionati dell’Oceania: Zoe Hobbs AUS 11″09
    • Giochi del Commonwealth: Elaine Thompson-Herah JAM 10″95
    • Wanda Diamond League: Shelly-Ann Fraser-Pryce JAM 10″65
    • Campionati Mondiali U20: Tina Clayton JAM 10″95
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    100 metri uomini

    35 atleti hanno corso sotto la barriera dell’eccellenza dei 10 secondi con lo statunitense Fred Kerley, in precedenza specialista dei 400m, che ha vinto il titolo mondiale e ha compiuto l’impresa di scendere sotto i 10 secondi nei 100m, i 20 secondi nei 200m e i 45 secondi nei 400m nella stessa stagione.

    In totale, è sceso sotto i 10″00 nove volte, con il record mondiale stagionale di 9″76 nelle semifinali dei campionati statunitensi mentre poi, nella finale della stessa manifestazione dei Trials ha vinto con 9″77, correndo ancora una volta sotto i 9″80 con 9″79 nella batteria dei campionati del mondo.

    Nella finale iridata, Kerley si è dimostrato ancora una volta superiore vincendo con 9″86 per un podio tutto statunitense davanti a Marvin Bracy-Williams e Trayvon Bromell, che hanno entrambi fatto registrare 9″88.

    Il 21enne giamaicano Oblique Seville si è classificato quarto in 9″97, precedendo di una posizione il sudafricano Akani Simbine che, con 10″01, si è assicurato il quinto posto consecutivo tra i primi cinque ai campionati mondiali.

    Dopo anni di difficoltà a causa degli infortuni, Bromell ha conquistato la sua prima medaglia mondiale dalla vittoria del titolo mondiale indoor dei 60 metri nel 2016 e ha chiuso l’anno al secondo posto dietro Kerley, nella top list stagionale, grazie al 9″81 corso nelle semifinali dei campionati statunitensi. In una stagione di successo, ha anche vinto il titolo della Diamond League per la prima volta.

    Al terzo posto della classifica con 9″85 ci sono Bracy-Williams, Ferdinand Omanyala del Kenya e Yohan Blake della Giamaica.

    Benjamin Azamati ha stabilito il record ghanese di 9″90, mentre Yupun Abeykoon ed Emmanuel Matadi hanno fatto parte della lista dei velocisti che hanno corso sotto i 10 secondi, segnando rispettivamente il record dello Sri Lanka di 9″96 e quello della Liberia di 9″98.

    La storia è stata fatta anche ai campionati mondiali under 20 di Cali, dove Letsile Tebogo del Botswana ha battuto il suo record mondiale under 20 con 9″91, conservando il titolo, nonostante avesse festeggiato la prestazione prima di raggiungere il traguardo. Tebogo ha migliorato di 3 centesimi il suo precedente primato ottenuto ai campionati mondiali assoluti in Oregon e ha migliorato anche il record nazionale.

    Dopo aver vinto il titolo olimpico a Tokyo, l’azzurro Marcell Jacobs ha conquistato un altro oro mondiale ai campionati mondiali indoor di Belgrado, aggiudicandosi il titolo nei 60 metri in 6″41, si è ritirato prima delle semifinali in Oregon per un problema fisico, ma ha poi vinto l’oro ai Campionati Europei con 9″95.

    Top list stagionale
    • 9.76 Fred Kerley ?? USA Eugene 24 giugno
    • 9.81 Trayvon Bromell ?? USA Eugene 24 giugno
    • 9.85 Ferdinand Omanyala ?? KEN Nairobi 7 maggio
    • 9,85 Marvin Bracy-Williams ?? USA Eugene 24 giugno
    • 9.85 Yohan Blake ?? JAM Kingston 24 giugno
    Classifica mondiale di atletica leggera
    • 1 Trayvon Bromell ?? USA 1442
    • 2 Fred Kerley ?? USA 1433
    • 3 Marvin Bracy-Williams ?? USA 1412
    • 4 Christian Coleman ?? USA 1384
    • 5 Akani Simbine ?? RSA 1378
    Medagliati mondiali
    • ? Fred Kerley ?? USA 9,86
    • ? Marvin Bracy-Williams ?? USA 9,88
    • ? Trayvon Bromell ?? USA 9.88
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Fred Kerley ?? USA 9.86
    • Campionati Mondiali Indoor (60m): Lamont Marcell Jacobs ?? ITA 6,41
    • Campionati africani: Ferdinand Omanyala ?? KEN 9.93
    • Campionati Europei: Lamont Marcell Jacobs ?? ITA 9,95
    • Campionati NACAC: Ackeem Blake ?? JAM 9.98
    • Campionati Oceania: Jake Doran ?? AUS 11,19
    • Giochi del Commonwealth: Ferdinand Omanyala ?? KEN 10,02
    • Wanda Diamond League: Trayvon Bromell ?? USA 9,94
    • Campionati Mondiali U20: Letsile Tebogo ?? BOT 9,91
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    400 metri donne

    Dopo aver già vinto due titoli olimpici nel giro di pista, la 28enne delle Bahamas Shaunae Miller-Uibo puntava al suo primo titolo mondiale senior e, nel 2022, ne ha conquistati due.

    Prima ha trionfato ai campionati mondiali indoor di Belgrado, la sua prima gara dell’anno, dove si è fermata a un decimo di secondo dal suo personale stabilito l’anno scorso con 50″31, davanti alla stella olandese degli ostacoli Femke Bol (50″57) e alla giamaicana Stephenie Ann McPherson (50″79).

    Miller-Uibo ha fatto il suo debutto nella stagione all’aperto meno di un mese dopo, registrando una delle sue cinque gare sotto i 50″00 e, dopo il terzo posto alla Diamond League di Doha, ha vinto a Parigi e ai Campionati delle Bahamas, preparandosi per l’appuntamento iridato in Oregon.

    In una finale tattica, la Miller-Uibo è apparsa sempre in controllo e ha tagliato il traguardo in 49″11, precedendo Marileidy Paulino della Repubblica Dominicana con 49″60 e Sada Williams delle Barbados con il record nazionale di 49″75, che ha permesso ai Caraibi di fare incetta di medaglie.

    Dopo Eugene, Miller-Uibo ha vinto al meeting della Diamond League di Monaco e ai campionati NACAC in patria, concludendo l’anno con quattro dei sette tempi più veloci della stagione.

    Paulino ha mantenuto nel 2022 la grande condizione mostrata per la prima volta nel 2021 e, il suo secondo posto ai campionati del mondo, è stata l’unica sconfitta stagionale sul giro di pista, mentre le vittorie sono arrivate a Doha, Rabat e Losanna, prima di far registrare il record nazionale di 48″99 con cui ha vinto il titolo della Diamond League a Zurigo e fatto la miglior prestazione mondiale dell’anno.

    Questa prestazione l’ha collocata al 12esimo posto nella lista mondiale di tutti i tempi e anche la sua connazionale Fiordaliza Cofil è finita nella top list stagionale, con un 49″80 di personale per la vittoria a Bruxelles che la colloca al 5° posto dietro Paulino, Miller-Uibo, Bol e Williams.

    Bol, straordinaria specialista del giro di pista con ostacoli, ha corso i 400 piani solo in due eventi all’aperto nel 2022, ma li ha fatti fruttare vincendo prima, il meeting della Diamond League in Slesia, e soprattutto poi migliorando il record olandese con 49″44 nella finale dei Campionati Europei di Monaco, dove ha realizzato una fantastica tripletta di medaglie d’oro con le vittorie nei 400m ostacoli e nella 4x400m.

    La Williams ha ottenuto il record dei Giochi con 49″90 per vincere il titolo del Commonwealth a Birmingham.

    Nove atlete sono scese sotto i 50 secondi nel corso della stagione, mentre 117 sotto i 52.

    Top list stagionale
    • 48″99 Marileidy Paulino DOM Zurigo 8 settembre
    • 49″11 Shaunae Miller-Uibo BAH Eugene 22 luglio
    • 49″44 Femke Bol NED Monaco 17 agosto
    • 49″75 Sada Williams BAR Eugene 22 luglio
    • 49″80 Fiordaliza Cofil DOM Bruxelles 2 settembre
    Classifiche mondiali di atletica leggera
    • 1 Shaunae Miller-Uibo BAH 1450
    • 2 Marileidy Paulino DOM 1437
    • 3 Sada Williams BAR 1398
    • 4 Fiordaliza Cofil DOM 1384
    • 5 Candice McLeod JAM 1363
    Medagliate mondiali
    • ? Shaunae Miller-Uibo BAH 49″11
    • ? Marileidy Paulino DOM 49″60
    • ? Sada Williams BAR 49″75 NR
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Shaunae Miller-Uibo BAH 49″11
    • Campionati Mondiali Indoor: Shaunae Miller-Uibo BAH 50″31
    • Campionati africani: Miranda Charlene Coetzee RSA 51″82
    • Campionati europei: Femke Bol NED 49″44
    • Campionati NACAC: Shaunae Miller-Uibo BAH 49″40
    • Campionati dell’Oceania: Rosie Elliott NZL 52″97
    • Giochi del Commonwealth: Sada Williams BAR 49″90
    • Wanda Diamond League: Marileidy Paulino DOM 48″99
    • Campionati Mondiali U20: Yemi Mary John GBR 51″50
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    400 metri uomini

    Tutto è andato per il meglio per Michael Norman che ha vinto ai campionati mondiali in Oregon la medaglia d’oro che tanto desiderava e, l’espressione di sollievo sul volto del venticinquenne quando ha tagliato il traguardo, ha dimostrato quanto fosse per lui importante.

    Norman, certamente uno dei migliori specialisti di tutti i tempi sul giro di pista con il personale di 43″45 registrato nel 2019, non aveva ancora mostrato la sua forza su un palcoscenico importante, ma a Eugene ha spinto forte sul rettilineo d’arrivo per vincere in 44″29 davanti a Kirani James di Grenada.

    È stata la sua settima gara stagionale all’Hayward Field, comprese le manche e le semifinali, e la sua settima vittoria, la più importante.

    Nel corso di una stagione imbattuta sulla sua distanza specialistica, Norman ha fatto registrare anche il primato mondiale stagionale di 43″56, il 13° tempo più veloce della storia, ai campionati statunitensi e ha vinto anche la tappa di Diamond League sulla stessa pista con 43″60.

    Ora ha quattro dei 15 tempi più veloci di sempre, gli stessi di Michael Johnson e due in più di Jeremy Wariner e del primatista mondiale Wayde Van Niekerk.

    Dopo le due medaglie d’oro conquistate nel 2015 e nel 2017, il sudafricano Van Niekerk si è piazzato questa volta al quinto posto nella finale mondiale, con un tempo di 44″97 dietro a James con 44″48, Hudson-Smith con 44″66 e il campione statunitense Allison con 44″77.

    Con la medaglia d’argento, James ha ora una serie completa di medaglie sia ai Giochi Olimpici che ai Campionati del Mondo, avendo vinto il titolo iridato nel 2011 e conquistato il bronzo nel 2015.

    Allison è stato il secondo atleta a scendere sotto i 44 secondi durante la stagione all’aperto, con un tempo di 43″70 per arrivare secondo dietro a Norman ai campionati statunitensi, mentre anche Randolph Ross ha corso molto bene all’Hayward Field, dove il 21enne ha vinto il titolo NCAA in 44″13.

    Il campione olimpico Steven Gardiner delle Bahamas ha fatto registrare il tempo di 44″21 per vincere il meeting della Diamond League a Parigi, ma si è poi ritirato dai campionati mondiali a causa di un infortunio al tendine.

    I record nazionali stabiliti durante la stagione includono il 44″35 di Hudson-Smith, il 44″43 di Jonathan Jones delle Barbados e il 44″66 del campione del Commonwealth dello Zambia Muzala Samukonga.

    Al coperto, il titolo mondiale è stato vinto da Jereem Richards, di Trinidad e Tobago, con il record dei campionati di 45″00. Il tempo lo colloca al 12° posto nella classifica mondiale indoor di tutti i tempi, una lista in cui Ross è salito al terzo posto grazie al 44,62 con cui ha vinto il titolo NCAA.

    Top list stagionale
    • 43″56 Michael Norman USA Eugene 25 giugno
    • 43″70 Campione Allison USA Eugene 25 giugno
    • 44″02 Kirani James GRN Eugene 28 maggio
    • 44″13 Randolph Ross USA Eugene 10 giugno
    • 44″21 Steven Gardiner BAH Parigi 18 giugno
    Classifiche mondiali di atletica leggera
    • 1 Michael Norman USA 1450
    • 2 Kirani James GRN 1444
    • 3 Matthew Hudson-Smith GBR 1392
    • 4 Campione Allison USA 1345
    • 5 Vernon Norwood USA 1344
    Medagliati mondiali
    • ? Michael Norman USA 44″29
    • ? Kirani James GRN 44″48
    • ? Matthew Hudson-Smith GBR 44″66
    Risultati principali manifestazioni
    • Campionati del mondo: Michael Norman USA 44″29
    • Campionati mondiali indoor: Jereem Richards TTO 45″00
    • Campionati africani: Muzala Samukonga ZAM 45″31
    • Campionati europei: Matthew Hudson-Smith GBR 44″53
    • Campionati NACAC: Christopher Taylor JAM 44″63
    • Campionati d’Oceania: Alex Beck AUS 46″71
    • Giochi del Commonwealth: Muzala Samukonga ZAM 44″66
    • Wanda Diamond League: Kirani James GRN 44″26
    • Campionati Mondiali U20: Lythe Pillay RSA 45″28
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