Le selezioni del premio che World Athletics assegna ogni anno ai due atleti, uomo e donna, che si siano maggiormente distinti nel corso della stagione agonistica internazionale, hanno da ieri iniziato la seconda fase, dopo che alla mezzanotte di lunedì 31 ottobre si è chiuso il processo iniziale di votazione espressa dal World Athletics Council, con un valore globale del 50%, mentre quella della World Athletics Family e del pubblico dei tifosi via social conterà rispettivamente per il 25% del risultato finale.
Nei prossimi giorni, quindi, verranno annunciati i nomi dei cinque finalisti, uomini e donne, che sono stati scelti tra i dieci iniziali e si contenderanno l’ambitissimo riconoscimento degli oscar mondiali dell’atletica, i cui vincitori saranno selezionati da una giuria internazionale di esperti e annunciati sulle piattaforme social media di World Athletics all’inizio di dicembre.
Intanto però, ieri, la principale federazione mondiale ha annunciato le cinque finaliste per il premio Rising Star femminile 2022, vale a dire quello per le stelle emergenti, che premierà la migliore atleta under 20 dell’anno e che sarà assegnato tra la due siepiste keniane Jackline Chepkoeche e Faith Cherotich, la pesista sudafricana Mine De Klerk, l’ostacolista giamaicana Kerrica Hill e la giavellottista serba Adriana Vilagos.
Le candidature riflettono le eccellenti prestazioni ottenute in occasione dei campionati mondiali under 20 di Cali in Colombia, ma anche quelle dei campionati iridati di Eugene oltre che le varie partecipazioni ai principali meeting di tutto il mondo.
Nella giornata di oggi verranno poi comunicati i 5 finalisti maschili under 20, mentre tra domani e dopodomani saranno comunicati i finalisti del premio principale e, in tale senso, premesso che domani ci occuperemo degli uomini, vogliamo tracciare il profilo di tutte le 10 candidate femminili ponendole in un ordine che sottolinea una nostra preferenza e previsione su quanto sarà poi ufficializzato tra poche ore.
Shelly Ann Fraser Pryce
Nella sua quindicesima stagione internazionale Shelly Ann Fraser Pryce ha raggiunto una regolarità a livello di prestazioni senza precedenti nella storia dello sprint. La trentacinquenne giamaicana è scesa sotto i 10”70 sette volte nel corso del 2022. Un risultato davvero straordinario se si pensa che soltanto cinque velociste sono riuscite ad infrangere questa barriera nella storia.
Shelly Ann ha vinto la quinta medaglia d’oro della sua carriera sui 100 metri ai Mondiali in 10”67, eguagliando la migliore prestazione mondiale dell’anno stabilita ad inizio stagione nel meeting del Continental Tour Gold di Nairobi e nella tappa francese della Diamond League nello stadio di Charlety a Parigi. Nella rassegna iridata disputata sulla pista di Hayward Field Fraser Pryce ha vinto anche due medaglie d’argento sui 200 metri in 21”81 e nella staffetta 4×100 in 41”18.
Dopo i Mondiali di Eugene la fuoriclasse caraibica ha corso in 10”67 nel meeting del Continental Tour di Szekesfehrvar e le tappe della Wanda Diamond League di Chorzow in 10”66 e di Montecarlo in 10”62, arrivando a due soli centesimi di secondo dal record personale di 10”60 realizzato l’anno scorso a Kingston. Dopo il secondo posto al Memorial Van Damme di Bruxelles in 10”74 alle spalle della connazionale Shericka Jackson, Fraser Pryce ha vinto la finale della Diamond League di Zurigo in 10”65 con un vento contrario di -0.8 m/s aggiudicandosi il quinto Trofeo dei Diamanti della sua carriera (quattro sui 100 metri nel 2012, 2013, 2015 e 2022 e uno sui 200 metri nel 2013).
Tobi Amusan
Dopo aver mancato di poco il podio classificandosi al quarto posto ai Campionati del Mondo di Doha 2019 e alle Olimpiadi di Tokyo 2021, Tobi Amusan ha riscritto la storia dei 100 metri ostacoli stabilendo il record del mondo nella semifinale dei Mondiali di Eugene con 12”12 prima di vincere il titolo iridato con 12”06. L’ostacolista nigeriana ha vinto anche le medaglie d’oro ai Campionati africani di 12”57 e ai Giochi del Commonwealth di Birmingham in 12”29. Nella Diamond League si è imposta a Parigi Charlety in 12”41 e nella finale di Zurigo in 12”29 aggiudicandosi il secondo Diamond Trophy consecutivo.
Sydney McLaughlin
Sydney McLaughlin ha realizzato non soltanto una delle migliori prestazioni della stagione, ma anche una delle più grandi performance della storia.
La giovane fuoriclasse statunitense ha vinto il primo titolo mondiale della sua carriera a livello assoluto sui 400 metri ostacoli davanti a Femke Bol e Dalilah Muhammad fermando il cronometro in un fenomenale 50”68. Sempre nella rassegna iridata in Oregon McLaughlin ha contribuito alla medaglia d’oro della staffetta 4×400 statunitense con una super frazione cronometrata in 47”91.
McLaughlin ha iniziato la stagione correndo in 51”61 a Nashville in Maggio, terzo miglior tempo della storia fino ad allora. Ai Campionati statunitensi di Eugene ha realizzato il suo primo record mondiale della stagione con 51”41, cinque centesimi meglio rispetto al tempo con il quale vinse il titolo olimpico a Tokyo.
McLaughlin ha concluso la stagione vincendo i 400 metri ostacoli nella tappa del Continental Tour di Szekesfehrvar in Ungheria in 51”68.
Faith Kipyegon
Faith Kipyegon è stata la dominatrice dei 1500 metri femminili. Nella prima gara della stagione su questa distanza la fuoriclasse keniana si è imposta al Prefontaine Classic di Eugene in 3’52”59. Ai Trials keniani valevoli come prova di selezione per i Mondiali di Eugene Kipyegon si è piazzata seconda sugli 800 metri stabilendo il primato stagionale con 1’58”18.
A metà Luglio Kipyegon è tornata allo Stadio di Hayward Field di Eugene per vincere il secondo titolo mondiale della sua carriera sui 1500 metri in 3’52”96.
Un mese più tardi Kipyegon ha sfiorato di soli 30 centesimi di secondo il primato del mondo correndo in uno strepitoso 3’50’37” a Montecarlo. Ha concluso la stagione vincendo la finale della Diamond League a Zurigo in 4’00”44 aggiudicandosi il terzo Trofeo dei Diamanti della sua carriera.
Yulimar Rojas
Yulimar Rojas ha vinto il suo terzo titolo mondiale indoor stabilendo il primato del mondo assoluto con 15.74m. Con questa misura la triplista venezuelana allenata da Ivan Pedroso ha aggiunto sette centimetri al record del mondo outdoor realizzato in occasione della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo l’1 Agosto 2021.
Nel corso dell’estate Rojas si è aggiudicata la terza medaglia d’oro ai Mondiali outdoor della sua carriera con 15.47m sulla pedana di Hayward Field e tre gare della Wanda Diamond League a Montecarlo con 15.01m, Losanna con 15.31m e nella finale di Zurigo con 15.28m.
Chase Ealey
Chase Ealey ha iniziato la stagione 2022 vincendo la medaglia d’argento nel getto del peso ai Mondiali Indoor di Belgrado con il primato nord americano al coperto di 20.21m. E’ stato l’unico piazzamento al di fuori del primo posto di questa stagione prima di rimanere imbattuta per tutta l’estate. Dal meeting di Oslo del 16 Giugno in poi Ealey ha superato i 20 metri in tutte le gare disputate. Prima di quest’anno non era mai andata oltre questa barriera.
La statunitense ha vinto il titolo nazionale nello Stadio di Hayward Field a Eugene stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno con 20.51m e la medaglia d’oro ai Mondiali con 20.49m nello stesso impianto. Ha dominato la stagione della Wanda Diamond League vincendo a Doha con 19.51m, Oslo con 20.13m, Stoccolma con 20.48m, Chorzow con 20.38m e la finale di Zurigo con 20.19m.
Kimberly Garcia
La marciatrice peruviana Kimberly Garcia si presentava ai Mondiali di Eugene come outsider, ma ha concluso la rassegna iridata con due medaglie d’oro nella 20 km e nella 35 km di marcia scrivendo una pagina di storia dello sport del suo paese. Prima di quest’anno il Perù non aveva mai vinto infatti medaglie d’oro nella storia dei Mondiali.
Garcia è sempre salita sul podio in tutte le manifestazioni internazionali vincendo la medaglia d’argento ai Campionati sudamericani e il bronzo ai Mondiali a squadre di Muscat in Oman.
Ai Mondiali di Eugene Garcia ha realizzato il primato nazionale sui 20 km con 1h26’58” prima di trionfare sui 35 km con il primato sudamericano di 2h39’16”.
Shericka Jackson
Shericka Jackson aveva vinto in passato numerosi titoli con la staffetta e medaglie individuali ma non aveva mai conquistato un titolo individuale.
La giamaicana è rimasta imbattuta in tutte le gare sui 200 metri da Giugno in poi ed é scesa sotto i 22 secondi in tutte le gare disputate tranne una.
In Giugno Jackson ha vinto la super sfida sui 200 metri al Golden Gala di Roma in 21”91 e la finale dei Trials Giamaicani di Kingston in 22”55, primato personale e terza migliore prestazione mondiale all-time.
Un mese più tardi Jackson ha conquistato il titolo mondiale sui 200 metri migliorando ancora il suo record personale con 21”45. Con questa super performance cronometrica è diventata la seconda velocista di sempre su questa distanza a soli undici centesimi di secondo dal primato del mondo di Florence Griffith Joyner stabilito alle Olimpiadi di Seul 1988. Il suo bottino di medaglie ai Mondiali di Eugene comprende anche i due argenti sui 100 metri in 10”73 e nella staffetta 4×100 in 41”18.
Nelle settimane successive ai Mondiali Jackson ha vinto una gara del Continental Tour di Szekesfehrvar in 22”02 e due di Diamond League a Chorzow in 21”84 e nella finale di Zurigo in 21”80 aggiudicandosi il primo Trofeo dei Diamanti della sua carriera.
Yaroslava Mahuchikh
Dopo le medaglie d’argento ai Mondiali di Doha 2019 e di bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2021 nel salto in alto, la ventunenne ucraina Yaroslava Mahuchikh ha conquistato il primo oro della sua carriera in una grande rassegna globale in occasione dei Mondiali Indoor di Belgrado con 2.02m in un periodo tragico per il suo paese per la guerra tra Ucraina e Russia.
Mahuchikh ha cominciato alla grande la stagione outdoor vincendo le due tappe della Diamond League di Eugene con 2.00m e Parigi con 2.01m prima di superare la quota di 2.03m a Brno. Ai Campionati del Mondo di Eugene Yaroslava ha vinto il secondo argento mondiale all’aperto di fila superando la stessa misura di 2.02m della vincitrice Eleanor Patterson.
Nella seconda metà stagione Mahuchik ha vinto la medaglia d’oro agli Europei di Monaco di Baviera con 1.95m prima di concludere nel migliore dei modi la stagione vincendo in Diamond League a Bruxelles con 2.05m e nella finale di Zurigo con la misura di 2.03m, che le ha permesso vincere il primo trofeo dei diamanti della sua carriera.
Shaunae Miller Uibo
Shaunae Miller Uibo non aveva mai vinto un titolo mondiale assoluto prima di quest’anno nonostante il dominio sui 400 metri nelle ultime sei stagioni. Nel corso del 2022 la ventottenne bahamense ha fatto bottino pieno vincendo due medaglie d’oro ai Mondiali Indoor di Belgrado in 50”21 davanti all’olandese Femke Bol e ai Mondiali outdoor di Eugene in 49”11. Con questi successi la caraibica la sua collezione di medaglie che comprende i due titoli olimpici consecutivi vinti a Rio de Janeiro nel 2016 e a Tokyo 2021. Nella seconda metà della stagione ha conquistato due successi nella tappa della Wanda Diamond League di Montecarlo in 49”28 e nei NACAC Championships di Freeport in 49”40.