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Terminata ormai la stagione indoor in tutto il mondo, quella all’aperto si avvicina sempre di più e tra poche settimane comincerà ad entrare nel vivo con i primi importanti meeting italiani ed internazionali ma, adesso, è anche tempo di raduni collegiali nazionali dedicati alle staffette per i Mondiali di Budapest in agosto che saranno preceduti dagli Europei a squadre di Chorzow in giugno.

Se è vero che la massima attenzione mediatica, in questi giorni, è stata riversata sulle due 4×100 che si stanno allenando da lunedì 13 allo stadio Paolo Rosi di Roma, per terminare venerdì 17, con la presenza dei campioni olimpici maschili e il debutto nel gruppo di quello europeo dei 60 metri Samuele Ceccarelli, mentre tra le donne ci sono tutte le componenti della squadra medaglia di bronzo agli Europei di Monaco, vogliamo andare controcorrente ed iniziare dal raduno in atto nel centro di preparazione olimpica di Formia, sempre dal 13 ma sino a sabato 18 marzo, dove ci sono gli specialisti dei 400 metri e delle 3 relative staffette, le due classiche del giro di pista oltre a quella mista.

Tra gli uomini che si stanno allenando nella cittadina laziale sita sul golfo di Gaeta, vi sono Vladimir Aceti, Edoardo Scotti, Lorenzo Benati, Brayan Lopez, Lapo Bianciardi, Giuseppe Leonardi, Matteo Raimondi, e un giovane 21enne alto 1,99 di cui si parla troppo poco perché Riccardo Meli, a nostro avviso, va considerato la grande rivelazione di questa stagione passata italiana al coperto, a parte ovviamente Ceccarelli, e su di lui si possono avere delle aspettative veramente importanti per le gare all’aperto.

Abbiamo avuto modo di parlare con lui nei giorni scorsi e siamo rimasti sorpresi dalla carica e determinazione di questo ragazzo che ha vinto il titolo italiano indoor ad Ancona, con il crono di 45″58, ma dopo aver corso nella semifinale di 24 ore prima in 46″38 che rappresenta il suo personale assoluto.

Quel che più ci ha impressionato è stato il coraggio con cui ha affrontato le due gare, senza alcun timore nei confronti di nessuno, frutto di una preparazione eccellente e di un grande lavoro anche di testa, perché i 400 metri possono fare molta paura ed è fondamentale affrontarli con la giusta convinzione.

Meli è nato e cresciuto a Palermo, e certamente i suoi geni sono predisposti all’atletica in quanto suo padre Alessandro è stato un buon specialista di 100 e 200 metri con personali di 10″34 e 20″82, per cui Riccardo ha subito sfruttato questa velocità innata di base giocando inizialmente a calcio sino a 15 anni circa per poi, gradualmente, approdare sulla pista di atletica riuscendo ad ottenere il primo significativo riscontro cronometrico nel 2020, a 19 anni, con il suo attuale personale all’aperto di 46″78, sotto la soglia dei 47 che è certamente il primo trampolino di lancio per uno specialista del giro di pista, per poi sino alla fine del 2022 andare sotto tale limite solo un’altra volta l’anno scorso con 46″97.

I motivi dei mancati progressi erano, però, da ricercarsi in varie problematiche fisiche che l’atleta si trascinava dietro, senza riuscire definitivamente a risolverle e allora, come sempre quando si crede veramente in quello che si fa avendo dentro una grande passione, vi è stata da parte sua nell’autunno dell’anno scorso la scelta di vita di trasferirsi, dall’amata Palermo al Centro Sportivo Castelporziano di Roma della sua società delle Fiamme Gialle, dove ha vicino il mare di Ostia che non è certamente quello di Mondello, ma dove ha trovato l’ideale ambiente di allenamento e viene seguito da un grande tecnico, oltre che eccellente ex specialista proprio del giro di pista, Claudio Licciardello.

Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)
Riccardo Meli (foto Grana/FIDAL)

Se la 4×400 maschile, che potrà contare sul nuovo importantissimo ingresso di Meli e non dimentichiamo ovviamente due atleti fondamentali, non presenti al raduno, quali il primatista italiano Davide Re e lo specialista degli ostacoli Alessandro Sibilio, dovrà ancora conquistarsi il pass per i Mondiali in Ungheria, non avendo raggiunto la finale nella scorsa manifestazione in Oregon e l’appuntamento sarà il 3 giugno ad Atene, quella 4×400 femminile e quella mista hanno invece già raggiunto tale obiettivo.

A Formia, tra le ragazze, stanno lavorando anche due delle staffettiste d’argento ai recenti Euroindoor di Istanbul, Anna Polinari ed Eleonora Marchiando, quest’ultima coinvolta anche nel raduno degli ostacolisti, sempre nella città laziale, mentre le altre atlete impegnate sono Raphaela Lukudo, Rebecca Borga, Virginia Troiani e Alessandra Bonora.

Oltre alla già citata Marchiando, specialista dei 400 H e ultima frazionista d’argento a Istanbul, nel raduno degli specialisti delle barriere spicca anche il quarto classificato dei 60 ostacoli in Turchia, per pochissimi millesimi, Lorenzo Simonelli e, tra gli altri, negli uomini Hassane Fofana, Mario Lambrughi, Jose Bencosme, Michele Bertoldo, mentre tra le donne Luminosa Bogliolo, Elisa Di Lazzaro, Nicla Mosetti, Veronica Besana, Elena Carraro, Linda Olivieri, Rebecca Sartori, Angelica Ghergo, Alice Muraro e la multiplista Sveva Gerevini.

Eleonora Marchiando (foto Colombo/FIDAL)
Eleonora Marchiando (foto Colombo/FIDAL)

Il raduno di Roma delle staffette veloci

Anche gli uomini della 4×100, campioni olimpici in carica, dovranno cercare nei prossimi mesi la qualificazione per la rassegna iridata in Ungheria, con la presenza aggiunta del campione europeo dei 60 metri Samuele Ceccarelli, ancora da valutare però sulla distanza più lunga dei 100, ma con le certezze derivanti da Marcell Jacobs, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Lorenzo Patta, non dimenticando ovviamente Chituru Ali mentre per completare il gruppo sono presenti pure Roberto Rigali, Matteo Melluzzo, Andrea Federici e Marco Ricci.

Per loro i prossimi impegni sono già definiti a cominciare dal 7 maggio a Firenze con una staffetta sperimentale, poi il 9 giugno a Parigi in Diamond League e infine, prima dell’auspicabile partecipazione mondiale, gli Europei a squadre a Chorzow dal 23 al 25 giugno.

Tra le donne in raduno a Roma della 4×100 già qualificata di diritto grazie alla finale raggiunta ad Eugene, presenti le azzurre salite sul podio a Monaco, Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni, Alessia Pavese e Gloria Hooper e poi con loro Vittoria Fontana, Irene Siragusa e Johanelis Herrera.

 

Samuele Ceccarelli (foto Colombo/FIDAL)
Samuele Ceccarelli (foto Colombo/FIDAL)
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