Alessandro Sibilio atleta azzurro specialista dei 400 metri sia ostacoli che piani, compirà tra pochi giorni il 27 aprile 24 anni ma, nonostante la sua ancor giovanissima età, si può affermare che abbia già vissuto un paio di fasi ben distinte della sua vita agonistica e che, tra poco più di un mese, il 24 maggio a Savona stia per cominciare la terza con il debutto stagionale nella sua specialità principale, dei 400 H, nel Meeting Internazionale di Savona.

Alessandro è nato ed ha sempre vissuto a Napoli, città a cui è legatissimo e, dopo aver praticato vari sport tra cui il calcio da giovanissimo, è abbastanza casualmente approdato all’atletica dove ha subito mostrato, però, un grandissimo talento che lo ha portato nel 2016 alla prima affermazione internazionale della carriera con il titolo europeo under 18 sui 400 ostacoli, conquistato a Tbilisi in Georgia con il crono di 51″46 al termine di un entusiasmante rettilineo, che gli ha fatto recuperare almeno 3 metri sull’atleta davanti che sembrava irraggiungibile.

L’anno seguente, il 2017, passato nella categoria under 20 denominata juniores, ha conquistato due podi nei Campionati Europei disputati a Grosseto, con l’argento nella gara individuale del giro di pista con ostacoli e un fantastico oro, con la staffetta 4×400 metri, dove ha corso l’ultima frazione ed effettuato negli ultimi 100 metri un’altra sensazionale rimonta che lo ha portato dal quinto al primo trionfale posto.

Nel 2018, poi, a coronamento della sua prima vita agonistica, pur in una stagione con alti e bassi, è arrivato il suggello dell’oro mondiale under 20 conquistato con la staffetta del miglio a Tampere in Finlandia.

I due anni seguenti, 2019 e 2020 in cui peraltro si è gareggiato ben poco a causa dell’esplosione del Covid, Sibilio ha vissuto una fase di assestamento determinata da qualche piccolo problema fisico ma anche da una serie di modifiche tecniche legate al numero di passi da tenere tra un ostacolo e l’altro, per cui non è progredito cronometricamente sui 400 ostacoli, cosa che gli è riuscita peraltro sulla distanza piana.

Il 13 maggio 2021, però, è iniziata la nuova esaltante fase agonistica di Alessandro che, nel Meeting di Savona, ha polverizzato il suo precedente primato del 2017 sui 400 ostacoli di 50″34 scendendo a 49″25, un buon crono che ha migliorato un mese dopo ai Campionati Italiani assoluti di Rovereto portandolo a 48″96, e fatto scendere ulteriormente, a Tallinn in Estonia nel corso dei Campionati Europei Under 23, quando ha vinto la medaglia d’oro in 48″42, quasi due secondi meno del suo vecchio primato di 4 anni prima.

Sembrava già un anno fantastico per l’allora 22enne atleta napoletano, e la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo quasi un premio dove poter solo fare esperienza ed invece, il culmine di tutto è stata la semifinale a cinque cerchi che di per se sarebbe stata già il massimo obiettivo auspicabile, dove Alessandro ha compiuto un capolavoro riuscendo a qualificarsi per la finale con lo strepitoso crono di 47″93, secondo italiano di tutti i tempi dopo Fabrizio Mori che nel 2001 fece 47″54.

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L’inizio della stagione all’aperto 2022, che avrebbe dovuto vedere il suo debutto sulla pista tanto amata di casa, dello stadio Maradona, ha subito qualche ritardo per un piccolo infortunio ma poi l’esordio, peraltro sui 400 piani il 18 giugno, è stato devastante in una gara regionale a Nocera Inferiore che sarebbe dovuta servire solo come un test e in cui, Sibilio, ha polverizzato il proprio personale sino a scendere a 45″08, correndo oltretutto da solo e quindi senza alcun riferimento per quello che, anche sul giro di pista senza barriere, lo ha fatto diventare il secondo azzurro di sempre dietro a Davide Re che detiene il primato nazionale con 44″77 dal 2019.

Una settimana dopo, nel corso dei Campionati Italiani, Alessandro si è presentato ancora sui blocchi dei 400 piani, pochi giorni prima di quello che sarebbe dovuto essere il 30 giugno a Stoccolma, in Diamond League, il suo esordio sugli ostacoli ma, dopo una batteria in cui ha passeggiato per chiudere i 46″07, 100 metri dopo l’avvio delle finale ha sentito un dolore che lo ha costretto a rallentare e, dopo altri 100 metri, a fermarsi in una gara che non ha mai di fatto corso e che ha chiuso la sua seconda vita agonistica perché, purtroppo, l’infortunio si è rivelato più grave del previsto costringendolo a un fermo agonistico totale di vari mesi.

Adesso, finalmente, il motore dell’atleta napoletano è di nuovo pronto a rimettersi in moto per affrontare le nuove sfide di un anno molto interessante, che vedrà il suo culmine con i mondiali in Ungheria ad agosto, ma che vivrà anche di tanti altri importanti appuntamenti internazionali, nei meeting di Diamond League e Continental Tour, e nazionali.

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Abbiamo estrapolato alcune affermazioni di un intervista, che potrete vedere domani sera alle 18,25 sulla Web TV Sport2U, in cui Alessandro parlerà fra l’altro dei primissimi anni della sua carriera, della sua grande esplosione del 2021, del suo infortunio dell’anno scorso e naturalmente dell’emozione relativa al suo ritorno in gara dopo quasi 11 mesi dall’ultima volta.

Non vedo l’ora di tornare a gareggiare, il problema avuto a Rieti il 26 giugno del 2022 è stato purtroppo molto serio e mi ha costretto a stare totalmente fermo per circa 2 mesi dopo i quali ho ricominciato gradualmente.

Debutterò sui 400 ostacoli il 24 maggio a Savona e credo di stare molto bene, anche se non mi aspetto subito un crono straordinario perché poi, al ritorno dopo così tanto tempo, c’è sempre la necessità di ritrovare le ideali sensazioni agonistiche.

Forse potrei fare prima di quella data una gara test, in un meeting scelto all’ultimo, sui 400 piani o magari in una frazione di staffetta, anche per spezzare l’emozione del rientro.

Sarà una stagione molto importante in cui spero veramente di dare il meglio e di trovare la condizione perfetta tra luglio e agosto, in particolare in occasione dei mondiali di Budapest.

Tra 400 e 400 ostacoli, per adesso punto certamente su quest’ultima, ma la gara piana è fondamentale perché un eccellente ostacolista ormai deve essere sempre più veloce e il crono ottenuto da Rai Benjamin, proprio pochi giorni fa, (44″21 sui 400 a Los Angeles) lo dimostra ampiamente“.

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