Inizia domani sera alle 19 ora locale, le 17 italiane, la 37esima edizione dei campionati europei indoor ad Istanbul, che vedranno in ambito maschile la presenza di ben cinque campioni olimpici di Tokyo 2021 a cominciare dall’azzurro su cui si ripongono le maggiori speranze di successo sui 60 metri, Marcell Jacobs, poi i norvegesi Karsten Warhol e Jakob Ingebrigtsen, rispettivamente nei 400 il primo e nei 1500 e 3000 metri il secondo, il greco Miltiadis Tentoglou nel salto in lungo e il portoghese Pedro Pablo Pichardo nel triplo, tutti campioni uscenti delle loro specialità ad eccezione di Warholm che vinse però nell’evento continentale di Glasgow 2019.
Gli altri campioni in carica presenti saranno lo spagnolo Oscar Husillos nei 400 metri, il ceco Tomas Stanek nel getto del peso e il francese Kevin Mayer nell’eptathlon.
Iniziando la nostra breve analisi proprio dalla gara più veloce in pista, tutti gli occhi saranno naturalmente sul campione uscente oltre che primatista europeo dei 60 metri, Jacobs, che torna alla rassegna continentale indoor dove iniziò l’irresistibile poker comprendente anche l’oro olimpico in Giappone, l’oro mondiale indoor a Belgrado e l’oro europeo a Monaco.
Si è tanto parlato, nelle ultime settimane, delle due sconfitte di Marcell ad opera del keniano Ferdinand Omanyala e del connazionale Samuele Ceccarelli ma, in realtà, il velocista desenzanese è in lenta ma graduale crescita ed è certamente un atleta che sa esaltarsi nelle manifestazioni che contano mentre, l’unico avversario oltre a Ceccarelli che ha fatto meglio di lui in Europa nel 2022, a parte il tedesco Joshua Hartmann non presente, è stato il britannico Reece Prescod con un accredito di 6″49 ottenuto a Berlino, ma vari crono in stagione anche molto superiori con l’ultimo che è stato in ogni caso il buon 6″54 con cui ha vinto i campionati britannici.
Considerato, quindi, l’exploit di Prescod abbastanza occasionale anche in relazione alla sua nota incostanza di rendimento, l’esperienza di Marcell dovrebbe avere ragione sui atleti che si presentano con personali stagionali sino a 6″57, tra cui citiamo soprattutto l’altro britannico Jeremiah Azu, bronzo a Monaco nei 100 metri, e il ventenne irlandese Israel Olatunde, capace di realizzare il record nazionale dopo batteria e semifinale ai suoi campionati nazionali, mentre se saprà mantenere la giusta carica nella prima grande manifestazione internazionale della sua carriera, anche Ceccarelli potrà lottare per un posto sul podio.
400 metri
Karsten Warholm non dovrebbe mancare il successo per bissare il titolo vinto a Glasgow quattro anni con il record europeo di 45″05, lui che ricordiamo essere il primatista del mondo dei 400 ostacoli all’aperto, ma il campione uscente Oscar Husillos, che è un grande specialista dei due giri di pista al coperto, è apparso in eccellente condizione e potrebbe impensierire il fenomenale norvegese.
Per la lotta al podio da segnalare gli olandesi Bonevacia e Boers, ma anche l’elvetico Petrucciani.
60 metri ostacoli
Tanti primati nazionali in questa specialità nelle ultime due settimane in una gara aperta a ogni risultato dove l’azzurro Paolo Dal Molin potrebbe puntare quantomeno a un podio, dopo il bronzo di Torun 2021, avendo quali principali avversari la coppia spagnola di Llopis e Martinez, lo svizzero Joseph, il francese Kwaou-Mathey e il polacco Szymanski.
Meno accreditati sembrano l’altro transalpino Martinot-Lagarde e il cipriota Trajkovic, mentre ci saranno altri due azzurri quali l’esperto Hassane Fofana e il giovane Lorenzo Simonelli.
800 metri
Il meglio del panorama continentale al coperto della specialità, senza il campione uscente Dobek ma con l’altro polacco argento a Torun, Borkowski, e tanti atleti in grado di lottare per la vittoria quali gli spagnoli Saul Ordonez e Adrian Ben, il francese Robert, lo svedese Kramer i belgi Crestan e De Smet, ma anche due azzurri in ottima condizione come il finalista europeo all’aperto Simone Barontini e il campione italiano Catalin Tecuceanu, capace di scendere sino a 1’45″99 in stagione.
1500 metri
Il cannibale dell’atletica Jakob Ingebrigtsen punta decisamente a ripetere la doppietta di due anni fa a Torun su 1500 e 3000, ma avrà avversari di peso a cominciare dalla distanza più breve quali lo spagnolo Jesus Gomez, il francese Habz e specialmente il britannico Neil Gourley, mentre gli azzurri saranno Pietro Arese, Ossama Meslek e Federico Riva, tutti in buona condizione di forma e pronti a sfruttare eventuali situazioni favorevoli.
3000 metri
Oltre a Ingebrigtsen attenzione al suo connazionale Nordas (primatista nazionale in 7’45″39) ma anche lo spagnolo Mechaal, oro a Belgrado 2017 e bronzo due anni fa, grande protagonista nell’ultima tappa del World Indoor Tour.
Tra gli altri da segnalare il belga Hendrix, l’irlandese McElhinney e il serbo Bibic mentre l’Italia sarà rappresentata da Pietro Riva.
Salto in alto
Il principale favorito sembra essere l’esperto ucraino Protsenko, unico sopra i 2,30 in questa stagione ma si vincerà probabilmente su quote non eccezionali per cui nulla è precluso per l’azzurro Stefano Sottile, tornato a 2,27 in stagione, che potrebbe certamente lottare per un podio.
Tra gli altri gli italiani Marco Fassinotti e Christian Falocchi, stabili su un buon livello medio, i tedeschi Wagner e Potye, l’olandese Amels e il belga Carmoy.
Salto con l’asta
Occasione irripetibile per gli specialisti che aspirano al podio grazie all’assenza dell’extraterrestre Duplantis, per cui è lecito sognare per tanti a partire dall’azzurro Claudio Stecchi, neo-coprimatista italiano indoor con il suo tecnico Gibilisco, che è sembrato in grande crescita dopo quasi due anni di fermo agonistico per motivi fisici.
Suoi principali avversari saranno il norvegese Sondre Guttormsen, il belga Broeders, il duo olandese Vloon-Koppelaar e il greco Karalis.
Salto in lungo
Il campione olimpico Tentoglou mira al quinto titolo europeo, il terzo consecutivo indoor in una gara a pronostico blindato, con lo svedese Montler sulla rampa per il terzo podio di fila, dopo gli argenti di Glasgow e Torun.
Attenzione massima oltre che grande emozione per il debutto su un grande palcoscenico internazionale assoluto del 18enne, solo da pochi giorni, Mattia Furlani che nella sua prima stagione da under 20 ha già ottenuto con 7,99 il primato italiano ed europeo al coperto.
Tra i più regolari dell’inverno, l’altro juniores il bulgaro Saraboyukov e il finlandese Pulli.
Salto triplo
Il portoghese Pichardo è certamente il favorito per la riconquista del titolo e per il quarto oro continentale lusitano in cinque edizioni, con il solo stop imposto dall’azero Babayev, presente in gara.
Il tedesco Hess, dopo tre bronzi, si presenta con la terza misura di iscrizione, quattro centimetri davanti all’azzurro Tobia Bocchi mentre, il francese Compaoré, chiude il novero degli aspiranti al podio, un poker di atleti che fa a meno dell’altro azzurro Ihemeje, indisponibile per motivi fisici.
Getto del peso
In pedana l’oro dell’ultimo Euroindoor, il ceco Stanek, ma soprattutto grandi speranze italiane con Leonardo Fabbri che, dopo due anni complicati, ha ritrovato una grande continuità su importanti misure, ma anche su Zane Weir tornato ad ottimi livelli dopo la sfortunata frattura alla mano dell’anno scorso, mentre leggermente meno in condizione è sembrato il terzo azzurro Nick Ponzio.
La graduatoria stagionale europea è però guidata dal lussemburghese Bertemes con 21.93, certamente favorito per il titolo, con altri atleti in grado di lottare per il podio quali il croato Mihaljevic, il serbo Sinancevic e il polacco Haratyk.
Eptathlon
Kevin Mayer (due volte all’oro) e lo spagnolo Ureña (campione a Glasgow e argento a Torun) dovrebbero essere i principali protagonisti insieme al favorito, il fenomeno svizzero Ehammer, mentre tra i giovani l’azzurro Dario Dester e il ventenne norvegese Skotheim.
Staffetta 4×400 metri
Sei team per tre medaglie con l’Olanda campione uscente, il Belgio e la Spagna con il miglior assortimento di specialisti, Gran Bretagna senza le punte, Francia e Turchia.
Gli orari delle gare