Si correrà domenica 4 dicembre la 42esima edizione della Maratona di Valencia, la popolare gara della Ciudad del Running, famosa in tutta il mondo per le caratteristiche del suo percorso che la rendono una delle 42,195 km più veloci che vi siano nel panorama internazionale.
La bellissima città della Spagna, la terza come numero di abitanti dopo Madrid e Barcellona, è posizionata su un splendido golfo del Mar Mediterraneo e, tra le sue tante caratteristiche, è nota per un clima sempre particolarmente mite che, specie in autunno/inverno, è l’ideale per le corse su strada di varie distanze.
Valencia, in tal senso, si è meritata la reputazione di città del running grazie ai primati del mondo realizzati nelle ultime stagioni da Joshua Cheptegei sui 10000 metri, da Letesenbet Gidey sui 5000 e sulla mezza maratona femminile, oltre che da Kibiwott Kandie sempre sui 21,097 km, anche se di fatto l’ultima edizione del 2021 della maratona principale non ha regalato nessun nuovo primato.
L’attenzione dei tifosi italiani sarà certamente sulla principale specialista azzurra del momento, Giovanna Epis, la quale proprio a Valencia l’anno scorso ha realizzato il proprio personale di 2h25’20, che rappresenta anche la quinta miglior prestazione italiana di tutti i tempi, e domenica proverà certamente ad attaccare questo limite, presumibilmente con buone probabilità specie se le condizioni meteo le saranno propizie.
Due giorni fa la 34enne fondista veneta, che vive da alcuni anni a Legnano e si allena con il grande tecnico Giorgio Rondelli a Milano, ha svolto l’ultimo allenamento di rifinitura sul consueto circuito stradale di 1.200 metri a fianco del Campo Sportivo 25 Aprile, mentre questa mattina intorno alle 8,15 è partita alla volta della città iberica dove troverà la massiccia presenza di ben 40.000 iscritti.
Da tre stagioni migliore maratoneta azzurra vuole chiudere al meglio questo 2022 per lei di grande soddisfazione che l’hanno vista vincere la mezza della Stramilano nel mese di maggio, poi a giugno realizzare il primato personale sui 10.000 con 32’34″01, quindi a luglio conquistare la medaglia d’oro sulla mezza maratona ai Giochi del Mediterraneo di Orano, e poi un eccellente quinto posto nella maratona agli Europei di Monaco di Baviera.
Infine, il 13 novembre scorso a Crema, il nuovo primato personale sui 21,097 km con 1h10″15, non trascurando a livello personale la gioia del matrimonio del 6 settembre, a Legnano, con Luca Tocco suo compagno di vita da oltre dieci anni.
Un anno pieno di soddisfazioni ma anche di un grande dispendio fisico e mentale per cui sarà fondamentale vedere quanta carica interiore le sia rimasta dentro per provare un’altra impresa che sicuramente ha nelle sue potenzialità del momento, e per cui si è preparata negli ultimi due mesi con grande cura avendo macinato circa 180/200 chilometri alla settimana, velocizzando tutti gli allenamenti di qualità.
Domenica, sarà scortata dal siepista tunisino Ayachi Aymen, un buon atleta che fa parte del suo stesso gruppo di lavoro al campo 25 aprile di Milano, per cui proverà a passare a metà percorso in 1h12 cercando poi di mantenere la stessa velocità anche nella seconda parte di gara.
Le dichiarazioni di Giovanna alla vigilia: “Dopo Monaco abbiamo fatto il punto della situazione con Giorgio (il suo tecnico Rondelli) e valutato l’opportunità di fare un’altra maratona, consapevoli che fosse già stata una stagione piena di impegni anche a livello mentale. Ma ho capito di avere ancora voglia, me la sentivo e abbiamo deciso di buttarci in questa esperienza.
Indubbiamente l’obiettivo è migliorare il tempo dello scorso anno, perché gli allenamenti, con picchi settimanali di 200 km e senza mai scendere sotto i 180 km, sono andati meglio di quando ho corso 2h25 e ho avuto ottimi riscontri a livello di sensazioni. Poi, ovviamente, quello che accade in gara non può saperlo nessuno
Non sarà facile ma ci voglio provare. Adesso sono più consapevole dell’atleta che sono diventata. Al record italiano di Valeria Straneo non penso in quanto credo di essere ancora distante, ma vorrei migliorare ancora una volta il mio primato personale. Sarebbe la nona volta in otto anni.
Qui a Valencia poi la temperatura è quasi sempre ideale, e il percorso mi piace molto perché permette di correre veloci, con poche curve, grandi rettilinei, oltre al fatto dell’atmosfera magica della città e del suo pubblico che si fa sentire e trasmette tanto calore”.
I favoriti della gara
Gara stellare, come sempre, quella di Valencia con il debutto sulla distanza della fenomenale etiope Letensebet Gidey, primatista mondiale dei 5000 e 10.000 metri, oltre che detentrice dei record sui 15 km e sulla mezza maratona con uno stellare 1h02’52.
Nella Città delle Arti e delle Scienze, lo splendido complesso museale che ospita partenza e arrivo, sono attese anche la keniana Sheila Chepkirui (1h04’36 nella mezza), l’etiope Sutume Kebede (2h18’12), la seconda classificata dello scorso anno Etagegne Woldu (2h20’16).
Tra gli uomini, riflettori sull’etiope campione del mondo Tamirat Tola (2h03’39) e sul connazionale Getaneh Molla (2h03’34).
Le migliori prestazioni italiane di sempre nella maratona femminile
Per Epis domenica prossima a Valencia vi sarà l’obiettivo, oltre che di battere il suo attuale personale, anche quello di scalare ulteriormente la classifica italiana delle migliori prestazioni di sempre sulla distanza della maratona, che vede in testa Valeria Straneo con il suo crono di 2h23’44 realizzato il 15 aprile 2012 a Rotterdam in Olanda.
In questa graduatoria troviamo la compianta Maura Viceconte al secondo posto con il suo 2h23’47 corso a Vienna il 21 maggio 2000, poi Sara Dossena con 2h24’00 del 10 marzo 2019 a Nagoya in Giappone, e infine la prestazione di 2h25’17 di Franca Fiacconi l’1 novembre 1998 a New York, che sta davanti a Epis per soli 3 secondi.
A proposito del record italiano Giovanna ha detto: “Non ci penso, non penso a niente, soltanto a correre di sicuro, per come è arrivato il crono dell’anno scorso, c’è ancora margine di miglioramento.
L’idea è che Ayachi resti con me almeno per 30-35 km, lui è un atleta molto bravo e regolare. Lo scorso anno avere con me René Cuneaz è stato importantissimo nel risultato finale. Stavolta puntiamo a un passaggio alla mezza di 40 secondi più forte rispetto alla passata edizione, 1h13’04, e comunque sotto l’1h13”.
Le previsioni del tempo, a dire il vero un po’ variabili negli ultimi, prevedono in questo momento per domenica una giornata di sole pieno, ed è questo l’augurio per tutti i partecipanti nell’ottica di sfruttare al meglio le caratteristiche del velocissimo percorso.