Kimutai e Kosgei favoriti alla Maratona di Istanbul

Un'affascinante gara che si snoda su due continenti

Dodici atleti accreditati di primati personali al di sotto delle 2h10 saranno in gara alla N Kolay Istanbul Marathon, gara del circuito World Athletics Elite Label.

La maratona della città turca prenderà il via in territorio asiatico e terminerà nella parte europea.

Il primato all-comers su suolo turco e il record del percorso detenuto dal keniano Daniel Kibet dal 2019 con 2h09’44 sono gli obiettivi degli organizzatori, che hanno programmato un tempo di passaggio da 63’30”- 63’45” alla mezza maratona.

Non sarà facile correre la seconda parte della gara più velocemente rispetto alla prima a causa di un tratto in salita nella seconda metà della gara che porta i corridori verso il traguardo in Piazza Sultanahmet nel centro di Istanbul.

Marius Kimutai, atleta nato in Kenya ma rappresentante del Barhein, e il keniano Samuel Kosgei guidano la starting list

Kimutai si è allenato insieme a Kosgei in altura a Kapsabet in Kenya. Kimutai ha corso il suo miglior tempo sul veloce percorso di Amsterdam nel 2016 con 2h05’47” e ha corso in 2h06’54 a Barcellona nell’ultima gara disputata nel 2021.

Marius Kimutai: “Mi sono allenato insieme a Kosgei per tre mesi a Kapsabet per questa maratona e sono pronto ad affrontare la salita finale. Ci aiuteremo a vicenda durante la gara. Siamo compagni di allenamento. Sono contento dei tempi di passaggio se le condizioni climatiche saranno ideali e i pacemaker svolgeranno un buon lavoro.”

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Kosgei ha battuto il primato del mondo sui 25 km a Berlino nel 2010 fermando il cronometro in 1h11’50 e ha vinto la Maratona di Barcellona del 2021 con 2h06’03. La scorsa primavera il keniano è tornato nella città catalana ma si è dovuto accontentare del dodicesimo posto in 2h08’59”.

Samuel Kosgei: “E’ passato molto tempo dal record del mondo di Berlino e non attribuisco più molto valore a questa performance. La prestazione dell’ultima gara disputata a Barcellona è stata condizionata da un infortunio all’anca. Se i pacemaker svolgeranno un buon lavoro, ho buone possibilità di battere il record all-comers su suolo turco”.

Nell’edizione dell’anno scorso si impose l’ugandese Victor Kiplangat. Il campione in carica non sarà in gara quest’anno, ma l’Uganda potrebbe continuare la striscia vincente. L’ altro rappresentante di questo paese Geofrey Kusuro è in ottime condizioni di forma e vanta un record personale di 2h08’46” realizzato a Kobe nel 2019.

Un altro atleta annunciato tra i possibili protagonisti è l’etiope Yenew Alamirew, dodicesimo nella finale olimpica dei 5000 metri a Londra nel 2012. Il trentaduenne etiope è accreditato di un record personale di 2h08’56” realizzato a Dubai nel 2018.

La gara femminile

Tra le donne sette atlete vantano prestazioni al di sotto delle 2h28. Il record del percorso stabilito da Ruth Chepngetich con 2h18’35” è fuori dalla portata delle atlete in gara Domenica. La keniana Agnes Barsosio, accreditata inizialmente del miglior tempo, ha dovuto rinunciare alla gara turca per un infortunio.

Due atlete etiopi che hanno realizzato i loro record personali in questa primavera partono come le favorite, Sechale Delasa, vincitrice della Maratona di Roma in 2h26’09”, e Meselesch Tsegaye, quarta classificata a Milano in 2h24’47.

La sorpresa potrebbe arrivare dalla keniana Stacy Ndiwa, che disputerà la prima maratona della sua carriera e che vanta un personale di 1h07’16 sulla mezza realizzato a New Dehli nel 2018, oltre ad essersi piazzata al quinto posto nei Mondiali di corsa campestre del 2015.

La primatista turca Sultan Haydar parte con il miglior tempo tra le iscritte con 2h24”44 ma difficilmente potrà lottare per le prime posizioni. L’atleta di origini etiopi torna a correre una maratona sei anni dopo l’ultima gara disputata alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. La trentacinquenne turca ha vissuto un periodo molto difficile della sua carriera a causa di un infortunio e di gravi problemi familiari.

Sultan Haydar: “Nel 2018 è morto mio marito. Mi sono rivolta a mio fratello maggiore per ricevere un sostegno, ma due mesi dopo è morto anche lui. E’ stato un periodo terribile e ho avuto problemi mentali. Quando ho incominciato di nuovo, mi sono dovuta fermare di nuovo. La corsa mi è mancata molto e spero di tornare ai miei migliori livelli all’inizio dell’anno prossimo. Penso che sia possibile per me battere il mio record turco”.

Haydar ha ricevuto sostegno dalla connazionale Meryem Erdogan, che correrà anche lei a Istanbul. Erdogan ha anche lei origini etiopi e vanta un record personale di 2h29’08”. Haydar ed Erdogan si sono allenate ad Addis Abeba per un mese. Entrambe correranno nel secondo gruppo con l’obiettivo di correre in 2h26’.

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