Mentre i maratoneti a New York sono partiti dal Ponte di Verrazzano, nella gara di Istanbul hanno attraversato dal lato asiatico della città turca il Ponte dei Martiri sul Bosforo per arrivare nella Piazza Sultanahmet.
Il ventunenne ugandese Victor Kiplangat ha vinto a sorpresa la Maratona N Kolay di Istanbul in 2h10’18” dopo aver lottato insieme ad altri atleti fino all’ultimo chilometro. Il keniano Robert Kipkemboi ha tagliato il traguardo in seconda posizione in 2h10’23” precedendo di due secondi l’ugandese Solomon Mutai.
Victor Kiplangat: “Sono contento di aver vinto la prima maratona della mia carriera. Sapevo di essere in buone condizioni di forma. Mi alleno su un percorso collinare ed ero fiducioso di poter andare forte nella parte finale del percorso.
Mi alleno con Joshua Cheptegei a Kapchorka in Uganda a 2000 metri di altitudine. Joshua è il mio idolo e mi aiuta molto. Penso di poter correre in 2h05’-2h06’ in primavera. Se realizzo questo tempo su un percorso pianeggiante, spero di poter venire selezionato per i Mondiali di Eugene la prossima estate. Mi piacerebbe tornare qui l’anno prossimo per difendere il mio titolo”.
La keniana Sheila Jerotich si è imposta nella gara femminile tagliando il traguardo in 2h24’15”. Jerotich ha superato di sei secondi sua sorella Jackline Chepngeno con un allungo decisivo negli ultimi 500 metri. L’etiope Ayantu Abdi si è classificata al terzo posto in 2h24’21”.
Shelia Jerotich: “Sono davvero contenta della vittoria. L’anno prossimo vogliamo tornare insieme per correre ancora la Maratona di Istanbul”.
Jackline Chepngeno: “Non sono per niente delusa del secondo posto. Siamo sorelle e ci alleniamo insieme. Da quando ci siamo sposate, abbiamo cognomi diversi”.