Le dichiarazioni di Giampaolo dopo l’impresa di Muscat

La grande prestazione del giovanissimo marciatore regala alla squadra italiana l'argento under 20

Ha compiuto 18 anni da pochissimi giorni, il 28 febbraio, anche se in realtà lui è uno di quelle abbastanza rare persone che, per uno strano gioco del destino, sono nate il 29 di febbraio, del 2004 appunto, nell’ anno bisestile composto da 366 giorni invece che da 365.

Diego Giampaolo è un romano purosangue, che vive e si allena ad Ostia tra la pineta e il bellissimo centro sportivo di Castelporziano delle Fiamme Gialle, sugli stessi percorsi dove Massimo Stano e Antonella Palmisano hanno costruito gli ori olimpici.

Grazie in particolar modo al suo eccellente secondo posto, nella prova mattutina dei 10 km di marcia, validi come prova a squadra under 20 dei campionati del mondo in corso di svolgimento a Muscat in Oman, il team dell’Italia ha conquistato una brillante medaglia d’argento di cui ricordiamo, naturalmente, anche i meriti di Nicola Lomuscio ottavo in 45’33, e Pietro Pio Notaristefano dodicesimo con 46’13

Pluricampione italiano delle categorie giovanili, Diego è appassionato di cinema e studente di grafica e comunicazione.

Cresciuto sotto la guida del papà ex specialista Luca e avviato alla marcia dal tecnico Orazio Romanzi, ha un record personale di 42’26 ottenuto a Pescara in gennaio.

Le parole di Giampaolo dopo il traguardo: “È una grandissima emozione, anche perché non me l’aspettavo. Ho provato a tenere quando gli altri sono partiti davanti, con un po’ di fatica, perdendo qualche metro. Ma non ho mollato e alla fine non mi sono certo accontentato di arrivare terzo, e nonostante l’incomprensione con un giudice sapevo di potercela fare per prendermi il secondo posto e poi la medaglia a squadre, una gioia ancora più grande.

Sto lavorando molto sulla tecnica, anche insieme a Patrizio Parcesepe, il coach degli ori olimpici Stano e Palmisano. Per me è un onore potermi allenare spesso insieme a campioni come loro e agli altri azzurri che fanno parte del gruppo di Ostia. Un esempio sotto ogni punto di vista, anche per la mentalità vincente”.

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