Yehualaw sfiora il suo record del mondo nella 10 km di Valencia

La fuoriclasse etiope manca di poco l'impresa nella città iberica

L’etiope Yalemzerf Yehualaw ha fatto segnare il tempo di 29’19 nella 10 km Ibercaja di Valencia, arrivando a meno di cinque secondi dal suo record del mondo che era l’obiettivo da lei auspicato alla vigilia della corsa disputata nella famosa “ciudad del running” spagnola, considerata ideale per la realizzazione di importanti riscontri cronometrici, sia per il clima quasi sempre ideale che per i percorsi studiati.

Preceduta dalle connazionali Genetu Molalign Yehualaw e Tolcha Guta Beyene, Yehualaw ha optato per una partenza conservativa, a differenza dell’anno scorso a Castellón quando stabilì l’attuale record del mondo di 29’14, con i 2 km iniziali percorsi in 5’56, e con la keniana Jesca Chelangat alle spalle dell’etiope.

Il ritmo è aumentato leggermente nel terzo chilometro, quando hanno raggiunto i 3 km in 8’51 e, a quel punto, Chelangat ha iniziato a perdere terreno su Yehualaw, mentre l’etiope ha superato i 4 km da sola in 11’52 con il forte vento contrario che ha contribuito al chilometro più lento della gara.

A metà percorso, Chelangat ha accusato un ritardo di otto secondi dalla leader, ma ha preceduto di nove secondi l’ugandese Sarah Chelangat con il duo keniano Esther Borura e Naomi Chpngeno che ha accumulato altri cinque secondi di ritardo transitando in 15’09.

Yehualaw ha aumentato il ritmo nella seconda parte della gara, percorrendo la maggior parte dei chilometri in 2’53-2’54 e raggiungendo gli 8 km in 23’29 ma, dopo un altro chilometro veloce in 2’53, l’etiope non è riuscita a mantenere la stessa cadenza nell’ultimo, ma ha comunque tenuto duro per concludere in 29’19, la seconda prestazione più veloce della storia sui 10 km.

Più indietro, Jeska Chelangat ha concluso appena fuori dalla barriera dei 30 minuti (30’01), mentre Borura ha completato un podio di qualità in 30’15 con Sarah Chelangat che ha stabilito il record ugandese di 30’24 al quarto posto, 16 secondi davanti a Chepngeno (30’40).

La britannica Samantha Harrison si è classificata sesta in 30’51, prima delle europee.

La 23enne Yehualaw ha commentato alla fine di essere un po’ delusa per non aver battuto il record mondiale, ma soddisfatta del suo coraggioso sforzo.

La prima delle azzurre è la ventenne Aurora Bado che cade in avvio, senza trovare subito lo spazio per ripartire, ma riesce a migliorare ugualmente a migliorare il record personale correndo in 33’09, piazzandosi al ventunesimo posto.

Le prime 10 donne classificate

  • 1 Yalemzerf Yehualaw (ETH) 29’19
  • 2 Jesca Chelangat (KEN) 30’01
  • 3 Esther Borura (KEN) 30’15
  • 4 Sarah Chelangat (UGA) 30’24
  • 5 Naomi Chepngeno (KEN) 30’40
  • 6 Samantha Harrison (GBR) 30’51
  • 7 Vicoty Chepngeno (KEN) 31’05
  • 8 Brenda Tuwei (KEN) 31’20
  • 9 Stella Chesang (UGA) 31’33
  • 10 Alemaz Samuel Teshale (ETH) 31’39

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