Sono iniziati ieri i Campionati del Mondo Juniores di Atletica (per ragazzi e ragazze del 2002 e 2003) a Nairobi in Kenia, che hanno visto lo svolgimento di tutta una serie di qualificazioni oltre all’assegnazione dei primi tre titoli, tutti vinti da atleti africani.
La staffetta 4×400 mista della Nigeria, composta da Johnson Nnamani, Imaobong Nse Uko, Opeyemi Oke e Bamidele Ajayi ha vinto nel pomeriggio l’oro, con il crono di 3’19″70, dopo aver corso in 3’21″66 nelle qualificazioni della mattinata.
La nazione dell’Africa occidentale è stata quindi la prima ad avere vinto in questi campionati ed era, peraltro, dal 2008 che non otteneva un primo posto in questa massima manifestazione mondiale giovanile, quando Folashade Abugan vinse il titolo nei 400 metri femminili a Bydgoszcz.
Molto avvincente l’ultimo giro della gara con la Polonia che ha preso il testimone in testa con Patryk Grzegorzewicz, ma Bamidele Ajayi gli è stato dietro sino all’inizio del rettilineo finale per poi superarlo e portare la sua nazione al trionfo finale.
Per la squadra polacca un’ottima medaglia d’argento, in ogni caso, con il tempo di 3’19″80, mentre l’India conquista il bronzo davanti alla Giamaica con un buon 3’20″60.
Le dichiarazioni di Imaobong Nse Uko: “Non è stato facile ma è fantastico, qualcosa che rimarrà per sempre. Ci siamo allenati duramente per questo perché crediamo che tutto sia possibile quando mettiamo insieme la nostra squadra”.
Video fasi finali della 4×400 mista
La seconda finale è stata quella dei 3000 metri maschili dove l’Etiopia si è rivelata troppo forte per il resto del mondo grazie alla vittoria della medaglia d’argento dei mondiali di corsa campestre juniores Tadese Worku.
L’atleta si è staccato dal resto dei concorrenti, dopo il primo giro, con il compagno di squadra Ali Abdilmana alle calcagna per poi vincere con il crono di 7’42″09 in una gara che, per la prima volta, era nel programma di questo evento mondiale under 20.
Abdilmana si è accontentato dell’argento con un record personale di 7’44″55, mentre l’eritreo Habtom Samuel ha conquistato il bronzo in 7’52″69, anche lui con record personale.
Parlando dopo la sua gara, un entusiasta Worku ha detto: “Mi sento bene e molto felice perché ho vinto l’oro. Congratulazioni al mio Paese”.
Video arrivo dei 3000 metri
La sudafricana Mire Reinstorf è stata la vincitrice a sorpresa della finale di salto con l’asta femminile con il record africano U20 di 4,15 m, battendo la favorita francese Emma Brentel, medaglia d’argento ai Campionati Europei U20 del mese scorso a Tallinn.
La diciannovenne Reinstorf è stata la saltatrice più costante della giornata poiché è stata l’unica a superare i 4,15 al primo tentativo mentre in precedenza aveva superato 3,80 m, 3,95 e 4,05 prima di fallire i suoi tre tentativi a 4,20 m.
La canadese Heather Abadie ha conquistato la medaglia di bronzo con 4.05m.
Le dichiarazioni di Mire Reinstorf: “Sono così felice e grata per questo. È la mia prima competizione internazionale e sono molto grata che sia andata così. Onestamente non pensavo che avrei vinto una medaglia. È stata un’esperienza davvero straordinaria.”
Le semifinali dei 100 metri maschili sono state all’altezza delle loro aspettative, dato che Letsile Tebogo del Botswana ha segnato il tempo più veloce in tutte e tre le serie, la prima, correndo nel record nazionale di 10″11, il suo secondo record personale della giornata.
Anche il polacco Oliwer Wdowik ha realizzato il suo miglior tempo in carriera con 10″37 al secondo posto dietro a Tebogo.
La seconda manche è stata dominata dall’omanista Ali Anwar Ali Al Balushi che ha raggiunto il record nazionale U20 di 10″27 e dietro di lui si è piazzato un ottimo Matteo Melluzo (10″29), il sudafricano Benjamin Richardson (10″30) e Nazzio John (10″32) tutti qualificati per la finale.
Eliminato con grande onore l’altro azzurro Angelo Ulisse, quinto nella sua semifinale, con 10″56.
Godson Brume della Nigeria ha vinto, infine, la terza semifinale in 10″22 davanti a Shainer Rengifo Montoya di Cuba ha segnato anche lui qualificato con 10″29.
Nella gara femminile, la giamaicana Tina Clayton ha vinto la prima semifinale con 11″34 che è stato il miglior tempo assoluto. La serba Ivana Ilic è arrivata seconda in 11″50, mentre la namibiana Beatrice Masilingi ha vinto la sua serie in 11″35, precedendo la svizzera Melissa Gutschmidt.
L’azzurra Gaya Bertello viene eliminata correndo in 11″88 (+0.3), diciassettesimo crono complessivo.
L’eptatleta finlandese e campionessa europea U20 Saga Vanninen è nettamente in testa nella sua competizione di prove multiple, avendo concluso la prima giornata con 3638 punti davanti all’austriaca Sophie Kreiner (3436 punti) e all’estone Pippi Lotta Enok (3363 punti).
Il nigeriano Chinecherem Nnamdi ha stabilito il record nazionale U20 di lancio del giavellotto, nelle qualifiche della prova maschile, con la misura di 78,02 m nel gruppo A.
Lo sloveno Filip Dominkovic è stato secondo con un miglior lancio di 73,82 m, con Eryk Kolodziejczak ( 71,73 m) e l’indiano Kunwer Ajai Raj Singh Rana (71,05 m) a seguire.
Nel gruppo B davanti a tutti l’ucraino Artur Felener con 77,15 m per assicurarsi il suo posto in finale.
Il finlandese Janne Laspa (77,10 m), l’indiano Jay Kumar (70,34 m) e il sudafricano Zander Van Der Merwe (68,56 m) sono stati alcuni degli altri atleti che hanno ottenuto l’accesso alla finale.
Eliminati i due azzurri Giovanni Frattini e Michele Fina, rispettivamente 66,52 e 65,61, quattordicesimo e quindicesimo posto complessivo: per entrare nella top 12 sarebbe servito 67,15.
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