Il Campo Sportivo Lauro Grossi di Parma ha ospitato una bella edizione dei campionati italiani cadetti, manifestazione che in passato è stato il trampolino di lancio dei campioni olimpici di Tokyo 2021 quali Filippo Tortu, Eseosa Desalu, Massimo Stano e Antonella Palmisano.
Nell’albo d’oro della manifestazione figurano i nomi di Palmisano sui 3000m di marcia nell’edizione di Bastia Umbria e di Tortu, trionfatore sugli 80 metri a Jesolo nel 2013 con 9”09.
Desalu si piazzò al secondo posto sempre sugli 80 metri a Desenzano del Garda nel 2009, mentre Marcell Jacobs si classificò quinto nel salto in lungo sulla pista di casa a Desenzano. Stano fu invece squalificato nel 2007 a Ravenna.
Gianmarco Tamberi e Lorenzo Patta salirono sulla ribalta più tardi raggiungendo i primi risultati nella categoria allievi.
Proprio Stano, peraltro, è stato il testimonial dell’edizione 2021 dei campionati nazionali under 16, accendendo il braciere durante la cerimonia inaugurale dell’evento nella Piazza del Duomo di Parma, e partecipando alle premiazioni dei ragazzi.
Il marciatore di Palo del Colle si è rivolto ai ragazzi durante la cerimonia inaugurale della vigilia dando loro questo importante messaggio: “Anch’io sono partito da qui. Spero che anche voi possiate far suonare l’inno come è successo a me. Ci dovete solo credere”.
Speriamo che anche questa generazione possa produrre in futuro nuovi campioni in grado di portare in alto l’onore dell’atletica italiana come hanno fatto gli azzurri ai Giochi di Tokyo.
Stefano Mei (Presidente della Fidal): “Ci sono luoghi in cui l’atletica si sente a casa e l’Emilia Romagna è uno di questi. Tanti dei nostri campioni di Tokyo sono passati dai Campionati cadetti. È qui che comincia la carriera di tanti ragazzi, non solo di sportivi, ma anche di uomini e di donne.”
La Lombardia ha conquistato la vittoria nella classifica finale a squadre dell’edizione 2021 di Parma con 581,5 punti precedendo di 4 punti e mezzo il Lazio (577 punti). Il Veneto si è classificato al terzo posto con 558 punti.
Il team lombardo guidato dal Fiduciario Tecnico Sergio Previtali ha vinto sei gare individuali nel corso delle due giornate ricche di risultati interessanti. Il Lazio si è aggiudicato il primo posto nella classifica maschile con 301 punti davanti alla Lombardia (284,5 punti) e alla Toscana (269 punti). Il Veneto ha trionfato nella classifica femminile con 306 punti davanti alla Lombardia (297) e al Lazio (276 punti).
Tra i risultati più significativi della giornata conclusiva di domenica, ricordiamo quello della veneta della Trevisatletica Rebecca Agbortabi che ha conquistato la vittoria sui 300 metri in 39”66. Il padre di Rebecca è originario del Camerun, la madre è bielorussa. I genitori si sono conosciuti in Bielorussia, dove studiava il papà e si sono trasferiti successivamente in Italia.
![Festa dei cadetti lombardi a Parma (foto Grana/FIDAL)](https://sprintnews.it/wp-content/uploads/2021/10/Meeting-de-la-Tchaux-champsseries-2021-10-03T212947.988.jpg)
Junior Igene di Spezia Marathon ha trionfato sui 300 metri migliorando il record personale per un centesimo di secondo con 36”21. Junior è nato in Nigeria e si è trasferito due anni fa a La Spezia. Ha iniziato con l’atletica seguendo le orme del fratello Prince e si allena sotto la guida dell’ex mezzofondista romena Gabriela Neacsu.
Okechukwu Chimbudike Agu ha dominato i 300 ostacoli maschili in 39”47 davanti al lombardo Lorenzo Testa (40”20) completando la doppietta della Toscana negli ostacoli dopo la vittoria di Federico Bellini sui 100 ostacoli nella prima giornata in 13”97. Okechkwu è nato in Nigeria ed è stato adottato da quando aveva sei anni. Ha vissuto a San Miniato e ora risiede a San Giuliano Terme.
![Okechukwu Chimbudike Agu (foto Grana/FIDAL)](https://sprintnews.it/wp-content/uploads/2021/10/Meeting-de-la-Tchaux-champsseries-2021-10-04T105046.055.jpg)
Carolina Molteni ha vinto il testa a testa con la veneta Beatrice Buso sui 300 ostacoli femminili in 44”97.
Nel salto triplo femminile Tsimi Atana si è migliorata in tre turni consecutivi portando il record personale da 11.67m a 12.18m.
La campionessa in carica Anna Galli dell’Atletica Parma Sprint ha fatto il bis della passata edizione vincendo i 1200 siepi femminili in 3’52”17. Il compagno di club Leonardo Trevisan ha completato la doppietta per il team parmense vincendo i 1200 siepi maschili in 3’20”22. Il parmense ha battuto il laziale delle Fiamme Gialle Simoni Ebrahim Abdelwahed (3’22”01), fratello del finalista olimpico di Tokyo 2021 dei 3000 siepi Ahmed Abdelwahed.
Il toscano dell’Uisp Atletica UISP Siena Latena Cervone ha vinto i 1000 metri migliorando il record personale con 2’33”82. Cervone ha una storia molto simile a quella di Yohanes Chipppinelli, suo compagno di allenamenti sotto la guida di Maurizio Cito. E’ nato in Etiopia ed è arrivato in provincia di Siena all’età di quattro anni. Oltre all’atletica Cervone gioca a calcio nella squadra under 17 del Siena.
La veneta Lorenza De Noni si è aggiudicata i 1000 metri femminili in 3’00”21 superando la lombarda Alice Minelli (3’00”42). Lorenza coltiva la passione per il violino e gli sport invernali.
L’ex ginnasta torinese Margherita Schera si è aggiudicata il salto con l’asta femminile con 3.45m. Margherita è la nuova scoperta del tecnico Luciano Gemello, che allena anche Great Nnachi.
Stefano Monticelli prosegue la tradizione bergamasca del salto in alto maschile vincendo con il personale di 1.91m. Stefano gareggia per l’Atletica Estrada ed è seguito dal tecnico lombardo Paolo Brambilla.
La parmense di padre irlandese e madre venezuelana Margaret Mannering ha vinto il suo primo titolo italiano nel lancio del martello femminile migliorando il personale di quasi sei metri con 55.07m. Davide Camilli succede al fratello Pietro nell’albo d’oro di questa manifestazione nel lancio del martello migliorando il personale con 64.23m. Vive a Castelporziano vicino al Centro Sportivo delle Fiamme Gialle dove si allena sotto la guida di Valentino Brichese.
La marchigiana Elisa Marini ha vinto i 3000 metri di marcia in 14’33”33. Da quest’anno è allenata dall’ex marciatore Diego Cacchiarelli. Il lombardo Marco Drusian si è imposto sui 5000 metri con 23’24”57.
Sofia Bonafé ha dominato il pentathlon femminile con il punteggio di 4423 punti battendo di quasi 500 punti la veneta Matilde Morbin (3931 punti) e la piemontese Beatrice Fornaroli (3384 punti).
Il marchigiano Pietro Colonella ha realizzato il lancio della vittoria nel giavellotto con 58.24m all’ultimo tentativo. Il padre Angelo è stato mezzofondista ed è ora dirigente dell’Asa Ascoli. Pietro è allenato dall’appassionato tecnico Armando De Vincentis. Malinka Wojcikoski ha vinto il giavellotto femminile sfiorando il personale con 44.50m. La campana di origini polacche si allena a Battipaglia con Elio Cannalonga, il tecnico del campione italiano assoluto Roberto Orlando.
La staffetta 4×100 femminile del Veneto che schierava Amponsa Agyekum, la vincitrice del salto in lungo Daphne Cordioli, Maddalena Confente e la prima classificata dei 300 metri Rebecca Agbortabi ha trionfato in 48”01 battendo la Lombardia di quattro centesimi di secondo.
Il quartetto laziale composto da Federico Neri, dal campione italiano del salto in lungo Aldo Rocchi, Edoardo Tosoni e Samuele Ciogli ha conquistato la vittoria nella staffetta 4×100 maschile in 43”40 davanti al Veneto (43”67) e alle Marche (44”45).
Per Rocchi si è trattata di una doppietta dopo il successo nel salto in lungo con 7.01m. Nel corso della stagione il laziale di Tivoli ha battuto il record italiano under 16 del salto triplo di Andrew Howe con 15.17m. Aldo è stato il grande protagonista della due giorni parmense insieme ai velocisti Alice Pagliarini (vincitrice sugli 80 metri femminili in 9”86) e Francis Pala (primo sugli 80 metri in 9”38 con vento contrario di -3.2 m/s).
![Aldo Rocchi (foto Grana/FIDAL)](https://sprintnews.it/wp-content/uploads/2021/09/Meeting-de-la-Tchaux-champsseries-2021-09-30T082057.976.jpg)
Le gare si sono svolte in bel clima di festa. Tra le autorità presenti c’era anche il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti che ha così brevemente commentato: “Questa è davvero un’atletica viva, come il nome della società organizzatrice Atleticaviva, a cui faccio i complimenti”.
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