Il Maurie Plant Meet al Lakeside Stadium di Melbourne ha fatto registrare il tutto esaurito con 10000 biglietti venduti nella prima tappa del World Athletics Continental Tour Gold. Il meeting della città australiana ricorda Maurie Plant, grande dirigente, allenatore e giornalista dell’atletica australiana morto nel 2020. Il meeting di Melbourne ha confermato l’ottimo stato di salute dell’atletica australiana che ha conquistato sette medaglie sia alle Olimpiadi di Parigi 2024 sia ai Mondiali Indoor di Nanchino 2025.

Simon Hollingsworth (Chief Executive Officer di Athletics Australia): “Il Maurie Plant ha fatto registrare un grande interesse da parte del pubblico. E’ fantastico aver fatto registrare il sold out in un meeting di un giorno per la prima volta dopo due decenni, non soltanto per il meeting stesso ma per gli atleti e lo sport in generale”.

Lancio del disco maschile

L’australiano Matthew Denny, medaglia di bronzo olimpica a Parigi 2024 e due volte vincitore delle Diamond League Finals di Eugene 2023 e di Bruxelles 2024, ha vinto il lancio del disco maschile stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno e il record del meeting con 68.17. Denny ha battuto il britannico di origini nigeriane Lawrence Okoye (64.60m). Okoye aveva lanciato 67.10m poche settimane fa nel Queensland. Il campione neozelandese Connor Bell, vincitore al Maurie Plant Meet dell’anno scorso davanti a Denny, si è piazzato al terzo posto con il personale stagionale di 62.14m.

Matthew Denny: “Non mi sono mai sentito così in forma nella mia mia carriera. Il livello del lancio del disco è molto alto. Sono felice di aver ispirato una nuova generazione di giovani lanciatori”.

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200 metri maschili

Il nuovo talento dello sprint australiano Lachlan Kennedy ha vinto l’attesissima gara dei 200 metri maschili dedicati al ricordo di Peter Norman (vice campione olimpico della distanza a Città del Messico 1968 dietro a Tommie Smith) con un record personale di 20”26 con vento regolare di +0.4m/s in condizioni non ideali per lo sprint a causa della temperatura fresca di +18°C e del vento. Kennedy arrivava a Melbourne in grandi condizioni di forma dopo il personale di 6”43 sui 60 metri outdoor e la medaglia d’argento conquistata su questa distanza ai Mondiali Indoor di Nanchino in 6”50 dietro al britannico Jeremiah Azu. Nelle gare, che hanno preceduto il programma principale del meeting, Kennedy ha vinto i 100 metri in 10”17 con vento contrario di -1.1 m/s.

Lachlan Kennedy: “Sono davvero gasato per questa prestazione come potete vedere. Non sono abituato a correre molti 200 metri. E’ una distanza molto diversa per me. Lo sprint australiano sta vivendo un momento d’oro. La profondità dei risultati è davvero pazzesca. Ci sono molti giovani talenti trascinati da Gout Gout. E’ una leggenda e insieme faremo grandi cose. E’ un vero privilegio far parte di questo gruppo”.

Kennedy ha battuto per quattro centesimi di secondo il fenomenale diciassettenne australiano Gout Gout, che ha fermato il cronometro in 20”30. Il talento nato a Ipswich in Australia da genitori originari dal Sud Sudan arrivava a Melbourne da un grande momento di forma. In Dicembre il talento nato nel 2007 aveva strappato il record australiano a Peter Norman con 20”04, tempo avvicinato due settimane fa ai Campionati del Queensland dove ha corso in 20”05 regolare e in 19”98 ventoso. Con il suo record Gout Gout è diventato il secondo miglior velocista under 18 di sempre dopo Erriyon Knighton.

Gout Gout viene da una famiglia numerosa con sei fratelli (quattro sorelle e due fratelli) e frequenta la Grammar School di Ipswich nel Queensland. Ha iniziato con il calcio sognando di diventare come il suo idolo Cristiano Ronaldo prima di concentrarsi sull’atletica. Dimostrò ben presto il suo talento precoce correndo i 100 metri in 10”57 a 14 anni. All’età di 15 anni migliorò per la prima volta il record australiano under 18 correndo la distanza dei 200 metri in 20”87. Il 28 Ottobre 2024 ha firmato il suo primo contratto con Adidas poche settimane prima di stabilire il record dell’Oceania under 20 sui 200 metri con 20”29 ai Campionati All-School del Queensland. Gout ha parlato in modo spigliato dopo la gara al giornalista Matt Shirvington (ex velocista da 10”03 sui 100 metri) per l’emittente australiana Channel 7 che ha trasmesso il meeting di Melbourne.

Gout Gout: “Correre davanti ad uno stadio tutto esaurito mi aiuta a costruire la fiducia, anche se questo ha fatto aumentare le pressioni e le aspettative. I paragoni con Usain Bolt possono spaventare, ma cerco di rimanere umile e di continuare a correre veloce”.

400 metri maschili

Nell’altra gara clou del meeting di Melbourne il botswano Bayapo Ndori ha vinto i 400 metri in 45”14 battendo il connazionale e campione olimpico dei 200 metri Letsile Tebogo, che ha migliorato il record stagionale con 45”26. Leungo Scotch ha completato la tripletta del Botswana con 45”60.

Ndori aveva già battuto Tebogo poche settimane fa a Pretoria in Sudafrica sempre sui 400 metri con il personale stagionale di 44”59. Ndori e Tebogo hanno fatto parte della staffetta 4×400 del Botswana che ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Parigi 2024 con il record africano di 2’54”53.

Letsile Tebogo: “Sono contento di aver aperto la stagione del Continental Tour sui 400 metri a Melbourne da campione olimpico dei 200 metri. Mi sono messo alla prova sulla distanza più lunga. Questa sfida mi ha permesso di porre le basi per quello che mi aspetta in questa stagione. Ora mi concentrerò sui 100 e sui 200 metri. Sono contento di aver corso con i miei connazionali. Siamo avversari solo quando scendiamo in pista ma al di fuori dell’atletica siamo buoni amici. Sono contento per i risultati di Gout Gout e di averlo visto gareggiare a Melbourne. Può diventare uno dei migliori. Potrebbe entrare nella storia se continua con l’appetito e la determinazione che dimostra in questo momento. Potrebbe arrivare molto lontano. Il mio consiglio al suo allenatore e a chi gli sta intorno è quello di non lasciarlo troppo nelle gare seniores. E’ importante che torni a disputare nelle gare della sua fascia d’età.”

3000 metri femminili

La ventiquattrenne etiope Fentaye Belayneh ha vinto i 3000 metri femminili stabilendo il record del meeting con 8’34”30. L’australiana Georgia Griffith, quarta sui 1500 metri ai Mondiali indoor di Nanchino, si è classificata al secondo posto con il primato stagionale di 8’35”19. L’altra etiope Senayet Getachew, campionessa under 20 di cross a Bathurst nel 2023, ha tagliato il traguardo al terzo posto con il primato personale di 8’35”26. Maudie Skyring ha migliorato il record personale con 8’42”82.

1500 metri maschili

Il vice campione mondiale under 20 Cameron Myers ha vinto i 1500 metri maschili con il primato stagionale con 3’34”98 battendo l’altro atleta di casa Adam Spencer (3’35”52) nella gara dedicata al grande campione del mezzofondo John Landy, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Melbourne 1956 sui 1500 metri. Myers ha corso dietro al pacemaker nelle fasi iniziali prima di prendere il comando nel penultimo giro.

Myers si mise in luce quando divenne il secondo atleta più giovane della storia a scendere al di sotto dei 4 minuti nel miglio con 3’55”44 nell’edizione del 2023 del Maurie Plant Meet di Melbourne. In questa stagione il giovane fenomeno nato il 9 Giugno 2006 ha stabilito il primato australiano indoor sui 3000m con 7’33”12 a Boston e il record dell’Oceania indoor sulla distanza del miglio correndo in 3’47”48 ai Millrose Games di New York. Con quest’ultima performance il miler australiano è diventato il quinto atleta della storia.

Cameron Myers: “Sapevo che sarebbe stata una gara complicata a causa del forte vento. Ho cercato di risparmiare energie preziose prima degli ultimi 800 metri. Ho cercato di non lasciare nulla di intentato”.

Jude Thomas e il campione dei Giochi del Commonwealth di Birmingham 2022 Ollie Hoare hanno corso lo stesso tempo di 3’36”48. Samuel Tanner ha chiuso al quinto posto in 3’36”67 davanti all’ottocentista australiano di origini sud-sudanesi Peter Bol (3’37”29). Il fenomenale quindicenne neozelandese Sam Ruthe ha tagliato il traguardo in 3’40”12. Lo scorso 19 Marzo Ruthe é diventato il più giovane atleta di sempre a scendere sotto i 4 minuti sul miglio con 3’58”12 a Auckland.

1500 metri femminili

L’ottocentista australiana Claudia Hollingsworth ha vinto i 1500 metri con il record del meeting di 4’05”97 a 20 anni non ancora compiuti battendo tre atlete in grado di correre in meno di 4 minuti in carriera nel recente passato: Sarah Billings (4’06”37), Linden Hall (4’06”89) e Abbey Caldwell (4’06”91).

Claudia Hollingsworth: “Ero nervosa durante il riscaldamento, ma la gara è andata bene nonostante il forte vento”.

5000 metri maschili

L’australiano Ky Robinson ha vinto i 5000 metri maschili in 13’13”77 pochi giorni dopo la sorprendente medaglia di bronzo sui 3000 metri ai Mondiali indoor di Nanchino. Seth O’Donnell si è classificato al secondo posto in 13’14”57 davanti a Jack Bruce (13’23”48).

Ky Robinson: “Non è stata una gara facile perché venivo dai Mondiali indoor di Nanchino. E’ stato un viaggio molto lungo dalla Cina all’Australia”.

200 metri femminili

La venticinquenne australiana Kristie Edwards ha vinto a sorpresa i 200 metri sfiorando per un solo centesimo di secondo il record personale con 23”17. Jessica Millet si è classificata al secondo posto in 23”36 precedendo di tre centesimi di secondo Lakara Stallan (23”39). La ventenne Torrie Lewis, primatista australiana sui 100 metri con 11”10 e medaglia d’argento ai Mondiali under 20 sui 200 metri, ha chiuso al quinto posto in 23”60. Lewis, semifinalista ai Mondiali indoor di Nanchino 2025 sui 60 metri con 7”23, è partita forte ma Edwards ha preso la testa della gara alla fine della curva e ha allungato prendendo un buon vantaggio sul rettilineo finale.

Kristie Edwards: “Ho fatto fatica nei metri finali. Sapevo che dovevo partire forte perché le mie avversarie sono dotate di un grande finale. Avevo bisogno di sfruttare la partenza che è il mio punto di forza. Correre in terza frazione nella staffetta 4×400 mi permette di migliorare in curva. Mi piace correre la curva”.

Salto in alto femminile

La campionessa mondiale di Eugene 2022 Eleanor Patterson ha vinto il salto in alto femminile con 1.94m una settimana dopo aver conquistato l’argento ai Mondiali indoor di Nanchino 2025 con 1.97m alle spalle della connazionale Nicola Olyslagers. Patterson ha commesso successivamente tre errori a 1.97m. L’atleta allenata da Alex Stewart ha un forte legame con l’Italia perché è la compagna del saltatore azzurro Marco Fassinotti e ha imparato a parlare molto bene la nostra lingua.

La giapponese Nagisa Takahashi si è classificata al secondo posto con il primato stagionale di 1.86m.

Salto in alto maschile

Il giapponese Tomohiro Shinno ha vinto il salto in alto maschile con 2.20m battendo gli australiani Roman Anastasios e Brandon Starc a pari misura grazie ad un numero minore di errori.

Lancio del martello femminile

L’australiana Jillian Shippe ha vinto il lancio del martello femminile migliorando il record del meeting con 71.26m. La francese Rose Loga, medaglia di bronzo agli Europei di Roma 2024, si è classificata al secondo posto con 69.05m poche settimane dopo la vittoria nella Coppa Europa di Lanci di Nicosia con 72.87m. Laurene Bruce si è piazzata al terzo posto con 68.87m davanti a Stephanie Ratliffe (68.10m).

Lancio del giavellotto femminile

L’australiana Lianna Davidson ha vinto a sorpresa il lancio del giavellotto femminile con 61.06m battendo la medaglia di bronzo dei Mondiali di Budapest 2023 Mackenzie Little (59.66m) e la giapponese Momone Ueda (57.65m). Davidson studia all’Inversità della Georgia e si è piazzata al secondo posto ai Campionati NCAA dell’anno scorso. Little si allena oltre a lavorare come medico.

100 metri ostacoli femminili

La primatista giapponese Yumi Tanaka ha vinto i 100 metri ostacoli femminili con il primato stagionale di 13”11 davanti alle connazionali Chisato Kiyoyama (13”19) e Hitomi Nakashima (13”33).

Salto triplo maschile

Connor Murphy ha vinto il salto triplo maschile con 16.23m Murphy studia ingegneria biomedica all’Università di Sydney ed è figlio dell’ex triplista australiano Andy Murphy, che vinse la medaglia di bronzo ai Mondiali indoor di Lisbona nel 2001 dietro a Paolo Camossi e a Jonathan Edwards.

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