Randolph Ross ha dominato la finale dei 400 metri maschili, nelle Finals NCAA indoor, con il fantastico crono di 44”62 che lo ha fatto diventare il terzo quattrocentista di sempre al mondo a livello indoor alle spalle del primatista mondiale Michael Norman (44”52) e a Kerron Clemont (44”57) ma davanti per un centesimo di secondo al pluricampione olimpico e mondiale Michael Johnson, che corse in 44”63 nel 1996.
Ross ha bissato il successo della scorsa estate quando vinse il titolo NCAA outdoor a Eugene con 43”85. Poche settimane più tardi il ventunenne statunitense corse la batteria della staffetta 4×400 alle Olimpiadi di Tokyo contribuendo alla medaglia d’oro degli Stati Uniti. Suo padre Duane Ross vinse la medaglia di bronzo sui 110 metri ostacoli ai Mondiali di Siviglia nel 1999.
Jenoah McKiver si è piazzato al secondo posto in 45”65 davanti al nigeriano Emmanuel Bamidele (45”78). Nell’altra serie Ryan Willie si è imposto scendendo sotto i 46 secondi con 45”96 precedendo di un centesimo di secondo Jacory Patterson.
60 metri ostacoli maschili
Il portacolori del Team di atletica dei Seminoles Trey Cunningham ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli maschili scendendo per la prima volta al di sotto dei 7”40 con un eccellente 7”38, secondo miglior tempo mondiale dell’anno, a tre soli centesimi di secondo dal 7”35 del primatista mondiale Grant Holloway. Cunningham ha migliorato il record personale per la quinta volta in questa stagione.
Leonard Mustari si è piazzato al secondo posto con 7”63 precedendo di un centesimo di secondo Jamar Marshall. Mustari ha stabilito il primato mondiale under 20 sui 60 metri ostacoli con 7”55 nel corso del 2022.
Steiner domina la finale dei 200 metri femminili
La grande favorita Abby Steiner ha dominato la finale dei 200 metri femminili in un ottimo 22”16 arrivando a soli sette centesimi di secondo dal primato personale di 22”09 realizzato a fine Febbraio. Soltanto Merlene Ottey ha corso più velocemente nella storia a livello mondiale con il record del mondo di 21”87 realizzato al meeting di Liévin nel 1993.
La nigeriana Favour Ofili si è piazzata al secondo posto in 22”50 avvicinando il suo primato africano indoor di quattro centesimi di secondo.
Super tempo di Grace Stark
L’atleta dei Florida Gators Grace Stark ha vinto la finale dei 60 metri ostacoli femminili in un eccellente 7”78 arrivando ad un decimo esatto dal primato mondiale di Susanna Kallur e a otto centesimi di secondo dal record statunitense di Kendra Harrison. Già in batteria Stark aveva dimostrato di essere in grande forma correndo in 7”83.
Stark ha eguagliato il primato NCAA indoor detenuto dalla campionessa olimpica di Rio de Janeiro 2016 Brianna Rollins. In questa stagione soltanto la giamaicana Danielle Williams ha fatto meglio di Stark con 7”75 a Clemson lo scorso 11 Febbraio.
Stark si era messa in luce due anni fa correndo in 7”91 a 18 anni.
Alia Armstrong, accreditata del miglior tempo stagionale a livello NCAA con 7”81, è stata squalificata per una partenza falsa. Masai Russell si è piazzata al secondo posto con 7”95 precedendo con lo stesso tempo Rayniah Jones.
Melissa Jefferson vince sui 60 metri femminili
Melissa Jefferson si è laureata a sorpresa campionessa NCAA Indoor sui 60 metri femminili in 7”09 battendo di un centesimo di secondo la duecentista Abby Steiner. Jadyn Mays si è piazzata al terzo posto in 7”11 precedendo di due centesimi di secondo Grace Stark. La rappresentante dell’isola di Santa Lucia Julien Alfred si è dovuta accontentare del quinto posto in 7”15 dopo aver stabilito il primato NCAA indoor con 7”04 in batteria.
Burnett vince 60 metri maschili a sorpresa
Davonte Burnett della University of Southern California ha vinto a sorpresa la finale dei 60 metri maschile in 6”50 precedendo di due centesimi di secondo Rikkoi Brathwaite dopo una partenza falsa. Il nigeriano Favour Ashe si è piazzato al terzo posto in 6”55 precedendo di un centesimo di secondo Lawrence Johnson. Matthew Boling non è andato oltre il quinto posto con 6”63.
Molti degli sprinter non hanno sentito il richiamo della pistola dopo una partenza falsa e hanno concluso la gara. Burnett ha tagliato il traguardo in 6”52 ma il risultato è stato annullato; la finale è stata ripetuta dopo diversi minuti. Burnett si è ripetuto vincendo il titolo.
Harding vince i 200 metri
Javonte Harding ha dominato la finale dei 200 metri in 20”46, mentre Boling è stato squalificato dopo aver tagliato il traguardo in seconda posizione in 20”72. Il secondo posto è andato così a Robert Gregory, vincitore nella seconda serie in 20”77.
Terzo titolo NCAA consecutivo per Ihemeje
Il bergamasco Emmanuel Ihemeje ha vinto il terzo titolo NCAA della sua carriera nel salto triplo per i Duck della Oregon University con il personale stagionale di 16.83m. Ihemeje ha aperto la gara con 16.57m con una rincorsa ridotta a dieci passi prima di realizzare la miglior misura stagionale alla seconda prova. In questa stagione aveva fatto registrare finora un salto da 16.69m a Chicago.
L’atleta cresciuto nell’Atletica Estrada sotto la guida di Paolo Brambilla aveva già vinto i titoli NCAA nel 2021 realizzando 17.24m a livello indoor a Fayetteville e 17.14m nella rassegna all’aperto a Eugene. Ihemeje tornerà in gara settimana prossima ai Mondiali Indoor di Belgrado. La scorsa estate Ihemeje si piazzò undicesimo nella finale olimpica di Tokyo con 16.52m dopo aver saltato 16.88m in qualificazione.
Jasmine Moore batte il record NCAA nel salto triplo
Jasmine Moore ha fatto doppietta vincendo il salto in lungo con 6.57m e il salto triplo con 14.57m. Moore ha migliorato di due centimetri il primato NCAA Indoor del triplo da lei stessa stabilito con la misura di 14.55m realizzata lo scorso 28 Gennaio a Clemson.
Successo del figlio d’arte Turner Washington nel getto del peso maschile
Turner Washington si è confermato abbondantemente oltre i 21 metri vincendo il getto del peso maschile con 21.65m, seconda migliore prestazione della sua carriera. Con la misura vincente è arrivato a sette centimetri dal primato NCAA Indoor. Turner il figlio d’arte di Anthony Washington, campione del mondo nel lancio del disco a Siviglia nel 1999 e si era classificato al quarto posto alle Olimpiadi di Atlanta 1996. In una gara di alti contenuti tecnici Adrian Piperi e Jordan Geist hanno superato i 21 metri rispettivamente con 21.58m e 21.27m.
Piperi ha preso la testa della gara con 21.19m, ma Washington ha risposto subito lanciando il peso a 21.27m al secondo tentativo e 21.65m alla terza prova. Piperi si è migliorato con 21.23m ma è stato superato provvisoriamente da Jordan Geist, che si è portato a 21.27m. Piperi ha reagito prontamente con due lanci da 21.39m e 21.58m al quinto e al sesto tentativo.
Van Klinken oltre i 19 metri nel getto del peso femminile
L’olandese Jorinde Van Klinken si è imposta con un metro di vantaggio nel getto del peso femminile migliorando il personale con 19.08m. Lo scorso anno Van Klinken ha vinto il titolo europeo under 23 nel lancio del disco a Tallin e ha migliorato il personale in questa specialità con 70.22m.
Diggs vince i 400 metri femminili
La diciannovenne Talitha Diggs ha vinto i 400 metri in 50”98 avvicinando anche il record personale all’aperto di 50”74 realizzato lo scorso 12 Giugno alle Finali NCAA all’aperto del 2021. Kennedy Simon si è piazzata al secondo posto in 51”46. Stacey Ann Williams ha vinto la finale B in 51”49.
Turner vince il salto in alto maschile
Vernon Turner si è aggiudicato il salto in alto maschile con 2.32m al terzo tentativo vincendo un bel duello con Corvell Todd, che si era portato provvisoriamente in testa superando 2.29m alla prima prova. Turner aveva superato 2.33m nel 2018.
Lamara Distin ha vinto il salto in alto femminile eguagliando il record personale con 1.92m battendo la finalista olimpica del salto in lungo ed eptathleta Tyra Gittens di Trinidad and Tobago (1.89m).
Owens batte Garland nell’eptathlon
Il portoricano Ayden Owens ha conquistato il successo a sorpresa nell’eptathlon con 6211 punti precedendo di soli undici punti il favorito Kyle Garland. Owens ha fatto registrare soprattutto un eccellente 2’31”55 nei 1000 metri, secondo miglior tempo di sempre sulla distanza per una gara di eptathlon superiore ai 6000 punti. Il tedesco Leo Neugebauer si è piazzato al terzo posto con 6148 punti superando Andrei Iosivas (6009 punti).
Garland ha concluso la prima giornata al comando dopo aver realizzato il personale nel salto in alto con 2.18m, 7.41 nel salto in lungo e 15.38m nel getto del peso. Neugebauer aveva soltanto 33 punti di svantaggio nei confronti di Garland prima dei 1000 metri. Owens era ancora in quarta posizione prima dell’ultima gara, ma ha stabilito il terzo personale del fine settimana con eccellente 2’31”55 sui 1000 metri rimontando fino alla prima posizione.
Hall vince il pentathlon
La ventenne Anna Hall ha aperto la gara del pentathlon con un record personale di 8”25 sui 60 metri ostacoli. Hall è andata in testa dopo aver saltato 1.81m nell’alto. Dopo aver lanciato il peso a 13.16m e saltato 5.84m nel lungo la statunitense aveva un vantaggio di 62 punti quando mancava soltanto la prova degli 800 metri. Hall ha completato le cinque prove con 2’08”75 negli 800 metri totalizzando l’ottimo score finale di 4586 punti.
Vissa seconda nel miglio femminile
L’italiana di origini eritree Sintayehu Vissa si è classificata seconda sul miglio femminile per il team universitario di Ole Miss con 4’35”40 nella gara vinta dalla statunitense Micaela Degenero in 4’33”92.
Doppietta di Abdihamid Nur nel mezzofondo
Lo studente della Northern Arizona University Abdihamid Nur ha vinto i 3000 metri in 7’59”88, 24 ore dopo essersi aggiudicato i 5000 metri in 13’19”01 (record dei Campionati). Nur ha battuto in volata Amon Kemboi (8’00”21) e Charles Hicks (8’00”23).
Taylor Roe ha vinto i 3000 metri femminili in 8’58”95 davanti a Katelyn Tuhoy (8’59”20).
Successo di Miller negli 800 metri maschili
Brandon Miller ha rispettato il ruolo di favorito vincendo gli 800 metri in 1’47”19 davanti a Jonathan Jones (1’47”93) e a John Rivera (1’48”03).
Miglio maschile
Lo spagnolo dell’Università Ole Miss Mario Garcia Romo si è aggiudicato il miglio maschile in 4’07”54 diventando il primo atleta del suo paese a vincere un titolo NCAA.