Il sei volte campione mondiale Noah Lyles ha vinto il primo oro olimpico della sua carriera sui 100 metri con il record personale di 9”79 battendo per soli cinque millesimi di secondo il vincitore dei Trials giamaicani Kishane Thompson in un emozionante arrivo al photo-finish che ha coinvolto tutti i partecipanti. Sono serviti alcuni minuti di suspense per decretare il vincitore. Lyles ha riportato l’oro olimpico dei 100 metri negli Stati Uniti dopo 20 lunghi anni. L’ultimo vincitore statunitense sui 100 metri fu Justin Gatlin ad Atene nel 2004. Lyles ha migliorato di due centesimi il precedente record personale realizzato al recente meeting di Londra con 9”81.
Noah Lyles: “Ho vissuto una montagna russa di emozioni, con tanti alti e bassi. Sono un atleta a cui piace brillare in tutti i turni, specialmente nei 200 metri, ma era la prima volta che affrontavo tre turni sui 100 metri sul palcoscenico olimpico. Ricordo che tre anni fa sbagliai a gestire i tre turni dei 200 metri. Mi sono detto che non sarebbe successo più. Tranquilli, non è finita. Non voglio certo fermarmi. Voglio vivere notti come questa, anche se non avevo capito di aver vinto quando ho tagliato il traguardo. Sono stati momenti assurdi. Eravamo tutti lì a capire chi avesse vinto.
Sono passato dalla frustrazione all’eccitazione in un attimo quando ho visto il mio nome ed è stato uno shock. L’oro era mio. Il campione olimpico ero io, nella gara più importante, sul palcoscenico più importante. Ho grande rispetto per Kishane Thompson. Sapevo che sarebbe stata difficile, ma non ero nervoso. Ero estremamente curioso di vedere cosa sarebbe accaduto e cosa avrei potuto fare. Ho lavorato tre anni per arrivare fin qui. Il resto lo ha fatto l’atmosfera incredibile. Il pubblico mi ha trasmesso una scarica di energia.”
Fred Kerley ha vinto il bronzo in 9”81 aggiudicandosi la seconda medaglia a tre anni dall’argento di Tokyo alle spalle di Marcell Jacobs. Akani Simbine é rimasto per la terza volta senza medaglia olimpica piazzandosi quarto ma merita un applauso per l’eccellente 9”82 che gli ha permesso di battere il record sudafricano di due centesimi di secondo. Il re dell’edizione di Tokyo Marcell Jacobs esce a testa altissima dopo un brillante 9”85 che gli permette di piazzarsi al quinto posto.
Per il velocista di Desenzano è il terzo miglior tempo della sua carriera dopo il 9”80 stabilito in occasione della vittoria alle Olimpiadi di Tokyo e il 9”84 della semifinale olimpica in terra nipponica. Jacobs detiene tre delle migliori quattro prestazioni europee della storia. L’azzurro è stato il primo a complimentarsi con il nuovo re dei 100 metri Lyles dopo la gara. Il risultato dello sprinter arriva dopo un anno di grandi cambiamenti con il trasferimento in Florida per allenarsi con Rana Reider
Marcell Jacobs: “Avrei voluto la medaglia, ma non posso recriminare. Ho avuto la sensazione di fare molto bene l’uscita dai blocchi. Ho dato il cento per cento lavorando tanto e mettendomi in gioco. Certo, avrei voluto prendere una medaglia. Ci credevo. Oggi ho dato il 200 percento. L’ultimo anno e mezzo è stato difficile e dunque il quinto posto mi dà soddisfazione, ma non abbastanza. Il podio era alla portata. Si poteva prendere. Ero il primo a voler festeggiare con tutti voi a casa. Da tre anni non correvo così veloce, dal punto di vista del lavoro siamo a buon punto. Non è bastato per rivincere come avrei voluto, però non posso essere troppo triste”.
Tutti gli otto finalisti sono scesi al di sotto dei 10 secondi. Letsile Tebogo ha migliorato il record nazionale del Botswana con 9”86 ma non è andato oltre il sesto posto. Kenneth Bednarek e Oblique Seville si sono piazzati rispettivamente al settimo e all’ottavo posto in 9”88 e in 9”91.
Dopo il traguardo Lyles ha ricevuto l’abbraccio della mamma Keisha, che in passato dovette svolgere più lavori per sostenere i figli Noah e Josephus in un momento molto difficile dal punto di vista economico dopo che il padre aveva abbandonato la famiglia. Noah è un ragazzo all’apparenza guascone e spensierato ma ha dovuto affrontare momenti molto difficili come quello della depressione, soprattutto nel periodo della pandemia. Lyles si è innamorato dell’atletica guardando le imprese di Bolt durante le Olimpiadi di Londra 2012.
La sua carriera è iniziata con gli ori alle Olimpiadi giovanili di Nanchino 2014 e ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz 2016 dove batté Filippo Tortu sui 100 metri. Lyles ha conquistato tre ori mondiali sui 200 metri a Doha 2019, Eugene 2022 (battendo il record statunitense di Michael Johnson con 19”31) e a Budapest 2023 e il titolo mondiale dei 100 metri a Budapest e il bronzo olimpico di Tokyo 2021.
Ora Lyles tornerà in pista con l’obiettivo di vincere i 200 metri e provare a battere il suo record statunitense di 19”31 realizzato ai Mondiali di Eugene 2022 o persino il record del mondo di Usain Bolt, stabilito con 19”19 ai Mondiali di Berlino 2019, ma ovviamente anche la staffetta 4×100 con la folle ma non impossibile idea di poter essere inserito nel quartetto della staffetta del miglio. In ogni caso anche solo tre ori a cinque cerchi sarebbero storici in quanto gli unici a centrare la tripletta alle Olimpiadi sono stati Eddie Tolan (Los Angeles 1932), Jesse Owens (Berlino 1936), Bobby Morrow (Melbourne 1956), Carl Lewis (Los Angeles 1984) e Usain Bolt (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016).
Semifinali 100 metri maschili
Kishane Thompson ha corso il tempo più veloce delle semifinali con 9”80 precedendo Kerley, che ha eguagliato il personale stagionale con 9”84. Il sudafricano Benjamin Richardson è tornato a scendere sotto i 10 secondi con 9”95 alcune settimane dopo il personale portato a 9”86 a La Chaux de Fonds, ma non è bastato per entrare in finale.
Il giovane talento giamaicano Oblique Seville ha destato un’eccellente impressione vincendo la prima batteria in 9”81 davanti a Lyles (9”83) e al campione NCAA Louie Hinchlife (9”97).
Akani Simbine si é aggiudicato la seconda batteria in 9”86 davanti a Tebogo (9”91). Marcell Jacobs ha eguagliato il personale stagionale del meeting di Turku correndo in 9”92. Jacobs ha preceduto di un centesimo il vice campione olimpico dei 200 metri di Tokyo 2021 Kenny Bednarek (9”93).
Finale salto in alto femminile
L’ucraina Yaroslava Mahuchikk ha vinto il suo primo oro olimpico del salto in alto femminile con 2.00m battendo a pari misura l’australiana Nicola Olyslagers grazie ad un numero minore di errori. Mahuchikh ha superato le misure di 1.91m, 1.95m, 1.98m e 2.00m sempre al primo tentativo. Olyslagers ha avuto un percorso perfetto fino a 1.98m ma ha avuto bisogno di tre prove per valicare l’asticella a 2.00m. Mahuchikh ha completato il Grande Slam di titoli outdoor dopo i successi ai Mondiali di Budapest 2023 e agli Europei di Monaco 2022 e a Roma 2024. Parigi ha portato ancora fortuna alla ragazza originaria di Dnipro, che lo scorso 7 Luglio ha battuto il record del mondo di Stefka Kostadinova superando 2.10m nella tappa parigina della Diamond League.
L’ucraina Iryna Geraschenko e l’australiana Eleanor Patterson hanno condiviso il bronzo con la misura di 1.95m.
Mahuchikh è sempre stata affascinata da diverse discipline sportive e ha provato il karate con la sorella prima di avvicinarsi all’atletica a 13 anni. Ha iniziato con gli ostacoli prima di passare al salto in lungo e successivamente al salto in alto sotto la guida della sua storica allenatrice Tatiana Stepanova, ex specialista dei 400 metri ad ostacoli. Mahuckik si mise in luce con la vittoria ai Mondiali under 18 a Nairobi 2017. Due anni dopo vinse l’argento ai Mondiali di Doha stabilendo il record del mondo under 20 con 2.04m. Ha vissuto a Dnipro fino all’invasione russa in Ucraina e ora si allena in Belgio grazie al sostegno di Golazo Sport, l’agenzia che gestisce l’organizzazione del Memorial Van Damme di Bruxelles.
Yaroslava Mahuchikh: “Finalmente ho vinto la medaglia d’oro olimpica, E’ davvero straordinario per l’Ucraina. E’ la nostra notte. Questa vittoria è per il popolo ucraino e il team ucraino. La nostra gente ha potuto vederci saltare in diretta su Youtube Channel”.
Lancio del martello maschile
Il canadese Ethan Katzberg ha vinto la medaglia d’oro olimpica del lancio del martello maschile con 84.12m, seconda migliore misura nella storia delle Olimpiadi in questa specialità. Katzberg ha fatto meglio in carriera soltanto in occasione della vittoria al meeting del Continental Tour Gold di Nairobi quando lanciò l’attrezzo a 84.38m. Per l’atleta originario di Nanaimo vicino a Vancouver nella provincia della Columbia Britannica in Canada è doppietta dopo il trionfo ai Mondiali di Budapest 2023 con 81.25m. Katzberg è allenato dall’ex lanciatore di peso canadese Dylan Armstrong.
L’ungherese Bence Halasz ha vinto l’argento olimpico con 79.97m dopo i due bronzi ai Mondiali di Doha 2019 e a Budapest 2023. L’ucraino Mikhaylo Kokhan si è aggiudicato il bronzo con 79.39m battendo il norvegese Elvind Henriksen (79.18m personale stagionale).
Ethan Katzberg: “Non so se mi aspettassi di vincere l’oro, ma ero preparato per realizzare un buon primo lancio. Ho avuto buone sensazioni. Avrei potuto pensare che sarebbe stato sufficiente per vincere ma non volevo dare nulla per scontato”.
Semifinali 800 metri femminili
L’argento olimpico Keely Hodgkinson ha realizzato il tempo più veloce delle semifinali degli 800 metri femminili con 1’56”86 precedendo la sudafricana Prudence Sekgodiso (1’57”57).
Keely Hodgkinsson: “Ho avuto ottime sensazioni. Non puoi pensare alla medaglia finché non sei entrato in finale. Sono state semifinali incredibilmente veloci. Ci sono state ragazze incredibili che hanno stimolato le avversarie ad andare ancora più forti. Il livello degli 800 metri è aumentato vertiginosamente in questi ultimi tre anni.”
La campionessa mondiale Mary Moraa si è aggiudicata la prima batteria in 1’57”86 davanti all’etiope Worknesh Mesele (1’58”08), alla cubana Daily Coopper Gaspar (1’58”39) e alla diciassettenne britannica Phoebe Gill (1’58”48).
Quattro atlete sono scese al di sotto degli 1’58” nella seconda semifinale. L’etiope Tsige Duguma si è imposta migliorando il personale con 1’57”47. Shafiqua Maloney di St. Vincent and Grenadine si è qualificata per la sua prima finale olimpica migliorando il personale con 1’57”59 poche settimane dopo aver stabilito il suo record sui 400 metri con 50”63 al meeting di Lignano Sabbiadoro. La statunitense Juliette Whittaker ha migliorato il record personale con 1’57”76 precedendo di due centesimi di secondo la francese Renelle Lamote (1’57”78).
Batterie 400 metri ostacoli femminili
Poche ore dopo aver conquistato la prima medaglia d’oro olimpica della sua carriera nella staffetta 4×400 mista la campionessa europea e mondiale Femke Bol è tornata sulla pista di Parigi per vincere agevolmente la batteria dei 400 metri ostacoli in 53”38, il tempo più veloce mai registrato in una batteria alle Olimpiadi.
La primatista mondiale e campionessa olimpica in carica Sydney McLaughlin Levrone ha vinto agevolmente la sua batteria in 53”60 davanti alla marocchina Moura Ennadi (55”26) e alla vice campionessa europea Louise Maraval (55”32).
Batterie 110 metri ostacoli
Il tre volte campione del mondo Grant Holloway ha dominato la prima batteria dei 110 metri ostacoli in un eccellente 13”01 con una corsa in scioltezza.
Il campione europeo under 23 Sasha Zhoya si è qualificato automaticamente per la semifinale grazie al terzo posto in 13”43.
Il campione giapponese del 2024 Rachid Muratake ha fatto segnare il secondo miglior tempo di tutte le batterie con 13”22 precedendo il vice campione europeo di Roma 204 Enrique Llopis (13”28).
Il campione europeo indoor Jason Joseph ha vinto la quarta batteria in 13”26 battendo di un centesimo di secondo la medaglia d’oro degli Europei di Roma Lorenzo Simonelli (13”27).
Lorenzo Simonelli: “Sono partito in testa, poi ho tenuto il ritmo e non ho voluto spingere di più, mollando un po’ negli ultimi due ostacoli. Non mi aspettavo neanche di sentirmi tanto bene già in mattinata. Sono carico, tranquillo e rilassato. Mi riposo un paio di giorni, poi dovrò rimettere la quinta e andare forte. Il tesoro è lontano ma non imprendibile. E’ stato bello gareggiare in uno stadio pieno di gente già al mattino. Tre anni fa avevo visto le Olimpiadi solo in televisione”.
Il cinese Xu Zhuoyi si è aggiudicato la quinta batteria in 13”40 davanti a tre atleti tutti cronometrati in 13”43: Antoine Andrews, Daniel Roberts e il campione Hansle Parchment, che sarà costretto al turno di ripescaggio.
Freddie Crittenden ha corso in 18”27 e ha spiegato dopo la batteria che ha sentito un risentimento durante il riscaldamento ma avrà ancora una seconda chance di qualificarsi nel turno di ripescaggio.
Batterie 200 metri femminili
La neo campionessa olimpica dei 100 metri Julien Alfred è tornata in pista poche ore dopo essere diventata la prima atleta di Santa Lucia a vincere la medaglia d’oro olimpica che ha scatenato i festeggiamenti nella sua isola dei Caraibi. Alfred ha vinto la prima batteria in 22”41 dimostrando di poter puntare alla doppietta.
La principale avversaria della caraibica è la vincitrice dei Trials olimpici statunitensi Gabby Thomas, che ha fatto registrare il miglior tempo delle batterie con 22”20.
La nigeriana Favour Ofili ha fatto registrare il secondo miglior tempo con 22”24 nell’ultima batteria precedendo la campionessa mondiale di Doha 2019 Dina Asher Smith (22”28).
Daryll Neita, quarta nella finale dei 100 metri in 10”96 a soli quattro centesimi dalla medaglia di bronzo, si è imposta agevolmente in 22”39 davanti all’olandese Tasa Jiya (22”74) e alla medaglia di bronzo europea Helene Parisot (22”39).
Daryll Neita: “Ho avuto la sensazione di aver dormito in pista la scorsa notte. E’ stato un cambiamento veloce. Il quarto posto sui 100 metro è stato dolce amaro. Dopo un breve riposo ora mi sento molto orgogliosa di questo risultato. Mi dà molta fiducia e motivazione per le prossime gare”.
Le azzurre Anna Bongiorni e Dalia Kaddari hanno corso le rispettive batterie con lo stesso tempo di 23”49 e correranno entrambe il turno di ripescaggio. Kaddari era al rientro dopo l’infortunio subito durante la staffetta agli Europei di Roma.
Anna Bongiorni: “Dopo gli Assoluti ho avuto un problema fisico e nell’ultimo periodo mi sono mancati gli allenamenti, ma grazie allo staff della squadra azzurra sono riuscita a correre”.
Dalia Kaddari: “Non è un crono che mi rappresenta perché ho poche gare alle spalle e ci sarebbe voluto in più di allenamenti, ma domani cercherò di fare meglio nel turno di ripescaggio.”
Qualificazioni del salto in lungo maschile
Il campione olimpico, mondiale ed europeo Miltiadis Tentoglou ha superato il turno senza problemi con l’ottima misura di 8.32m al primo turno. Il ceco Radek Juska ha stabilito il personale stagionale con 8.15m, secondo miglior risultato del turno di qualificazione.
Lo svizzero Simon Ehammer, bronzo agli Europei di Roma, si è qualificato con 8.09m. Mattia Furlani, argento ai Mondiali Indoor di Glasgow e agli Europei di Roma, si è qualificato con la sesta miglior misura di 8.01m realizzata al primo tentativo.
Mattia Furlani: “Sono contentissimo. La qualificazione alla mia prima volta ai Giochi non era scontata. Era complicato saltare perché il vento girava. La pedana era da studiare. Era molto veloce e dura. Ho voluto continuare anche per questo motivo cercando di sistemare la rincorsa. Ho sempre sognato la finale olimpica e darò il tutto per tutto. L’uomo da battere è Tentoglou ma penso alla mia gara”.
3000 siepi femminili
La primatista mondiale Beatrice Chepkoech ha vinto la terza batteria dei 3000 siepi femminili in 9’13”56. La francese Alice Finot (primatista nazionale e campionessa europea a Roma) si è qualificata con il secondo posto in 9’14”78.
La campionessa olimpica Peruth Chemutai, prima donna ugandese della storia a vincere l’oro a Cinque Cerchi a Tokyo 2021, si è imposta in 9’10”51 per sei centesimi di secondo su Faith Cherotich (9’10”57).
Qualificazioni del lancio del martello femminile
La finlandese Krista Tervo ha realizzato la migliore misura delle qualificazioni con 74.79m. Le altre migliori misure sono state realizzate dalla campionessa del mondo di Budapest 2023 Camryn Rogers del Canada (74.69m) e dall’iridata di Doha 2019 DeAnna Price (73.79m). La campionessa europea under 23 Silja Kosonen si è qualificata con 72.11m al terzo tentativo dopo un nullo e un lancio da 68.51m. Katrin Koch Jacobsen ha superato la misura automatica di 73.04m. La campionessa europea Sara Fantini si è qualificata con l’ottava misura di 72.40m.
La tre volte campionessa olimpica Anita Wlodarczyk si è qualificata per la sua quinta finale a Cinque Cerchi con la dodicesima miglior misura di 71.06m. Alexandra Tavernier ha fatto registrare tre nulli.
Sara Fantini: “Era importante avere consapevolezza e stabilità tecnica in una qualificazione che è sempre tosta. Mi ero prefissata di fare un primo lancio buono. Volevo avere tranquillità e sono felice che sia andata così”.