La terza giornata delle Olimpiadi di Parigi è stata storica per Santa Lucia e Dominica che hanno vinto la prima medaglia d’oro nella storia di queste due isole dei Caraibi grazie alle imprese della velocista Julien Alfred nei 100 metri e della saltatrice Thea Lafond nel triplo.

Alfred si é laureata campionessa olimpica dei 100 metri femminili migliorando il record nazionale con 10”72, tempo con il quale ha eguagliato l’ottava migliore prestazione di sempre di Marie Josée Ta Lou dopo che in semifinale aveva già dimostrato di essere in grandi condizioni vincendo con 10”84 davanti a Sha’Carri Richardson (10”89). Santa Lucia (isola di 180000 abitanti) non aveva mai vinto una medaglia nella storia delle Olimpiadi prima di questa settimana.

La statunitense Sha’Carri Richardson si è aggiudicata la medaglia d’argento olimpica con 10”87 un anno dopo la vittoria ai Mondiali di Budapest. Melissa Jefferson è salita sul podio aggiudicandosi la medaglia di bronzo con 10”92 davanti alla britannica Daryll Neita (10”96) e alla statunitense Twanisha Terry (10”97). Grande soddisfazione anche per la svizzera Mujinga Kambundji, sesta in 10”99 alla sua quarta partecipazione olimpica. Zaynab Dosso è stata eliminata in semifinale con 11”34.

Julien Alfred è figlia di Joanna Alfred e di Julian Hamilton. Ha tre fratelli (Juliana, Daniel e Chad). L’infanzia è stata molto difficile perché il padre è morto quando Julien aveva appena 12 anni.

Alfred ha frequentato la Secondary School a Santa Lucia e la High School in Giamaica.

Julien Alfred: “Il mio talento fu scoperto a scuola quando sfidavo i maschi nelle gare di sprint ma ho smesso di correre per un periodo dopo la morte di mio padre”.

A livello juniores Alfred ha vinto l’argento alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires alle spalle di Rosemary Chukwuma. Dal 2018 si è trasferita negli Stati Uniti per studiare alla Texas University e allenarsi con il coach Edrick Floreal. Alfred ha vinto la medaglia d’argento sui 100 metri ai Giochi del Commonwealth di Birmingham dietro a Elaine Thompson Herah nel 2023.

L’anno scorso Alfred ha vinto i titoli NCAA indoor sui 60 e sui 200 metri e sui 100 e sui 200 metri per i Texas Longhorns prima di piazzarsi quarta sui 200 metri e quinta sui 100 metri ai Mondiali di Budapest. Lo scorso Marzo Alfred ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali indoor sui 60 metri in 6”98 a Glasgow. Nelle settimane di avvicinamento alle Olimpiadi ha vinto i 100 metri a Montecarlo in 10”85 con vento contrario di -1.0 m/s e si è piazzata seconda sui 200 metri con il record nazionale di 21”86 a Londra dietro a Gabby Thomas.

Alfred si allena con Dina Asher Smith e Rhasidat Adeleke ad Austin nel gruppo di Edrick Floreal, che in passato seguì anche Kendra Harrison e Jasmine Camacho Quinn.

Sto per incominciare a piangere per l’emozione. Ho cercato di rimanere il più possibile concentrata. Ho sempre sognato di poter diventare la prima atleta di Santa Lucia a vincere l’oro olimpico. Significa molto per me, il mio allenatore e il mio paese, che ora sta festeggiando. Non sempre mi vedete celebrare così. Sono felice che il successo sia arrivato nella più grande gara della mia carriera. Questa mattina ho visto i video delle gare di Usain Bolt. Ho osservato come eseguiva le gare. Sono cresciuta ispirandomi a Usain. All’inizio della mia carriera ho faticato molto. Correvo a piedi nudi. Spero che questa medaglia aiuti Santa Lucia a costruire un nuovo stadio e a far crescere lo sport. Ringrazio il mio allenatore Edrick Floreal, che è come un secondo padre per me”, ha dichiarato Alfred.

Salto triplo femminile

Thea Lafond ha regalato la prima medaglia d’oro olimpica a Dominica, piccola isola dei Caraibi, migliorando il suo record nazionale con 15.02m e vento contrario di -0.4 m/s, un centimetro in più rispetto alla misura con la quale vinse il titolo mondiale indoor a Glasgow.

La giamaicana Shanieka Ricketts si è aggiudicata l’argento con 14.87m (vento contrario -0.7 m/s) precedendo Jasmine Moore (14.67m). Fuori dal podio le cubane Liadagmis Povea (14.64m) e Leyanis Perez Hernandez (14.62m).

Dariya Derkach ha replicato l’ottavo posto dei Mondiali di Budapest dell’anno scorso realizzando la misura di 14.14m (+0.8 m/s) al primo tentativo. L’azzurra ha fatto registrare anche una seconda miglior misura di 14.08m, due salti da 13.79m e due nulli.

Lafond e Ricketts hanno gareggiato molto nei meeting italiani mostrando il loro apprezzamento per il lavoro dei nostri organizzatori. Lafond vinse a Savona nel 2023, mentre Ricketts si impose a Padova nel 2021 e nel 2022 e a Rovereto nel 2023.

Thea Lafond: “E’ un risultato che va ben al di là dei miei sogni. Avevo sempre detto che sarebbe servito un lancio. Sia ai Mondiali indoor sia alle Olimpiadi sono riuscita a realizzare il salto vincente alla seconda prova. Ho beneficiato della pioggia. Ha incominciato a cadere poco dopo il mio secondo salto. Ringrazio Dio per avermi aiutato”.

Finale getto del peso maschile

Lo statunitense Ryan Crouser è diventato il primo lanciatore di peso della storia a vincere tre ori olimpici consecutivi. Crouser ha preso il comando della gara con un lancio da 22.664m al primo tentativo e si è migliorato altre due volte con 22.69m nel secondo tentativo e 22.90m alla terza prova nonostante la pioggia e la pedana scivolosa. Crouser ha riscattato una stagione complicata da due infortuni al gomito e al muscolo pettorale.

Ryan Crouser: “Mi godo ancora più questo successo dopo gli infortuni che ho avuto quest’anno e i dubbi nell’avvicinamento a questo appuntamento. A Tokyo ero al top della forma, arrivavo dal record del mondo con tutto da perdere. A Parigi ero terzo nelle liste mondiali stagionali ed ero più rilassato”.

Crouser si é confermato il re delle Olimpiadi dopo i trionfi di Rio de Janeiro 2016 con 22.52m e di Tokyo 2021 con il record olimpico di 23.30m. L’atleta nato a Boring in Oregon detiene il record del mondo con il super lancio da 23.56m e ha vinto due titoli mondiali a Eugene 2022 e a Budapest 2023. Crouser viene da una famiglia di lanciatori. Il padre Mitch Crouser si piazzò quarto ai Trials statunitensi per le Olimpiadi di Los Angeles 1984. Lo zio Brian Crouser partecipò a due Olimpiadi nel giavellotto. I cugini Sam e Haley Crouser sono giavellottisti.

Joe Kovacs, leader mondiale stagionale con 23.13m, ha vinto la medaglia d’argento per la terza Olimpiade consecutiva con un lancio da 22.15m realizzato al sesto tentativo sulla pedana bagnata. Kovacs e il giamaicano Rajindra Campbell hanno fatto registrare la stessa misura ma Kovacs ha avuto la meglio grazie al secondo miglior lancio di 21.71m. Campbell ha vinto la prima medaglia della storia nel getto del peso per la Giamaica. Non è una sorpresa perché Campbell aveva stabilito il record nazionale con 22.22m l’anno scorso.

Payton Otterdahl ha sfiorato il podio classificandosi al quarto posto con 22.03m. Leonardo Fabbri ha concluso la sua prima finale olimpica al quinto posto con 21.70m al quarto tentativo (arrivando ad un solo centimetro dal quarto posto occupato fino a quel momento da Joe Kovacs con 21.71m) dopo due nulli e un lancio da 20.96m alla seconda prova.

Nel primo lancio Fabbri ha dimostrato di valere ampiamente i 22 metri ma era nullo perché il fiorentino ha toccato il fermapiede con il tallone.

Si interrompe la striscia vincente dopo dodici vittorie consecutive sempre con lanci oltre i 22 metri.

Leonardo Fabbri: “Peccato per il primo lancio che era veramente lungo. Purtroppo è un errore che mi porto dietro da tempo. Mi dispiace. Ho cercato poi di controllare il tallone, ma sono stato bravo a fare 21.70m. Ci ho provato ma non era facile. Ha iniziato a piovere. La pedana era sporca. Stavo per farmi male. Una serata agrodolce. Con una medaglia sarei stato più contento ed ero ad aspettarmela, ma sto facendo qualcosa di importante. Mi devo abituare e capire che sono al livello dei migliori, imparando a mantenere il mio gesto anche in lanci controllati”.

Zane Weir si è piazzato undicesimo con 20.24m nella sua seconda finale olimpica consecutiva.

Decathlon maschile

Il norvegese Markus Rooth si é aggiudicato l’oro olimpico del decathlon maschile migliorando il record nazionale con 8796 punti. Il tedesco Leo Neugebauer ha vinto l’argento con 8748 punti. Lindon Victor ha portato Grenada sul terzo gradino del podio classificandosi al terzo posto con 8711 punti. E’ la seconda volta nella storia che tutti e tre i medagliati hanno superato gli 8700 punti.

Il campione olimpico in carica del decathlon Damian Warner ha vinto i 110 metri ostacoli in 13”62 aggiudicandosi la seconda gara di questo decathlon olimpico dopo il successo sui 100 metri. Questa prestazione ha permesso al decatleta canadese di prendere il comando della classifica generale con 5571 punti.

Il bahamense Ken Mullings si é piazzato al secondo posto con 13”70 davanti al francese Makenson Gletty (13”96). Il vice campione europeo Sander Skotheim ha vinto la seconda batteria in 14”15. Il leader della prima giornata Leo Neugebauer si è difeso bene correndo in 14”51 in una delle specialità a lui meno congeniale ma è rimasto in zona podio al terzo posto con 5660 punti davanti a Skotheim (5543).

Il grenadino Lindon Victor ha stabilito la migliore prestazione di sempre in una gara olimpica nel lancio del disco con 53.91m avvicinandosi di una posizione ad un piazzamento da podio. Neugebauer, detentore della migliore prestazione mondiale nel lancio del disco all’interno di un decathlon con 57.70m, si è piazzato al secondo posto con 53.30 tornando in testa con 6500 punti, 72 in più di Warner. Skotheim era al terzo posto dopo sette prove con 6326 punti davanti a Victor (6311).

Nel salto con l’asta sono successi diversi colpi di scena che hanno cambiato completamente la classifica. Skotheim ha sbagliato tutte le tre prove a sua disposizione a 4.50m. Warner ha commesso tre errori alla misura di ingresso di 4.60m. L’estone Janek Oiglane e il norvegese Markus Rooth hanno migliorato il record personale con 5.30m. Per Rooth si è trattato di un incremento di 20 centimetri rispetto al suo precedente record. Neugebauer ha mantenuto la testa della classifica generale con 7410 punti dopo aver saltato 5.00m.

Il campione del mondo di Doha 2019 Nicklas Kaul ha stabilito il miglior risultato di sempre nel giavellotto in un decathlon alle Olimpiadi con 77.78m. Oiglane e José Fernando Ferreira Santana hanno lanciato oltre i 70 metri con 71.89m e 70.58m. Rooth si è portato dal secondo al primo posto nella classifica generale con 8053 punti grazie al record personale nel giavellotto di 66.87m.

Rooth ha concluso I 1500 metri in 4’44”57 aggiudicandosi la vittoria. Il giovane scandinavo si mise in luce nel 2020 quando divenne il secondo decathleta di sempre a livello under 20 dietro a Nicklas Kaul con 8238 punti. Nel 2022 Rooth migliorò il record norvegese con 8307 punti al Multistars di Grosseto. Nel 2023 Rooth vinse il titolo europeo under 23 a Espoo davanti al connazionale Skotheim con 8608 punti.

Markus Rooth: “Non so come descrivere questo momento. E’ davvero irreale. E’ sempre stato il mio sogno diventare campione olimpico nel decathlon. Non mi aspettavo di vincer l’oro a soli 22 anni. Ero venuto qui con l’obiettivo di realizzare un punteggio migliore rispetto ai Mondiali di Budapest dell’anno scorso. Pensavo al massimo di arrivare tra i primi cinque e sono riuscito a vincere. I miei allenamenti sono andati molto bene e ho cercato soprattutto di pensare a divertirmi”.

Roosen ha corso i 1500 metri in 4’18”55 piazzandosi al quarto posto con il record olandese di 8607 punti. Oiglane ha concluso al quarto posto con il personale di 8572 punti, solo tre in più di Johannes Erm.

Kaul ha corso il tempo più veloce sui 1500 metri con 4’15”00 chiudendo la prova all’ottavo posto con 8445 punti.

Neugebauer sale sul podio di una grande manifestazione internazionale. Il decatleta tedesco è nato a Gorlitz in Sassonia il 19 Giugno 2000. Suo padre è un ex calciatore camerunense. Dal 2019 si è trasferito ad Austin in Texas per studiare economia. Leo si è messo in luce vincendo il titolo NCAA battendo il record di Jurgen Hingsen con 8836 punti. Si è piazzato quinto ai Mondiali di Budapest. Nel 2024 Neugebauer ha battuto il record tedesco indoor di Frank Busemann nell’eptathlon con 6347 punti ai Campionati NCAA indoor prima di vincere il titolo dei college universitari americani outdoor migliorando ancora il suo record tedesco con 8961 punti. Dal 2024 è tesserato per il club tedesco VFB Stuttgart. Per festeggiare la medaglia olimpica gli organizzatori del meeting ISTAF di Berlino hanno annunciato che Neugebauer correrà sulla pista dell’Olympia Stadion in una gara di triathlon durante il grande meeting della capitale tedesca.

Leo Neugebauer: “In una gara di decathlon ci sono sempre alti e bassi e bisogna sempre affrontare al meglio queste situazioni. Nel salto con l’asta avrei potuto realizzare una misura migliore ma sono felice. La medaglia d’argento olimpica è un grande onore”.

Staffetta 4×400 mista

La fuoriclasse olandese Femke Bol ha compiuto l’impresa di rimontare dalla quarta alla prima posizione con una fantastica frazione cronometrata in 47”93 aggiudicandosi il primo oro olimpico della sua carriera insieme ai compagni della staffetta mista Eugene Omalla, Lieke Klaver, Isaya Klein. Il team oranje ha migliorato il record europeo con 3’07’43”, arrivando a due centesimi dal record del mondo stabilito nella batteria dagli Stati Uniti.

Il team statunitense formato da Vernon Norwood, Shamier Little, Bryce Deadmon e Kaylyn Brown ha vinto l’argento con 3’07”74. I britannici Samuel Reardon, Laviai Nielsen, Alex Haydon Wilson e Amber Anning ha conquistato il bronzo con 3’08”01.

Bol ha riscattato la delusione dei Mondiali di Budapest quando cadde nei metri finali della staffetta mista.

Femke Bol: “Ho cancellato la delusione di Budapest. Ho visto che i miei compagni mi stavano sostenendo. Volevamo vincere una medaglia. E’ assolutamente pazzesco per un piccolo paese come l’Olanda”.

Gli azzurri Luca Sito, Giancarla Trevisan, Edoardo Scotti e Alice Mangione hanno tagliato il traguardo al settimo posto con 3’11”84, ma hanno scalato una posizione dopo la squalifica della Francia.

Luca Sito: “La pioggia ha influito molto. Credo di aver corso una buona frazione e sono carico per le prossime gare.”

Giancarla Trevisan: “Abbiamo corso forte, ma c’è un po’ di rammarico per come è andata”.

Edoardo Scotti: “Speravo di fare meglio. Le medaglie erano lontane”.

Alice Mangione: “C’è stato caos al cambio. Ho preso il testimone con la mano destra. Purtroppo ha influito parecchio”.

100 metri maschili

Il vincitore dei Trials giamaicani Kishane Thompson ha vinto nettamente la prima batteria dei 100 metri maschili in 10”00 nonostante un vistoso rallentamento nel finale precedendo il ghanese Benjamin Azamati (10”08).

Il primatista africano Ferdinand Omanyala si è aggiudicato la seconda batteria in 10”08 davanti al vice campione europeo di Roma 2024 Chituru Ali (10”12). Ali ha preceduto il tedesco Joshua Hartmann (10”20).

Chituru Ali: “Non ne esco convintissimo, ma è mattina. Ci ho messo un po’ ad ingranare. Si torna ai box per sistemare un paio di cose. Domenica bisogna andare forte. Non ci sono scuse”.

Il britannico Louie Hinchliffe ha destato un’impressione straordinaria vincendo la terza batteria in 9”98 precedendo Noah Lyles, che ha corso in 10”04 senza forzare fino alla fine. Hinchliffe ha origini indiane e studia alla Houston University dove è seguito dal nove volte campione olimpico Carl Lewis. In questa stagione ha corso in 9”94 ventoso prima di vincere il titolo NCAA a Eugene con 9”95. Hincliffe ha corso di recente in 9”97 a Londra.

Louie Hinchliffe: “E’ fantastico. Grazie a questo ambiente riusciamo a tirare fuori il meglio di noi stessi. Bisogna sfruttare al meglio questo momento. La pressione e l’ambiente mi aiutano a rendere al meglio delle mie possibilità nel tentativo di raggiungere la finale olimpica. E’ una bella sensazione. Non ho pensato troppo a Lyles perché non correva in una corsia vicina alla mia”.

Noah Lyles: “Ho avuto la sensazione che i miei primi 10 metri fossero molto buoni, ma non ho dato tutto nella fase di accelerazione. Il momento è davvero straordinario. Sono davvero eccitato”.

Il finalista mondiale Oblique Seville è sceso sotto i 10 secondi con 9”99 superando di tre centesimi di secondo il giapponese Abdul Sani Brown (10”02).

Nella quinta batteria é stato il turno del campione olimpico Marcell Jacobs, che si è piazzato secondo in 10”05 alle spalle del nigeriano Kayinsola Ajayi (10”02).

Marcell Jacobs: “Non mi sono piaciuto, perché sono rimasto un po’ pesante nella prima parte di gara, senza lasciarmi andare come volevo, con sensazioni non ottime. Cercherò di rifinire quello che non ha funzionato. Quando si passa il turno va sempre bene. Domani entrerò in pista con una mentalità diversa rispetto a oggi”.

Il due volte finalista olimpico Akani Simbine si è imposto nella sesta batteria in 10”03 battendo il giamaicano Ackeem Blake (10”06).

Lo statunitense Kenneth Bednarek e il camerunense Emmanuel Eseme sono scesi al di sotto dei 10 secondi con 9”97 e 9”98.

Kenneth Bednarek: “Quest’anno sto cambiando la narrativa. Sono stato un underdog per un paio di anni, ma sto cercando di diventare il “top dog”.

L’argento olimpico di Tokyo 2021 Fred Kerley ha vinto l’ottava batteria in 9”97 davanti a Letsile Tegogo (10”01) e a Zharnel Hughes (10”01) nella gara più qualificata dell’intero primo turno.

Qualificazioni del salto con l’asta maschile

Armand Mondo Duplantis ha avuto bisogno di due soli salti a 5.60, e 5.75m realizzati sempre al primo tentativo per sbrigare la formalità della qualificazione del salto con l’asta maschile.

Armand Duplantis: “Rispetto a Tokyo c’è la differenza come tra il giorno e la notte. L’atmosfera è fantastica. Non riesco ad immaginare quanto emozionante sarà la finale.”

Emmanouil Karalis, Sondre Guttormsen e Ersu Sasma si sono qualificati superando tutte le misure al primo tentativo. Tra i qualificati anche il vincitore dei Trials statunitensi Sam Kendricks. Ernest John Obiena ha sbagliato i primi due tentativi a 5.60m ma ha rimediato con due salti riusciti al primo tentativo a 5.70m e 5.75m. Claudio Stecchi è stato il primo degli esclusi dalla finale pur saltando la buona misura di 5.70m dopo una stagione complicata da problemi fisici. Il tedesco Bo Kanda Lita Bahere ha acciuffato l’ultimo posto disponibile per la finale superando 5.75m alla terza prova.

Turni di ripescaggio 800 metri femminili

L’australiana Abbey Caldwell ha vinto la prima batteria di ripescaggio degli 800 metri femminili in 2’00”07 davanti all’azzurra Elisa Coiro (2’00”31) e alla giovane svizzera Audrey Werro (2’00”62). Passava solo la prima con il ripescaggio dei migliori due tempi e il crono dell’ottocentista romana non è stato sufficiente per passare il turno.

Eloisa Coiro: “E’ stata una gara un po’ lenta. Credo di essermi mossa bene, non sprecando energie all’inizio, e ho cercato di marcare l’australiana”.

Elena Bellò si è piazzata al quarto posto in 2’02”91 nell’altra batteria vinta dalla cubana Rose Mary Almanza con 2’01”54.

La keniana Vivian Chebet e la svizzera Valentina Rosamilia si sono qualificate per la semifinale correndo rispettivamente in 1’59”31 e in 1’59”65.

1500 metri maschili:

L’irlandese Cathal Doyle ha vinto la prima batteria di ripescaggio in 3’34”92 davanti al francese Azzedine Habz (3’35”10) e all’azzurro Ossama Meslek (3’35”32). Federico Riva ha vinto la seconda batteria migliorando il record personale con un eccellente 3’32”84 avvicinando il record italiano di Pietro Arese. Charles Phillibet Thiboutot si è piazzato secondo in 3’33”53 precedendo di tre centesimi di secondo il britannico George Mills.

Federico Riva: “Sono felicissimo per aver distribuito bene, senza lasciarmi prendere dalla voglia di stare davanti subito. Ho un po’ mollato nel finale per preservare qualcosa in vista della semifinale”.

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