Mario Marchei-Grosseto 2017 (foto Colombo/FIDAL)
Mario Marchei-Grosseto 2017 (foto Colombo/FIDAL)

Devo ammettere che di Mario Marchei mi ricordavo, in particolare, la tintura dei folti capelli ed ogni tanto, negli ultimi tre anni, mi ero chiesto che fine avesse fatto quel ragazzo (classe 1999) che il 23 luglio 2017 ottenne insieme ai suoi compagni di staffetta 4×100 la medaglia d’argento nei campionai europei di Grosseto, con anche il record italiano, 39″50, di categoria.

I suoi compagni erano Alessandro Zlatan, Nicholas Artuso e, soprattutto, Filippo Tortu, capace di una sensazionale rimonta negli ultimi 100 metri che lo aveva portato a soli 2 centesimi dal successo finale ottenuto dalla Germania.

Da quel giorno, però, dell’atleta di Pomezia, un comune di oltre 60.000 abitanti in provincia di Roma, si era sentito parlare abbastanza poco e sembrava avviato verso quell’oblio che spesso appartiene a tante giovani promesse.

Ieri, però, tra le righe di un comunicato stampa relativo alla terza giornata di gare organizzate a Molfetta per i festeggiamenti relativi all’inaugurazione del nuovo impianto di atletica intitolato a Mario Saverio Cozzoli, sono giunti pochi ma significativi cenni sul ritorno in pista di Mario, non nella velocità pura, bensì nel salto in lungo che certamente ha una grande affinità, ma è disciplina ancor più tecnica.

Doveva esserci un vento molto forte ieri, a Molfetta, ed infatti le prestazioni di tutti gli atleti sono state inficiate da valori troppo elevati ma, in ogni caso, i 7,57 metri (+3,7) con cui ha vinto la gara sono certamente un ottimo segnale che la strada da seguire è quella giusta e che, evidentemente, il salto in lungo può essere la sua specialità, visto che l’atleta ha solo 21 anni.

Tra l’altro, dei 6 salti a disposizione, Marchei è riuscito a farne solo un altro valido a 7,24 (sempre +3,7), ottenendo 4 nulli a dimostrazione di una tecnica ancora totalmente da perfezionare.

Ricordo, infine, che il personale dell’atleta, risalente proprio al 2017, l’anno della famosa staffetta, è di 7,07 e questo può essere un segnale ancor più beneaugurante per il futuro.

Musci ancora in evidenza

Carmelo Musci continua a passare, con estrema disinvoltura, dal disco al peso, e ieri, in quest’ultimo, si migliora lanciando 20,98 con quello da 6 chilogrammi nella sua terza gara in tre giorni.

Netto il miglioramento del record personale, con l’attrezzo da under 20, che era di 20,57 ottenuto due mesi fa a Castiglione della Pescaia.

Con questo risultato il portacolori delle Fiamme Gialle consolida il primo posto nelle liste mondiali juniores dell’anno.

Molto vicino, ormai, il limite italiano di categoria che, dal 2015, appartiene a Sebastiano Bianchetti con 21,23.

Tra gli altri risultati 52″40 di Alessandro Sibilio nei 400 ostacoli.

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