Grafico rapporto tamponi-positivi (elaborazione sprintnews.it)
Grafico rapporto tamponi-positivi (elaborazione sprintnews.it)

Risale il numero dei contagiati, oggi 19.350, ma con un numero ben più alto di tamponi effettuati, 182.100, che abbassa di circa 2 punti la percentuale del rapporto tra i due dati, che si porta all’10,63%, indice questo molto significativo.

La situazione nelle strutture ospedaliere è sempre stabile, con un ulteriore leggero allentamento della pressione dei ricoverati, sia nei reparti intensivi, -81, che in quelli normali, -376.

Le vittime odierne sono invece, purtroppo, in aumento rispetto ad ieri, 785 oggi, per un totale da inizio epidemia di 56.134.

Prima delle consuete immagini riassuntive il nostro solito personale invito.

Utilizzare delle protezioni e delle precauzioni non limita la nostra libertà, ma è solo un atto di rispetto verso i più deboli che, a causa di questo virus, in ogni età, possono perdere la vita.
Rispettiamo e tuteliamo queste persone, dunque, e cerchiamo di non essere egoisti in nome di principi che vanno fatti valere in ben altre situazioni.

 

La prima immagine descrive, partendo dal 30 giugno scorso, la tendenza dei dati riportati sotto.
  • tamponi fatti
  • positivi reali
  • deceduti
  • rapporto tamponi/positivi (grafico in copertina)

Nella seconda immagine, il grafico che identifica la curva delle persone ricoverate in terapia intensiva, partendo dalla data del 3 aprile in cui, con oltre 4.000 ricoveri, si era giunti al numero massimo in pieno lockdown nazionale totale.

La raffigurazione è molto eloquente ed esemplifica una situazione di grande pressione ma, fortunatamente, stabile da una quindicina di giorni con anche l’inizio di una lenta discesa.

 

Nella terza immagine grafica si identifica la curva delle persone ricoverate in reparti normali, partendo dal numero massimo raggiunto in primavera, il 3 aprile, di circa 27.500 ricoverati.

Ad oggi, tale numero è già stato abbondantemente superato anche se non è ai massimi degli ultimi due mesi.

Nella quarta immagine il grafico, che non vorremmo vedere, identifica la curva delle persone decedute il cui numero massimo era stato di 968, il 27 marzo.

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