Armand Duplantis (foto World Athletics)
Armand Duplantis (foto World Athletics)

C’era, qualche anno fa, un famoso slogan pubblicitario in cui il noto attore George Clooney, per pubblicizzare una famosissima marca di caffè, diceva: “what else”, vale a dire cos’altro di meglio?

Allo stesso modo ci sentiamo di dire che, la vittoria di quel meraviglioso atleta che risponde al nome di Armand Mondo Duplantis, nella notte degli oscar di World Athletics era talmente scontata da far esclamare senza mezzi termini, “who else”, chi altro meglio?

2 primati del mondo, indoor e outdoor, di cui il secondo strappato nientedimeno che alla leggenda Serhij Bubka, bastavano ed avanzavano per l’ennesimo riconoscimento ottenuto da questo giovanissimo atleta diventato, ormai, l’icona dell’Atletica nel Mondo.

Al femminile vittoria, secondo noi a sorpresa in quanto avremmo scommesso su Letesenbet Gidey, della venezuelana primatista mondiale indoor del triplo Yulimar Rojas.

La vittoria di Mondo è stata accresciuta anche dal premio conferito ai suoi genitori coach, papà Greg e mamma Helena, di allenatori dell’anno e, oltretutto, il premio speciale ideato nell’occasione della pandemia e titolato, “Covid Inspiration Award”, è andato all’iniziativa dell’Ultimate Garden Clash, ideata dall’astista francese Renaud Lavillenie, dove aveva partecipato anche Duplantis con lo statunitense Sam Kendricks.

I vincitori sono stati proclamati da World Athletics con un particolare show, realizzato a distanza e trasmesso in streaming, condotto dagli ex sprinter Ato Boldon e Sanya Richards-Ross.

Gli altri Premi

Il presidente di World Athletics Sebastian Coe ha assegnato il “President’s Award”, per la capacità di ispirare intere generazioni di atleti, alle leggende Tommie Smith, Peter Norman e John Carlos, protagonisti di quel gesto memorabile, il pugno alzato avvolto nel guanto nero simbolo del Black Power, alle Olimpiadi di Città del Messico 1968, nel corso della premiazione dei 200 metri.

Meritato riconoscimento è andato alla nazione della Polonia, con il premio “Member Federations Award”, per il grande impegno organizzativo profuso in questo anno così complicato.

La migliore foto dell’anno è stata quella del fotografo britannico, di Getty Images, Michael Steele, che ha ripreso nel migliore di modi una gara di cross tra bimbi di cinque anni, in Kenya.

Yulimar Rojas (foto World Athletics)
Yulimar Rojas (foto World Athletics)
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