Nick Butter (Foto BBC )
Nick Butter (Foto BBC )

Visto così, nella foto, il paesaggio sullo sfondo ricorda un po’ le interminabili corse di Forrest Gump, che si conclusero, dopo che aveva attirato dietro di se una miriade di seguaci, con la storica frase “sono un po’ stanchino

Quel che ha fatto Nick Butter in 674 giorni ricorda, infatti, l’eroe del film di Robert Zemeckis, solo che il giovanotto trentenne inglese ha corso per un fine diverso da quello della delusione amorosa di Forrest.

L’obiettivo, infatti, era quella di raccogliere fondi per la ricerca contro il tumore della prostata, e per fare questo ha corso la bellezza di 196 maratone, 42 km e 195 metri, in tutti gli stati del mondo riconosciuti dalle Nazioni Unite.

Un’impresa quasi incredibile, ma talmente lodevole che non ci chiediamo nemmeno in quanto tempo le abbia fatto o cosa lo abbia spinto a portare avanti tale iniziativa.

Per la cronaca, l’ultima l’ha corsa domenica, ad Atene, dove si è rivisto sulla distanza anche il mitico Stefano Baldini e, in ogni caso, l’atleta inglese, vanta sulle spalle quel che non so se sia un record del mondo ma, certamente è qualcosa di straordinario: ha corso la prima maratona a 11 anni e, in tutta la sua giovane vita, ne ha completate la bellezza di 592 per un totale di 24.979,44 km.

Ma sicuramente non ha certo finito qui e, allora, gli dedichiamo un piccolo frammento del celebre film con Tom Hanks.

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