E’ una notizia che arriva praticamente a notte inoltrata, alla fine di una serata di grandissima Atletica con importanti risultati per tanti azzurri tra cui su tutti, ovviamente, il sensazionale record italiano nei 5000, a Ostrava, di Yeman Crippa.
Claudio Michel Stecchi ottiene finalmente quel che inseguiva da mesi e che sentiva fortemente nelle gambe a dispetto di qualche prestazione non all’altezza del suo enorme talento.
Doveva essere la stagione delle Olimpiadi e degli Europei con stimoli incredibili quanto gli avversari, Duplantis su tutti, che compongono il panorama del salto con l’asta mondiale, ma la pandemia da Covid-19 ha cancellato tutto e per molti atleti è stato difficile trovare le giuste motivazioni dopo il forzato lockdown di quasi due mesi.
Forse anche per Claudio è stato così nelle prime gare di questa strana estate in cui ha faticato a trovare la giusta rincorsa, il giusto approccio alla gara, anche perché condizionato da qualche piccolo problema fisico.
Alla fine, però, la determinazione e il carattere, suo e, sono certo, anche di chi lo assiste ogni giorno, il suo grandissimo allenatore Giuseppe Gibilisco, hanno fatto si che potesse superare ogni ostacolo e ottenere quello che era, per quest’anno, l’obiettivo primario: il personale.
Succede in una serata che non ti aspetti, travolti da tante altre notizie, nell’evento interamente dedicato al salto con l’asta a Chiari (Brescia), in piazza, su pedana regolarmente omologata, un salto a 5,82 che migliora il suo precedente 5,80 e lo avvicina ancor più al suo maestro e amico Gibilisco che fece 5,90 per diventare campione del mondo a Parigi nel 2003.
A livello mondiale è una prestazione che vale il settimo posto nelle liste 2020 all’aperto e il quarto d’Europa, in una specialità in cui tutti i più forti specialisti, quest’anno, nonostante tutto hanno gareggiato.
Le dichiarazioni di Claudio dopo la gara
“Stavo bene e sapevo che prima o poi sarebbe arrivato! 5,50 alla prima senza problemi, anche 5,70 alla prima con una facilità disarmante e allora lì ho capito che sarebbe stata la mia serata.
Il primo tentativo a 5,82, dopo circa due ore e quaranta di gara, era già buono, il secondo altrettanto ma i ritti erano troppo vicini, allora nel terzo li ho allontanati di cinque centimetri, ho sistemato la rincorsa e l’impugnatura ed è andata alla grande.
Lavoriamo troppo bene per fare una stagione come quella che sta venendo fuori. Chiaro che l’atletica non è 2+2, ma il risultavo me lo aspettavo. Ora bisogna dare consistenza, già dal Golden Gala del 17 settembre: sì, voglio essere tra i migliori, voglio restare nel gruppo”.
Le dichiarazioni di Gibilisco a SprintNews.it
Abbiamo raggiunto telefonicamente Giuseppe per complimentarci anche con lui per la splendida prestazione del suo allievo.
Questi i suoi concetti principali: ” E’ stato un anno veramente complicato da cui siamo riusciti alla fine ad ottenere un buon risultato nonostante, negli ultimi tempi, Claudio abbia avuto anche qualche acciacco che lo ha un po’ frenato.
Per adesso va bene così, ma il potenziale dell’atleta è enorme e puntiamo certamente salire ancora di più nella prossima stagione, fermo restando che c’è ancora il Golden Gala da onorare al meglio“.