Valencia non aveva mai fatto registrare primati del mondo in pista ma, nel giro di 50 minuti, sono caduti due primati storici per merito dell’ugandese Joshua Cheptegei sui 10000 metri e dell’etiope Letesenbet Gidey sui 5000 metri in pista dello Stadio de la Turia, teatro dell’evento NN Valencia World Running Day organizzato dal NN Running Team, che fa parte dell’agenzia Global Sports Comm gestita dal manager olandese Jos Hermens.
Gidey è stata la prima ad entrare nel libro dei primati fermando il cronometro in 14’06”62, che migliora il precedente primato detenuto dalla connazionale Tirunesh Dibaba, che fermò il cronometro in 14’11”15 al Bislett Stadium di Oslo nel 2008. E’ stato un primato davvero speciale per Gidey, che iniziò a correre ispirandosi proprio a Dibaba.
La forte mezzofondista spagnola Ester Guerrero ha fatto da pacemaker a Gidey passando in 2’51”10 nei primi 1000 metri. La primatista mondiale dei 3000 siepi Beatrice Chepkoech ha guidato Gidey fino a 3km transitando ai 2000 metri 5’42”73 e ai 3000 metri in 8’31”85 con sette secondi di vantaggio sulla tabella di marcia sul record del mondo di Tirunesh Dibaba.
Aiutata da un sistema luminoso chiamato wavelight, Gidey ha corso da sola contro il cronometro negli ultimi due chilometri facendo registrare un passaggio di 11’19”17 prima di fermare il cronometro in 14’06”62. L’etiope ha percorso l’ultimo chilometro in 2’48”5.
Gidey ha corso ad un ritmo più regolare rispetto a Dibaba, che nella sua corsa da record era partita a ritmi velocissimi ma calata nel finale.
Letensebet Gidey: “E’ un sogno che inseguo da sei anni. E’ stato un grande risultato. Mi è piaciuto molto correre a Valencia. Il primato significa molto per l’Etiopia e sono contenta di succedere alla mia connazionale Dibaba nell’albo d’oro dei primati”.
Pensare che Gidey non amava la corsa da bambina e a 13 anni fu espulsa dalla sua scuola per essersi rifiutata di correre durante le lezioni di educazione fisica. Per fortuna il fratello la convinse a continuare con la corsa.
“Odiavo la corsa. I miei genitori andarono a scuola per parlare con il preside, che fu d’accordo di riammettermi soltanto a condizione che corressi per la scuola. Accettai malvolentieri solo per poter tornare a scuola”.
La ventiduenne etiope ha vinto due titoli mondiali juniores di corsa campestre a Guyang nel 2015 a soli 17 anni e a Kampala nel 2017 e l’argento ai Mondiali di Doha 2019 sui 10000 metri in 30’21”23 alle spalle di Sifan Hassan.
In questa stagione ha corso i 5000 metri in 14’26”57 a Montecarlo alle spalle di Hellen Obiri.
Lo scorso anno Gidey stabilì il primato mondiale sui 15 km su strada alla Seven Hills Run a Nijmengen in Olanda con 44’20” grazie ad una frazione finale di 10 km cronometrata in 29’12” più veloce rispetto al primato mondiale dei 10000m, stabilito da Almaz Ayana in occasione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016.
Pochi minuti dopo la conclusione dei 5000 metri, Cheptegei ha firmato la seconda impresa della serata fermando il cronometro in 26’11”00.
L’ugandese ha corso ad una media di 63 secondi a giro. Con questa prestazione Cheptegei ha cancellato il precedente record detenuto da Kenenisa Bekele, che corse in 26’17”53 al Memorial Ivo Van Damme di Bruxelles nel 2005.
Solo cinquantaquattro giorni fa l’ugandese aveva tolto a Bekele il primato del mondo dei 5000 metri con 12’35”36.
Il pacemaker australiano Matthew Ramsden è transitato ai 2000 metri in 5’15” e ai 3000 metri in 7’52”79.
Nicolas Kimeli (secondo alle spalle di Cheptegei nella gara dei record dei 5000 metri di Montecarlo con 12’51”78 e autore di un ottimo 26’58”97 sui 10000 metri a Leiden) ha guidato Cheptegei fino al passaggio ai 5000 metri in 13’07”73. Bekele era passato in 13’09”19 nella gara di Bruxelles di 15 anni fa.
Nonostante un leggero rallentamento ai 6000 metri Cheptegei ha corso da solo contro il cronometro nella seconda metà gara in perfetta tabella di marcia per battere il record di Bekele, ed è transitato in 10’59”48 agli 8000 metri.
Con un ultimo giro in 60 secondi Cheptegei ha fermato il cronometro in 26’11”00, diventando l’ottavo atleta della storia a detenere contemporaneamente i primati dei 5000 e dei 10000 metri.
Kimeli ha proseguito la gara concludendo in seconda posizione in 27’12”98.
Prima di Cheptegei soltanto otto leggende come Paavo Nurmi (1924), Taisto Maki (1939), Emil Zatopek (1954), Ron Clarke (1965), Lasse Viren (1972), Henry Rono (1978), Haile Gebrselassie (1995 e 1998) e Kenenisa Bekele (2004) stabilirono i record del mondo sui 5000 e sui 10000 metri nello stesso anno.
Cheptegei ha costruito l’impresa dopo sei settimane di intensi allenamenti a Kapchorwa in Uganda secondo i programmi stilati dal coach olandese Addy Ruiter.
Oltre ai due primati del mondo in pista il ventiquattrenne di Kapchorwa ha stabilito anche quello dei 5 km su strada alla Monaco Run dello scorso Febbraio con 12’51”.
Il prossimo obiettivo di Cheptegei è vincere il titolo mondiale di mezza maratona a Gdynia in Polonia il prossimo 17 Ottobre.
Ha vinto due ori iridati nel cross ad Ahrus e sui 10000 metri a Doha nel 2019, due ori ai Giochi del Commonwealth di Gold Coast nel 2018 sui 5000 e sui 10000 metri e la finale della Diamond League sui 5000m a Zurigo 2019.
Il ventitreenne ugandese, secondo di nove figli, è laureato in lingue e indossa la divisa di poliziotto quando non corre. Iniziò con il calcio come tanti ragazzi africani, ma un amico, Benjamin Njia, lo incoraggiò a concentrarsi sulla corsa notando il suo talento. Cheptegei proviene da Kapchorwa, un’area dell’Uganda che ha già prodotto in passato tante stelle dell’atletica come il campione olimpico della maratona di Londra 2012 Stephen Kiprotich.
Joshua Cheptegei: “Volevo tenere fede alle mie aspettative e ho realizzato il mio sogno nella notte dei record di Valencia. Volevo riscrivere la storia e permettere agli appassionati di godere un momento di gioia.
I fans del nostro sport possono avere qualcosa da ricordare. L’impresa rappresenta molto per me. Questo record è solo l’inizio di quello che voglio raggiungere negli anni a venire per diventare il più grande mezzofondista di sempre.
Stiamo vivendo un momento difficile a causa del covid, ma questa serata ci restituisce gioia e speranza per il futuro. Sono sicuro che torneremo alla normalità seguendo tutte le precauzioni” ha affermato Cheptegei.
La notte dei record è stata trasmessa in streaming in tutto il mondo con la cronaca di Robert Walker e della grande mezzofondista irlandese Sonia O’Sullivan.