Giovanni Faloci 2019
Giovanni Faloci (foto Colombo/FIDAL)

Una squadra giovane, e con prospettive di crescita. Questa la situazione del settore lanci, nella squadra azzurra in partenza per Doha. Sono solo in quattro, tre dei quali alla prima esperienza ad un Mondiale. Ma dalla loro parte hanno l’età, e tanta voglia di emergere. Fin dove potranno arrivare? Per ciascuno di essi è pronto il pronostico.

Leonardo Fabbri

Leonardo Fabbri 2019
Leonardo Fabbri (foto Colombo/FIDAL)

Il pesista dell’Areonautica è il terzo di sempre in Italia. Allenato da Paolo Dal Soglio, quest’anno ha migliorato il personale fino ai 20.99 e colto un argento agli Europei U23 di Gavle. La crescita sembra non essere ancora finita, ed è supportata da una buona continuità di rendimento. Sarà proprio questa l’arma segreta di Leonardo, alle prese col difficile traguardo della qualificazione.

Tolte le seconde leve dello squadrone americano (gli USA hanno dominato in questa stagione, ma non potranno schierare più di tre atleti come da regolamento), il nostro si trova, col suo accredito, a ridosso dei primi venti. Ma molti di quelli che lo precedono dovranno fare i conti con la propria condizione fisica: fondamentale la gestione degli allenamenti, per raggiungere il picco di forma nell’occasione più importante. Leonardo (20.71 a Rieti il 15 settembre) sembra aver fatto le cose per bene.

Il pronostico è un posto tra i primi quindici, con una lontana speranza di accesso in finale.

Daisy Osakue

Daisy Osakue 2018
Daisy Osakue (foto Colombo/FIDAL)

La discobola piemontese si è tolta la soddisfazione di vincere le Universiadi col nuovo PB di 61.69. Divisa tra l’Italia e il Texas (dove è universitaria), la finanziera ha dimostrato (con rare eccezioni) di essere sempre sul pezzo, esaltandosi negli eventi più importanti. Come agli Europei dello scorso anno, dove fu splendida quinta.

Come per Fabbri, non possiamo cullarci nelle illusioni, visto il cast stellare delle partecipanti. A complicare le cose il fatto che Daisy gareggi ad alti livelli fin da marzo, per esigenze di College. Far bene sarà difficile, ma non impossibile: il carattere grintoso è dalla sua parte.

Il pronostico è un risultato nei primi venti, a patto di sfondare ancora una volta la barriera dei 60 metri.

Sara Fantini

Sara Fantini 2019
Sara Fantini (foto Colombo/FIDAL)

Recente acquisto dei Carabinieri, la martellista emiliana ha infranto il muro dei 70 metri a inizio estate, salendo poi sul podio europeo U23 in quel di Gavle. La startlist di Doha la colloca attorno al trentesimo posto, ma il 68.27 della settimana scorsa è segno di grande condizione, e fa sperare in un risultato migliore.

Il fatto è che la disciplina sta vivendo un vero e proprio ricambio generazionale, di cui Sara non è (ancora?) una rappresentante di spicco. La finale a dodici è lontana, a meno di un progresso di parecchi centimetri. Non chiedo così tanto, anche se, con i passi avanti dell’ultimo anno, sarebbe capace di stupirmi.

Restando più cauti, il pronostico è un piazzamento tra le prime venti, vicino se non oltre il primato personale.

Giovanni Faloci

Giovanni Faloci 2019
Giovanni Faloci (foto Colombo/FIDAL)

Il più esperto del gruppo è ancora un discobolo. Finanziere, Giovanni Faloci vanta una carriera più che decennale, ma è proprio quest’anno che a Latina pesca un sontuoso 65.20, diventando il terzo italiano di tutti i tempi. In quella gara, l’amico-avversario Nazzareno Di Marco si era anch’esso migliorato fino a 64.93, prestazione in teoria valevole per Doha, ma che non ha convinto la Federazione, in cerca di atleti con maggiore continuità.

La continuità di rendimento è un problema che pesa anche su Giovanni, che sarà chiamato a ripetere all’estero quanto fatto vedere nella gara di casa. Per adesso, non è mai salito sopra i 63 metri al di fuori dell’Italia, e quella dei Mondiali è un’ottima occasione per riuscirci.

Il pronostico è un posto nei primi venticinque.

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