Alessia Trost-Sesto (foto DavideV)
Alessia Trost-Sesto (foto DavideV)

Se l’era certamente immaginata ben diversa, Alessia Trost, l’estate del 2020 con due importantissimi appuntamenti, le Olimpiadi di Tokio e gli Europei di Parigi che avrebbero rappresentato, per lei, enormi stimoli per tornare a salire decisamente verso le posizioni che più le competono, visto il suo grande talento.

L’anno scorso, a novembre, dopo i mondiali di Doha, aveva preso, proprio per preparare al meglio questi fondamentali impegni, una decisione importante e sofferta, lasciando la casa dove abitava da 3 anni, ad Ancona, per trasferirsi in un’altra città, alla guida tecnica di un altro allenatore.

I cambiamenti, nella vita, sono sempre motivo di stress che, poco o tanto che sia, va assimilato lentamente per essere poi trasformato in effetto positivo che, peraltro, Alessia ha raggiunto quasi subito, riuscendo ad ambientarsi in fretta, sia con i nuovi metodi di allenamento del nuovo coach, Roberto Vanzillotta, sia nella sua nuova abitazione di Monza dove si è trasferita.

Insomma, tutto sembrava procedere per il meglio e il nuovo contesto stava dando buoni risultati a cominciare dal positivo 1,90 ottenuto ai Campionati Assoluti Indoor di Ancona del 22 febbraio, in una gara non particolarmente preparata e quindi, certamente, di buon auspicio per la stagione all’aperto che sarebbe cominciata a maggio.

Ma, come è tristemente noto, proprio il week-end di fine febbraio fu l’inizio di quanto non ancora risolto, i primi casi in Italia della terribile pandemia che ha ormai terrorizzato tutto il mondo.

Alessia, un po’ come tutti noi, non ha subito realizzato cosa stesse succedendo in quei primi giorni di marzo con le notizie che arrivavano, ogni giorno, dalla Protezione Civile a destare preoccupazione crescente, e quelle che arrivavano dalle varie istituzioni governative.

Il 7 marzo, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha emanato un decreto che ha, di fatto, bloccato tutte le persone a rimanere dove fossero, senza alcuna possibilità di spostamento, se non per rari e comprovati motivi e se, per quindici giorni circa, gli atleti hanno potuto quantomeno continuare ad andare nelle strutture sportive, per allenarsi, dal 21 marzo è scattato un successivo blocco totale che ha confinato tutti nelle loro abitazioni, con possibilità di spostamenti massimi di 50 metri dalle loro case.

Insomma, una situazione molto complicata da sopportare per chiunque ma, certamente, più sopportabile in situazioni quali una propria casa grande e comoda, magari in campagna, con un po’ di verde intorno, mentre per chi si è trovato a dover rimanere tra quattro mura in città, è stato certamente più difficile.

E’ stata questa la situazione che ha dovuto sopportare Alessia, confinata in centro a Monza, in un contesto che, in tempi normali, riveste certamente un determinato fascino ma che, durante il lockdown, è diventato una sorta di cella dorata da cui poter uscire solo per tentare qualche occasionale allenamento in una strada laterale.

L’ironia della sorte, oltretutto, ha fatto si che le sue esercitazioni venissero spesso anche prese di mira da qualche pattuglia di polizia che non riusciva a comprendere il motivo per cui, una ragazza in tuta, facesse in pieno centro città determinati esercizi fisici e quindi che fosse, in tal senso, ulteriormente demotivata.

Una situazione assurda, oltretutto senza la possibilità di poter vedere le persone care, di cui per il suo grande carattere non si è minimamente lamentata e, al ritorno in pista, dopo l’8 maggio, ha cercato di trovare dentro di se tutti i possibili stimoli per dare un senso compiuto a una stagione che si era immaginata in ben altro modo.

Non ce l’ha fatta, nonostante la sua grande passione e il suo indistruttibile entusiasmo e, dopo qualche prova agonistica un po’ opaca, l’ultima delle quali a Trieste, il 1 agosto, in cui è apparsa veramente stanca e svuotata, ha deciso di fermarsi per quest’anno, per poter riprendere da settembre con la giusta carica in proiezione delle Olimpiadi di Tokio che rimangono, assolutamente, il suo obiettivo primario.

L’aspettiamo a brevissimo, già dalla stagione indoor, e siamo certi che tutti i veri appassionati di Atletica le faranno sentire il massimo supporto in questo delicato momento.

 

 

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