Dopo aver preso le misure, in una prova singola, sulla pista svizzera di Langenthal dove ha ottenuto un più che buon 10″18, Filippo Tortu ci riprova nella Confederazione Elvetica, spostandosi leggermente verso ovest rispetto alla precedente destinazione ed approdando nella Svizzera romanda (o più comunemente francese) nella patria dell’orologeria mondiale: La Chaux de Fonds.
Atleticamente parlando la città elvetica è famosa per ospitare ogni anno un meeting internazionale, “Resiprint International“, che nasce dalla grande passione di René Jacot, noto allenatore e organizzatore di eventi sportivi nella sua nazione.
La particolare posizione della pista di La Chaux de Fonds, che si trova a 992 metri sul livello del mare, ha spesso consentito, negli ultimi anni in particolare, prestazioni di eccellenza a livello cronometrico di tanti atleti e su tutti ricordiamo lo storico primato italiano sui 400 metri, ottenuto l’anno scorso da Davide Re con il fantastico tempo di 44″77, primo italiano a scendere sotto la barriera dei 45.
Quest’anno, le vicissitudini legate alla pandemia da Covid-19 sembrava dovessero impedire lo svolgimento del meeting previsto inizialmente per i primi di luglio e poi annullato.
La grande voglia di ripresa del sig. Jacot e di tutta la Federazione Svizzera di Atletica hanno fatto si, invece, che si potesse organizzare una riunione leggermente diversa rispetto alla tradizionale, denominata Meeting de la Tchaux #champsseries, ma sempre ricca di interessanti contenuti tecnici comprendenti tutte le gare di velocità pura, 100,200 e 400 metri, 100 e 400 ostacoli oltre ad alcuni concorsi.
In tale contesto Filippo Tortu cercherà, tra le 13,50 e le 15 del prossimo ferragosto, nel corso della batteria e della presumibile finale, di trovare un crono importante per dare un senso preciso a questa stagione privata dei principali appuntamenti di prestigio a cui puntava, quali su tutti Olimpiadi e Europei.
Contrariamente a Langenthal, sulla magica pista di La Chaux sono attesi sprinter internazionali di buon livello che potranno essere certamente di stimolo per Filippo tra cui, già anticipati dal meeting director Olivier Gloor, i tre olandesi Taymir Burnet, Joris van Gool, Solomon Bockarie, il nigeriano Seye Ogunlewe, il ghanese Sean Safo-Antwi e lo svizzero Silvan Wicki.
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