Fabrice Zango (foto gova-media.com)
Fabrice Zango (foto gova-media.com)

Fabrice Hugues Zango ha parlato della storica impresa dopo aver realizzato il primato mondiale indoor del salto triplo con 18.07m a Aubière nella banlieu di Clermont Ferrand diventando il primo triplista della storia a superare la magica barriera dei 18 metri a livello indoor.

Soltanto cinque specialisti dell’hop-step and jump hanno fatto meglio di Zango considerando le misure realizzate a livello outdoor: Jonathan Edwards (primatista mondiale all’aperto con 18.29m), Christian Taylor (18.21m), Will Claye (18.14m), Kenny Harrison (18.09m) e Pedro Pablo Pichardo (18.08m).

Zango ha aggiunto 15 centimetri al precedente primato del mondo detenuto dal suo allenatore Teddy Tamgo, che realizzò 17.91m a Aubière e 17.92m agli Europei di Parigi Bercy nel 2011.

Il triplista del Burkina Faso ha fatto meglio del record personale all’aperto di Tamgo, che vinse i Mondiali di Mosca con 18.04m nel 2013.

Il ventisettenne triplista burkinabé è diventato il primo atleta africano a battere un record del mondo in una specialità dei salti. Lo scorso anno realizzò il precedente primato personale al meeting indoor di Parigi Bercy con 17.77m.

All’aperto vinse il bronzo ai Mondiali di Doha 2019 con il record personale all’aperto di 17.66m. Nella serie di salti realizzata a Aubière Zango ha messo a segno tre salti oltre oltre i 17.60m (17.61m, 17.70m e 18.07m). Nella gara del record va sottolineato anche il secondo posto del giovane francese Melvin Raffin con 16.98m.

Fabrice Zango: “Teddy Tamgho aveva battuto il record del mondo a Aubière nel 2011 con 17.91m e mi chiedevo se la pedana non avesse qualcosa di magico. Questo record dimostra che il lavoro sta pagando.

Ci sono stati dei problemi causati dalla pandemia, ma ho avuto l’autorizzazione per allenarmi al meglio a Liévin. Ho potuto fare uno stage in Guadalupa dove ho perfezionato la mia tecnica. Ho svolto delle ottime sedute di allenamento nelle ultime due settimane, ma la competizione è un’altra cosa.

Ero fiducioso nelle mie capacità, ma ho avuto dei problemi tecnici in gara e ho battuto il record soltanto all’ultimo tentativo”.

Pur avendo perso il primato Tamgho era l’uomo più felice del mondo per l’impresa del suo allievo.

Teddy Tamgho: “Fabrice aveva dimostrato qualcosa in allenamento, che lasciava presagire la grande impresa. Non era previsto originariamente l’esame antidoping e ho dovuto chiamare l’ex astista Pierre Charles Peuf per chiedere di contattare l’agenzia francese antidoping per permettere l’omologazione del record del mondo.

Fabrice è molto veloce e ha un personale sui 100 metri di 10”72. Durante i Mondiali di Doha abbiamo misurato la sua velocità. Era ai livelli di Christian Taylor, che è un punto di riferimento in materia di velocità.

Siamo contenti del primato ma c’è ancora molto lavoro da fare. E’ ancora presto per dire dove potrà arrivare. Restiamo con i piedi per terra. Ha fatto altri tre salti oltre i 17.60m, ma bisogna confermare questa regolarità. Sapevamo che il record sarebbe arrivato”.

Tra qualche mese Zango andrà a caccia dell’oro olimpico sfuggito al suo maestro Teddy Tamgho. L’ex triplista francese ha iniziato ad allenare Zango nel 2018.

“Ero ammirato dai suoi salti e quando Teddy ha dovuto abbandonare l’agonismo per un grave infortunio, gli ho chiesto se voleva allenarmi. Ora punto a vincere le Olimpiadi e a battere il record del mondo all’aperto di Jonathan Edwards”.

Fabrice è nato a Koudougou a 75 km dalla capitale Ouagadodougou. Iniziò la sua carriera sportiva come calciatore.

Nel mio paese gli sport più popolari sono il calcio e il ciclismo. Un giorno il mio insegnante di educazione fisica mi portò ad una gara scolastica di atletica e mi innamorai della pedana dei salti.

A 12 anni avevo un record personale di 12 metri e chiesi al mio insegnante di educazione fisica quale fosse il primato del migliore triplista del mondo. Rimasi stupito quando mi disse che Christian Taylor aveva un personale di 18 metri. Il mio insegnante mi disse che un giorno sarei riuscito anch’io a raggiungere i 18 metri guadagnando un metro all’anno”.

Zango studia ingegneria elettronica all’Università d’Artois a Lille nel Nord della Francia e sta per concludere la tesi.

 

 

 

 

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