Yeman Crippa - Doha (foto rainews.it)
Yeman Crippa - Doha (foto rainews.it)

Yeman Crippa batte anche il record italiano dei 5.000 metri, dopo quello dei 10.000 a Doha 2019, ottenendo uno straordinario 13’02″26 che supera di oltre 3 secondi il mitico primato di 13’05″59 del 1990 di Totò Antibo.

Yeman arriva terzo al meeting di Ostrava, Golden Spike, con una condotta di gara molto coraggiosa che l’ha portato a correre gran parte della competizione da solo, senza alcun riferimento e, ciononostante, è venuto fuori questo fantastico risultato.

Vince la gara l’ugandese Jacob Kiplimo (12’48″63) davanti all’etiope Selemon Barega (12’49″08).

Le dichiarazioni di Yeman

Sono contentissimo, dopo tre anni che ci provavo è finalmente arrivato il grande risultato. Lo dico con il sorriso, spero che un mito come Totò Antibo non ce l’abbia con me! Gli ho tolto un altro record, ma so che faceva il tifo per me.

Era l’obiettivo della mia stagione e averlo ottenuto significa che sono sulla strada giusta, che gli obiettivi prefissati li ho centrati. Nonostante tutto, nonostante lo stop per il lockdown e le difficoltà negli allenamenti.

Bisogna crederci, avere il coraggio e provarci. Soffrire e non mollare mai e spero che questo abbiano capito i giovani atleti che mi hanno seguito stasera da uno schermo. Vorrei aver dato loro tanta motivazione.

Mi ha dato una grossa mano Kiplimo – spiega – poi lui è andato via e soffrendo ho tenuto duro. Praticamente ho fatto quasi metà gara da solo.

Negli ultimi due giri e mezzo ero stremato, ma già dai primi passaggi che vedevo sul display (2:32 al 1000, 5:11 al 2000, 7:45 al 3000) avevo capito di essere in linea con il record italiano e sono riuscito a chiudere in 61 secondi l’ultimo giro.

A un certo punto, all’ultimo giro, ho chiuso gli occhi, e mi sono detto che dovevo ‘sparare’ il più possibile. Avrei voluto provare anche il sub-13, è sfumato di poco e ci riproverò.

Dopo Doha, e il mio record dei 10.000 avevo detto che sì, ero soddisfatto, ma il mondo corre forte ed è ancora lontano: stasera lo confermo. Non mi accontento, c’è tanto da limare, a partire dalla discesa sotto i tredici secondi nei 5000.

Ma intanto me la godo e sono felice di essermi riscattato dal record mancato di sabato sera nel miglio. Ci voleva proprio”.

 

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