Gianmarco Tamberi ha completato il Grande Slam composto dai titoli conquistati nelle tre grandi rassegne internazionali all’aperto, vincendo quest’anno l’oro ai Mondiali di Budapest dopo aver conquistato il titolo olimpico a Tokyo 2021 in condivisione con l’amico rivale Mutaz Barshim e la vittoria agli Europei di Monaco di Baviera 2022, ma non vanno certo dimenticate le due vittorie al coperto rispettivamente nei campionati iridati di Portland 2016 ed in quelli europei di Glasgow 2019, con anche un altro titolo continentale all’aperto di Amsterdam 2016.
Tamberi ha vinto l’oro alla sua quinta partecipazione della carriera alla manifestazione iridata con la misura di 2.36m superata al primo tentativo battendo il ventiquattrenne Ju’Vaughn Harrison per un numero minore di errori. Con questa misura l’azzurro ha eguagliato la migliore prestazione mondiale dell’anno stabilita da Mutaz Barshim in occasione della vittoria nella tappa della Diamond League di Chorzow in Polonia.
In avvicinamento all’appuntamento iridato il trentunenne anconetano ha vinto la gara valevole per gli Europei a squadre di Chorzow con 2.29m contribuendo al primo storico trionfo azzurro in questa manifestazione e si è piazzato secondo al Memorial Skolimowska sempre nella città polacca con 2.34m.
Harrison, grande talento salito sulla ribalta con il settimo posto nel salto in alto con 2.33m e il quinto posto nel salto in lungo con 8.15m alle Olimpiadi di Tokyo 2021, ha posto le basi per una grande stagione outdoor vincendo tre gare della Diamond League a Doha e a Firenze con 2.32m e a Londra con 2.35m.
L’azzurro ha fatto fatica nel turno di qualificazione centrando l’ingresso in finale con un salto da 2.28m realizzato al terzo e ultimo tentativo. Il marchigiano ha avuto bisogno di due tentativi per superare la misura d’ingresso di 2.25m prima di valicare l’asticella a 2.29m e 2.33m alla prima prova. Tamberi ha centrato l’unico titolo che mancava al suo palmares superando 2.36m al primo tentativo, mentre Harrison ha commesso il primo errore della gara a questa misura.
Barshim, rimasto imbattuto in una grande rassegna globale di campionato a livello outdoor prima di Budapest, ha vinto la medaglia di bronzo con 2.33m precedendo con la stessa misura grazie ad un numero minore di errori il cubano Luis Enrique Zayas e il tedesco Tobias Potye, medaglia d’argento agli Europei di Monaco di Baviera 2022 alle spalle di Tamberi.
Zayas ha migliorato il record personale con 2.33m nella finale dei Mondiali e ha vinto la medaglia d’oro ai Giochi Panamericani di Santiago del Cile con 2.27m.
Sanghyeok Woo, campione mondiale indoor a Belgrado e argento iridato outdoor a Eugene nel 2022, si è piazzato al sesto posto con 2.29m. Il saltatore sudcoreano ha concluso la stagione con due vittorie ai Campionati asiatici con 2.28m e nella finale della Wanda Diamond League di Eugene con il record nazionale di 2.35m battendo il polacco Norbert Kobielski e Ju’Vaughn Harrison.
Cinque atleti hanno superato 2.30m o misure superiori durante la stagione indoor.
Nella stagione outdoor sono stati in sette a valicare l’asticella a 2.34m e in quindici a superare 2.30m.
Salto in alto femminile
La saltatrice in alto ucraina Yaroslava Mahuchik ha vinto il primo titolo mondiale outdoor della sua carriera poco prima di compiere 22 anni.
Nel Marzo 2022 Mahuchik sfuggì ai bombardamenti nella sua città natale all’inizio dell’invasione russa in Ucraina e si aggiudicò il suo primo titolo mondiale indoor a Belgrado dopo un viaggio di sei ore in auto per raggiungere la capitale serba aggiungendo questo successo alla sua collezione che comprende il bronzo olimpico di Tokyo 2022 e i due argenti ai Mondiali outdoor di Doha 2019 e di Eugene 2022.
Mahuchik ha mantenuto un rendimento altissimo anche nella stagione indoor 2023 stabilendo la migliore prestazione mondiale dell’anno al coperto con 2.02m nel meeting francese di Metz poche settimane prima di vincere il titolo europeo indoor a Istanbul con 1.98m.
Mahuchik ha iniziato la stagione outdoor con quattro successi consecutivi a Nairobi con 2.00m, a Rabat con 2.01m e a Hengelo con 2.00m e agli European Games di Chorzow con 1.97m.
L’australiana Nicola Olyslagers ha dimostrato il suo eccellente momento di forma vincendo tre gare di Diamond League a Parigi con 2.00m, a Losanna con 2.02m e a Montecarlo con 1.99m e nella tappa del Continental Tour di Turku con 2.01m.
La campionessa mondiale di Eugene 2022 Eleanor Patterson si è infortunata procurandosi una frattura da stress al metatarso al meeting indoor di salto in alto di Banska Bystrika, ma è tornata in buone condizioni di forma in tempo per i Mondiali di Budapest dove è stata l’unica atleta insieme a Mahuchik a superare la quota di 1.99m al primo tentativo.
Mahuchik si è aggiudicata la medaglia d’oro superando 2.01m al secondo tentativo. Patterson ha vinto l’argento con 1.99m battendo la connazionale Olyslagers per un numero minore di errori.
Olyslagers si è assicurata la medaglia di bronzo superando 1.99m al secondo tentativo. La britannica Morgan Lake, che durante la stagione indoor ha migliorato il record nazionale con 1.99m al meeting di Hustopece, si è piazzata al quarto posto con 1.97m.
Yaroslava Mahuchik: “Sono orgogliosa di aver vinto questa medaglia d’oro per il mio paese. E’ stata la prima medaglia d’oro outdoor per l’Ucraina negli ultimi dieci anni. Questo successo diventa ancora più speciale in questo periodo difficile”.
Mahuchik è rimasta imbattuta nelle due gare successive di Diamond League a Xiamen con 2.00m e a Bruxelles con 2.02m (migliore prestazione mondiale dell’anno eguagliata).
Mahuchik e Olyslagers si sono sfidate ancora nella finale della Wanda Diamond League nello Stadio di Hayward Field di Eugene.
Mahuchik ha superato la misura di 1.98m al primo tentativo. Olyslagers ha risposto all’ucraina valicando questa misura alla terza prova e ha messo pressione sulla campionessa europea outdoor valicando l’asticella a 2.01m al primo tentativo. Mahuchik ha reagito superando 2.01m al primo colpo prendendo la testa della gara per un numero minore di errori.
Mahuchik ha superato 2.03m al secondo tentativo salendo in cima alle liste mondiali stagionali. Olyslagers ha centrato questa misura alla terza prova. L’asticella è stata elevata alla quota successiva di 2.05m che nessuna delle due atlete è riuscita a superare.
Tre atlete hanno superato la quota di 2.00m o più durante la stagione outdoor 2023 (due in meno rispetto al 2022). L’’ucraina Iryna Gerashchenko è stata la terza atleta a superare 2.00m al meeting Athletissima di Losanna nella gara disputata nel centro città come City Event.
Salto con l’asta femminile
La finale del salto con l’asta femminile ha creato un momento storico quando la campionessa mondiale in carica Katie Moon e l’australiana Nina Kennedy hanno condiviso la medaglia d’oro dopo aver superato entrambe la miglior prestazione mondiale dell’anno di 4.90m al terzo tentativo. L’abbraccio tra le due astiste a fine gara è stato paragonato a quello tra Mutaz Barshim e Gianmarco Tamberi dopo l’oro condiviso nella finale olimpica di Tokyo.
Kennedy ha aggiunto otto centimetri al suo precedente record australiano realizzato nel 2021.
La finlandese Wilma Murto ha vinto la medaglia di bronzo eguagliando il record stagionale outdoor con 4.80m battendo per un numero minore di errori la slovena Tina Sutej, che ha stabilito il record nazionale outdoor. Murto aveva fatto meglio superando 4.82m durante la stagione indoor.
La ventitreenne britannica Molly Caudery, vice campionessa dei Commonwealth a Birmingham nel 2022, ha migliorato il record personale di quattro centimetri con 4.75m e ha condiviso il quinto posto con la svizzera Angelica Moser, che ha eguagliato il record personale.
Moon ha vinto tre tappe della Wanda Diamond League a Doha con 4.81m, a Firenze con 4.71m e a Losanna con 4.82m e la finale di Eugene con 4.86m. Kennedy ha vinto la gara di Zurigo disputata alla Stazione di Zurigo migliorando il record nazionale di un centimetro con 4.91m.
Elisa Molinarolo ha migliorato il record personale con 4.65m nella qualificazione dei Mondiali di Budapest prima di piazzarsi nona nella finale con 4.50m. Roberta Bruni ha migliorato i record nazionali indoor con 4.62m ai Campionati Italiani di Ancona e 4.73m all’aperto a Chiari battendo Molinarolo, che ha migliorato nuovamente il suo record di tre centimetri con 4.68m.
Sei atlete hanno superato la misura di 4.80m durante il 2023. Cinquantasette astiste hanno valicato l’asticella alla quota di 4.57m.
Salto con l’asta maschile
Armand Mondo Duplantis ha subito un’inattesa sconfitta nella tappa della Wanda Diamond League di Montecarlo, dove si è piazzato al di fuori dei primi tre posti in quarta posizione con 5.72m ad un mese dai Mondiali di Budapest.
Quando è arrivato il grande appuntamento Duplantis è tornato ad esprimersi a grandi livelli vincendo il secondo titolo mondiale con 6.10m. Lo svedese ha superato sei altezze (5.55m, 5.85m, 5.95m, 6.00m, 6.05m e 6.10m) sempre al primo tentativo prima di commettere tre errori alla misura di 6.23m, un centimetro in più rispetto al suo record del mondo realizzato nel meeting francese di Clermont Ferrand.
Duplantis ha iniziato la stagione indoor con una vittoria al Mondo Classic di Uppsala (il meeting di salto con l’asta che porta il suo nome) con 6.10m, la miglior misura mai realizzata in un esordio stagionale. Duplantis ha fatto meglio rispetto al primato di undici prestazioni oltre la barriera dei 6.10m detenuto dal sei volte campione mondiale Sergey Bubka.
Il 25 Febbraio scorso Duplantis ha aggiunto un centimetro al suo record del mondo superando la misura di 6.22m nel meeting di Clermont Ferrand organizzato da Renaud Lavillenie.
Nella stagione outdoor Duplantis ha collezionato vittorie a Los Angeles con 5.91m, Hengelo con 6.11m, Oslo con 6.01m, Ostrava con 6.12m, Stoccolma con 6.05m, Chorzow con 6.01m, Zurigo con 6.00m, a Bruxelles con 6.10m. Nella finale della Diamond League di Eugene lo scandinavo ha stabilito il settimo record mondiale della sua carriera portandolo alla quota di 6.23m.
Il filippino Ernest John Obiena ha vinto la medaglia d’argento mondiale eguagliando il suo record asiatico con 6.00m prima di commettere due errori a 6.05m e uno a 6.10m. Il ventottenne originario di Manila allenato da Vitaliy Petrov è salito sul podio iridato per la seconda edizione consecutiva dopo l’argento vinto a Eugene con 5.94m.
Il vice campione del mondo Christopher Nilsen è salito ancora una volta sul podio dopo aver eguagliato il personale stagionale con 5.95m. L’astista statunitense ha condiviso la medaglia di bronzo con il due volte campione dei Giochi del Commonwealth Kurtis Marshall, che nell’occasione ha migliorato il record personale.
Il figlio d’arte francese Thibaut Collet si è piazzato al quinto posto migliorando il record personale con 5.90m. Il cinese Huang Bokai ha eguagliato il record personale con 5.75m piazzandosi al sesto posto.
Quattro atleti hanno superato la barriera dei 6 metri: Duplantis, Obiena, lo statunitense KC Lightfoot e il norvegese Sondre Guttormsen.
Lightfoot ha superato la misura di 6.07m a Nashville il 2 Giugno migliorando di un centimetro il primato statunitense detenuto da Sam Kendricks ed è diventato il quarto astista della storia dopo Duplantis, Lavillenie e Bubka.
Guttormsen ha vinto il titolo europeo indoor con 5.80m a Istanbul e il titolo NCAA indoor migliorando il record norvegese con 6.00m.
Il due volte campione mondiale outdoor Sam Kendricks è tornato a grandi livelli realizzando la quinta miglior prestazione mondiale dell’anno con 5.95m a Zurigo.
Salto in lungo femminile
La serba Ivana Vuleta ha vinto la prima medaglia d’oro della sua carriera alla quinta partecipazione ai Campionati del mondo outdoor.
Vuleta ha arricchito la sua collezione di medaglie che comprende un bronzo olimpico, due bronzi mondiali outdoor, due titoli mondiali indoor, due ori agli Europei outdoor e tre ori agli Europei indoor.
Dopo un salto nullo al primo tentativo Vuleta è passata al comando con la misura di 7.05m al secondo tentativo davanti alla statunitense Tara Davis, che ha realizzato la misura di 6.91m alla prima prova.
La nigeriana Ese Brume si è portata in terza posizione con un salto da 6.84m al secondo tentativo.
Vuleta ha realizzato il primato nazionale con l’eccellente misura di 7.14m al quinto tentativo.
La romena Alina Rotaru Kottman ha conquistato la medaglia di bronzo con un salto da 6.88m che le ha permesso di superare Brume al sesto tentativo.
L’azzurra Larissa Iapichino si è classificata al quinto posto con 6.82m in una stagione da incorniciare nella quale ha vinto la medaglia d’argento agli Europei indoor di Istanbul migliorando il record italiano indoor di sua madre Fiona May con 6.97m e tre tappe della Diamond League a Firenze con 6.79m, a Stoccolma con 6.69m e a Montecarlo con 6.95m.
Nella parte finale della stagione Vuleta ha allungato la sua striscia vincente conquistando due successi nella Diamond League a Xiamen con 6.88m, Bruxelles con 6.74m e nella finale di Eugene con 6.85m.
Altre tre atlete hanno superato la barriera dei 7 metri in questa stagione: la giovane giamaicana Ackelia Smith (7.08m), la statunitense Tara Davis Wodhall (7.07m) e Agata De Sousa di Sao Tome and Principe (7.03m).
Nove atlete hanno saltato 6.80m o più a livello indoor, due in più rispetto al 2022. La britannica Jasmine Sawyers ha vinto il titolo europeo indoor a Istanbul con il record nazionale indoor di 7.00m. Jasmine Moore ha stabilito la migliore prestazione mondiale indoor dell’anno di 7.03m in occasione della vittoria nelle Finali NCAA indoor di Albuquerque.
Salto in lungo maschile
Miltiadis Tentoglou si è aggiudicato la medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali di Budapest all’ultimo tentativo. Con il successo iridato nella città affacciata sulle rive del Danubio il venticinquenne Tentoglou ha completato la sua collezione che comprende gli ori alle Olimpiadi di Tokyo 2021, ai Mondiali Indoor di Belgrado 2022, agli Europei outdoor di Berlino 2018 e di Monaco di Baviera 2022 e agli Europei indoor di Glasgow 2019, Torun 2021 e Istanbul 2023.
Tentoglou ha aperto la finale con un salto da 8.50m al primo tentativo ma il giamaicano Wayne Pinnock ha pareggiato il saltatore greco con un salto da 8.50m al secondo tentativo ed è passato a condurre grazie ad un secondo miglior tentativo da 8.40m. L’altro giamaicano Carey McLeod si è portato in terza posizione con 8.27m.
Tentoglou ha realizzato la misura di 8.39m al terzo tentativo portandosi ad un solo centimetro dall’eguagliare la seconda miglior misura di Pinnock. L’ordine della classifica è rimasto immutato fino al sesto round. Tajaj Gayle (campione del mondo a Doha 2019 con il primato giamaicano di 8.69m) ha fatto registrare la misura di 8.27m superando il connazionale McLeod in classifica in virtù del secondo miglior salto.
Tentoglou ha dato il tutto per tutto realizzando il salto della vittoria di 8.52m al sesto tentativo. Il greco ha confermato la sua capacità di rendere al massimo in situazioni di massima pressione realizzando la misura della vittoria all’ultimo tentativo esattamente come aveva fatto in occasione della vittoria alle Olimpiadi. Pinnock ha provato a reagire arrivato a 8.38m ma non è stato sufficiente per superare Tentoglou.
L’ex decatleta Wang Jianan, che aveva battuto Tentoglou in occasione della medaglia d’oro a Eugene, si è dovuto accontentare del quinto posto con la misura di 8.05m.
Pinnock ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno con la misura di 8.54m nelle qualificazioni dei Mondiali di Budapest ed è rimasto in cima alle liste mondiali dell’anno.
Miltiadis Tentoglou: “La medaglia che ancora mancava nella mia collezione ora è mia. Sono rimasto calmo dopo il primo salto da 8.50m. Ero sicuro che Pinnock aveva molto potenziale per fare ancora meglio”.
Lo svizzero Simon Ehammer ha vinto la finale della Wanda Diamond League di Eugene con 8.22m sulla pedana dove conquistò la medaglia di bronzo ai Mondiali diventando il primo decatleta a vincere una medaglia mondiale o olimpica in un’altra disciplina.
Salto triplo femminile
Yulimar Rojas si trovava in ottava posizione con 14.33m quando mancava soltanto il sesto e ultimo tentativo a sua disposizione. L’ucraina Maryna Beck Romanchuk sembrava ormai vicina alla vittoria con il salto da 15.00m realizzato al primo tentativo, ma Rojas l’ha superata all’ultima prova con un salto vincente da 15.08m staccando 20 centimetri prima dell’asse di battuta.
La cubana Leyanis Perez Hernandez ha vinto la medaglia di bronzo con 14.96m precedendo la giamaicana Shanieka Ricketts (14.83m).
Yulimar Rojas: “E’ stata una gara molto difficile. Il fatto di aver vinto la gara all’ultimo tentativo rende questa vittoria ancora più memorabile. E’ la mia settima medaglia d’oro consecutiva ai Mondiali tra indoor e outdoor, ma questa è la vittoria più speciale”.
Rojas ha dominato le gare della Wanda Diamond League di Oslo con 14.96m, di Chorzow con 15.18m, di Zurigo con 15.15m prima di aggiudicarsi il terzo Diamond Trophy a Eugene con 15.35m (migliore prestazione mondiale dell’anno).
La giamaicana Shanieka Ricketts ha concluso alla grande vincendo a Rovereto con 14.92m e a Bruxelles con 15.01m prima di piazzarsi seconda con 15.03m nella finale della Diamond League di Eugene.
L’azzurra Daryia Derkach ha vinto la medaglia d’argento agli Europei indoor di Istanbul con 14.20m e si è piazzata ottava ai Mondiali di Budapest con 14.36m e quarta nella finale della Diamond League di Eugene con il record personale di 14.52m. Ottavia Cestonaro è andata vicina al podio agli Europei Indoor di Istanbul piazzandosi al quarto posto con 14.08m e si è classificata al decimo posto nella finale dei Mondiali di Budapest con 14.05m.
Salto triplo maschile
Fabrice Hughes Zango ha vinto la prima medaglia d’oro nella storia del Burkina Faso ai Mondiali con la misura di 17.64m al quinto tentativo. Zango ha completato la sua collezione di medaglie iridate dopo il bronzo di Doha 2019 e l’argento di Eugene 2022 oltre al bronzo olimpico di Tokyo 2021.
Il cubano Lazaro Martinez ha vinto la medaglia d’argento con 17.41m precedendo di un solo centimetro il connazionale Christian Napoles.
Zango, secondo nelle liste mondiali stagionali con 17.81m, si è portato al comando della finale iridata con 17.37m al primo tentativo, ma è stato superato da Martinez, che ha realizzato 17.41m. Napoles ha migliorato il record personale con 17.40m salendo al secondo posto davanti a Zango. Il saltatore africano ha risposto realizzando il salto della vittoria di 17.64m al quinto tentativo.
Fabrice Zango: “Ho promesso di fare la storia. Ho vinto la prima medaglia d’oro non solo per il mio paese ma per tutto il continente africano”.
Il diciottenne giamaicano Jaydon Hibbert è stato costretto a ritirarsi dalla finale dei Mondiali dopo un solo salto per un infortunio. Hibbert, campione del mondo under 20 a Cali 2022 e vincitore dei titoli NCAA Indoor e outdoor nel 2023, si è piazzato al secondo al debutto in Diamond League a Montecarlo con 17.66m e ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 17.87m a Baton Rouge in Maggio.
Il neo italiano Andy Diaz ha vinto il secondo titolo consecutivo della Diamond League vincendo la finale di Eugene con 17.43. Il triplista di origini cubane ha migliorato inoltre il record italiano detenuto dal suo allenatore Fabrizio Donato in occasione della vittoria al Golden Gala di Firenze con 17.75m prima di vincere anche la tappa di Xiamen con 17.43m.