Omar McLeod (foto Loop Jamaica)
Omar McLeod (foto Loop Jamaica)

In attesa dell’inizio della stagione della Diamond League Omar McLeod, Faith Kipyegon e Murielle Ahouré hanno partecipato al secondo appuntamento di Wanda Diamond League Call Room, trasmissione andata in onda sul sito ufficiale del circuito dei diamanti nel giorno in cui avrebbe dovuto andare in scena il meeting di Shanghai.

McLeod, Kipyegon e Ahouré hanno raccontato i loro momenti più belli legati al meeting di Shanghai.

Il programma è stato introdotto dal velocista cinese Xie Zhenye, che ha dato il benvenuto agli appassionati collegati in streaming. Xie Zhenye ha migliorato il record cinese dei 200 metri con 19”88 agli Anniversary Games di Londra del Luglio 2019.

I 110 ostacoli sono uno dei momenti clou del meeting della metropoli cinese fin dagli anni in cui dominava l’ex primatista mondiale Liu Xiang.

Le ultime edizioni hanno visto come protagonista assoluto il campione olimpico Omar McLeod, che lo scorso anno ha vinto al meeting di Shanghai per il quarto anno consecutivo. La vittoria del 2019 è stata molto emozionante perché è arrivata in un momento difficile della sua vita.

Il giamaicano ha parlato dei suoi ricordi del meeting di Shanghai.

Nel 2016 iniziai molto bene con due vittorie consecutive alle Drake Relays e a Doha. Era il mio primo anno da professionista. Vinsi a Shanghai in 12”98. Ero davvero sorpreso di come sono riuscito a mantenere la calma. Fu davvero una grande gara.

L’anno scorso ho vinto ancora a Shanghai ma è stata una gara difficile, perché poche ore prima del meeting è morta mia zia. Ero molto legata a lei e le ho dedicato la vittoria. Dopo la gara ero molto provato e ho dato libero sfogo a tutte le mie emozioni.

Ero combattuto se gareggiare o no ma quando sono arrivato al campo di riscaldamento ho deciso che era giusto correre. Dovevo farlo per mia zia. Shanghai è il mio meeting preferito. Questa città ha un posto speciale nel mio cuore. Nelle ultime stagioni ho avuto qualche alto e basso ma fa parte di questo sport.

Non c’è la garanzia di vincere sempre. Le sconfitte mi hanno permesso di lavorare ancora più duramente e tornare ancora più motivato di prima. Nelle gare universitarie NCAA vincevo tutto, ma prima delle Olimpiadi sono caduto durante le ultime due competizioni. Mi sono riscattato e ho vinto la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici.

Nella mia gara ci sono atleti molto forti. Uno di questi è Orlando Ortega. E’ molto competitivo ed è sempre presente dappertutto.

La rivalità con Orlando, Sergey Schubenkov e Aries Merritt ha reso molto combattuta la nostra specialità. Quando Merritt batté il primato del mondo, ero davanti alla televisione per guardarlo. Ora siamo rivali ma anche molto amici“.

Faith Kipyegon vinse i 1500 metri a Shanghai nel 2016 stabilendo il record del meeting con 3’56”82. Pochi mesi dopo conquistò la vittoria alle Olimpiadi di Rio de Janeiro su questa distanza.

Dopo essere diventata mamma nel 2018 la mezzofondista keniana è tornata a correre a grandi livelli vincendo al Prefontaine Classic di Stanford dell’anno scorso in 3’59”04.

In Ottobre ha poi vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Doha stabilendo il record personale con 3’54”22.

Nel 2016 ero in grande forma. Mi sono allenata molto bene. Ho fatto molte corse lunghe e ho lavorato molto sulla velocità. Iniziai con la vittoria a Shanghai e mi migliorai ancora a Eugene. Gareggiai per la prima volta a Shanghai nel 2012 quando ero ancora junior.

I miei allenamenti sono molto diversi in questo momento. E’ un periodo noioso e mi mancano le gare. Non vedo l’ora di venire in Europa per correre. Seguo i programmi di allenamento del mio allenatore ed esco a correre da sola.

Se annunceranno buone notizie e la Diamond League partirà di nuovo, sarò pronta.

Anche per me Shanghai è uno dei meeting preferiti. E’ stato un momento difficile quando ho saputo del rinvio delle Olimpiadi ma ho accettato la notizia serenamente e ho continuato ad allenarmi. Intanto mi godo la famiglia e mia figlia”, ha dichiarato Faith Kipyegon.

La sprinter ivoriana Murielle Ahouré ha vinto il titolo più importante della sua carriera in occasione della medaglia d’oro sui 60 metri ai Mondiali Indoor di Birmingham 2018 davanti alla connazionale Marie José Ta Lou.

La simpatica sprinter africana di stanza negli Stati Uniti vinse i 200 metri a Shanghai nel 2016 in 22”72. Nel 2018 ha trionfato nella finale della Diamond League sui 100 metri a Zurigo.

Nel 2016 venivo da un infortunio subito ai Mondiali di Pechino 2015. A Shanghai vinsi i 200 metri. Era la prima volta che correvo i 200 metri dopo il problema fisico e testavo la mia condizione fisica. Con quella vittoria ritrovai la fiducia. Ho avuto alcuni problemi al ginocchio in passato ma ora sono in salute.

Mi mancano le gare e i viaggi. Ho un grande ricordo della mia vittoria nella finale della Diamond League a Zurigo. Prima di quel giorno ero arrivata due volte seconda nelle finali della Diamond League. E’ stato un momento speciale perché è stato un meeting fantastico. Quando ho fatto il giro d’onore sulla macchina riservato ai vincitori mi sono sentita una rock star. Una serata davvero incredibile.

Incrociando le dita non vedo l’ora di correre il prossimo Agosto a Montecarlo. Quando ho saputo che le Olimpiadi sono state rimandate, ero dispiaciuta, ma la salute viene prima di tutto. E’ stata una decisione giusta e ci permetterà di avere un anno in più per prepararmi”.

Sport OK Junior