Brianna McNeal (foto world athletics)
Brianna McNeal (foto world athletics)

Brianna McNeal è la campionessa olimpica dei 100 ostacoli, di Rio 2016 e, ieri, l’Athletics Integrity Unit (AIU), ha annunciato la sua sospensione da ogni competizione agonistica per “manomissione all’interno del processo di gestione dei risultati”, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

In base alle norme antidoping, la sanzione normale per un’accusa di manomissione è la squalifica di quattro anni ma, in caso di recidiva, vale a dire di squalifica precedente, e nel 2017 la McNeal è stata inibita un anno per tre violazioni delle norma del whereabouts, la pena potrebbe essere raddoppiata sino a 8 anni.

Peraltro c’è da dire che, la precedente violazione legata ai tre controlli saltati in un anno, era stata parzialmente giustificata dal fatto che l’atleta statunitense avesse, in due occasioni, dimenticato di aggiornare i dettagli della sua posizione, una delle due volte addirittura in occasione di un suo viaggio, verso la Casa Bianca, per incontrare l’allora Presidente, Barack Obama.

Per questi motivi, probabilmente, la squalifica abituale per tale violazione fu ridotta da 2 a 1 anno e, quindi, anche gli 8 che si prospettano adesso, potrebbero forse essere leggermente di meno ma, certamente, la carriera dell’ostacolista, considerando i suoi 29 anni, sembra molto a rischio.

In ogni caso nulla è ancora deciso e, soprattutto, non si conoscono ancora i dettagli di quanto imputatole.

Ricordiamo che la McNeal, con il cognome da nubile Rollins, vinse il titolo mondiale dei 100 ostacoli a Mosca nel 2013 e che, negli ultimi mondiali di Doha 2019 venne squalificata in batteria per una falsa partenza.

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