Dario Dester supera gli 8000 punti in un Multistars di ottimo livello

    Bene anche Gerevini oltre i 6000 punti nell'eptathlon femminile

    Grande prestazione del 21enne multiplista azzurro Dario Dester che compie una vera impresa nei due giorni di gare del Multistars di Grosseto, prova valida per il World Athletics Combined Events Tour Gold, migliorando nettamente il proprio personale nel decathlon e ottenendo 8109 punti che lo fanno diventare il secondo italiano di sempre nella specialità, a soli 60 dal record di Beniamino Poserina (8169 realizzato nel 1996).

    Era dal 2004 che un italiano non superava la barriera degli 8000 punti alla fine delle 10 dure gare della specialità dei super uomini dell’atletica e, oltretutto, con tale prestazione che gli è valsa il terzo posto assoluto nel meeting, Dario ha ottenuto il minimo di partecipazione per gli Europei di Monaco di Baviera, fissato a 8100.

    Complessivamente per l’azzurro sei record personali all’aperto su dieci gare: 10″76 (+1.9) sui 100, 7,61 (+1.2) nel lungo, 13,90 nel peso e 47″76 sui 400 nella prima giornata, poi 41,65 nel disco e 4’28″64 sui 1500 metri.

    Molto bene anche nella gara parallela dell’eptathlon femminile la prova di Sveva Gerevini che abbatte a sua volta un muro, quello dei 6000 punti, e chiude al secondo posto assoluto della gara con 6011 per un risultato che mancava dal 2003 a livello nazionale, salendo al quinto posto nelle liste italiane di sempre con il record di Gertrud Bacher, 6185, un po’ meno lontano.

    La 25enne lombarda si migliora dopo tre anni (cancellato il 5907 di Bressanone 2019) con tre primati personali outdoor: 13″60 (-1.1) sui 100hs, 6,12 (+0.6) nel lungo e 2’09″81 negli 800.

    Una gioia da condividere per i due azzurri, in una carriera vissuta agonisticamente insieme in quanto entrambi sono originari di un piccolo paese in provincia di Cremona, Casalbuttano, e sono allenati dal tecnico Pietro Frittoli.

    Le dichiarazioni di Dario dopo la gara: “È veramente bellissimo rendermi conto di essere per la prima volta sopra gli ottomila, e non di poco. Volevo prendermi subito il minimo per gli Europei, per poter affrontare la seconda parte di stagione lavorando verso quell’obiettivo, ma penso anche ai Mondiali che tramite il ranking potrebbero comunque essere accessibili.

    Mi è mancato qualcosa nell’asta, mentre nei 400 sono stato troppo prudente all’inizio e nei 110 ostacoli non sono partito bene. Tutto questo mi fa credere che si può fare di più. In tanti mi hanno aiutato ad arrivare fin qui: la Federazione, il centro sportivo dei Carabinieri, il team Jump che ha allestito questa manifestazione fatta su misura per le prove multiple.

    Ho anche sognato il record italiano, per come era andata la prima giornata, ma ci saranno altre opportunità: il 4 e 5 giugno tornerò come l’anno scorso al meeting di Arona nell’isola di Tenerife, in Spagna, e poi gli Assoluti”.

    Embed from Getty Images

    La cronaca della seconda giornata della gara maschile

    Doppietta norvegese con Markus Rooth al record nazionale di 8307 davanti al connazionale Sander Skotheim (8298), al femminile vince Annik Kälin con il primato svizzero di 6398, terza la spagnola Claudia Conte a 5914.

    La rincorsa di Dario Dester agli ottomila punti nel decathlon riparte con 14.40 (+0.1) sui 110 ostacoli: a sette centesimi dal 14.33 dell’anno scorso a Tallinn, in occasione della sua migliore prestazione italiana under 23 (con il punteggio finale di 7936) mentre pochi giorni fa a Modena è sceso a 14.11 in una gara secca.

    L’azzurro è secondo al traguardo, dietro al 14.27 del brasiliano José Fernando Ferreira (che in patria è soprannominato “Balotelli”). Tra gli altri italiani 14.87 (+0.1) per Lorenzo Naidon mentre si migliora Alessandro Sion con 14.96 (-0.6), l’altoatesino Simon Zandarco chiude in 15.50 (-0.6) e Lorenzo Modugno scende a 15.64 (-0.6).

    Per il 21enne dei Carabinieri c’è sempre il secondo posto in classifica (5202) con 153 punti di vantaggio rispetto ai riferimenti del suo primato, dietro a Skotheim (5243) e davanti a Rooth (5123), entrambi norvegesi. Nel disco un altro record personale per Dester, il quinto del weekend grossetano con un lancio a 41,65 e oltre mezzo metro di progresso in confronto al 41,11 dell’anno scorso, mentre il successo parziale è dell’estone Kristjan Rosenberg (46,46).

    Si migliora anche il non ancora ventenne Sion con 41,25. Dopo sette gare l’azzurro diventa terzo (5900) alle spalle del tandem norvegese (Skotheim 5983, Rooth 5906) ma ormai con oltre duecento punti in più sulla tabella di marcia del personal best (207 per l’esattezza) con una proiezione di 8143 che sarebbe molto vicina al record italiano di Beniamino Poserina (8169 nel 1996).

    Nell’asta, sotto un cielo che diventa scuro ma senza pioggia, raccoglie però meno del previsto con tre errori a 4,75 e quindi deve accontentarsi di 4,65: conti alla mano si viaggia verso uno score di 8067. È ancora saldamente terzo (6704), intanto Rooth con un salto a 5,05 sorpassa Skotheim (rispettivamente 6832 e 6787).

    Si passa al giavellotto e Dester si riscatta subito con 54,19, a meno di un metro dal suo miglior risultato in carriera, mentre il brasiliano Ferreira piazza un 62,70 e c’è il personale per Modugno (58,47). Finisce in bellezza il decathlon dell’azzurro, con il primato nei 1500 abbassato di quasi quattro secondi in 4:28.64 e un totale di 8109.

    Sopra il suo limite nazionale di categoria under 23, sopra gli ottomila, sopra lo standard per gli Europei. E ormai è vicino il record italiano assoluto, dopo il sorpasso a Paolo Casarsa (8056 punti nel 2004) nelle graduatorie di sempre.

    Al settimo posto Lorenzo Naidon che cresce a 7561, nono Lorenzo Modugno con un progresso fino a 7494, undicesimo Alessandro Sion  (7107), dodicesimo Andrea Cerrato (6970) e tredicesimo Simon Zandarco (6945), tutti con il record personale.

    Embed from Getty Images

    La cronaca della seconda giornata della gara femminile

    Ricomincia bene Sveva Gerevini nell’eptathlon, atterrando sulla pedana del lungo due volte sopra i sei metri fino a 6,12 (+0.6) con il proprio limite all’aperto in una specialità dove quest’inverno ha ottenuto un eccellente 6,34.

    È suo il secondo posto parziale: fa meglio soltanto la svizzera Annik Kälin, che con 6,55 (+0.8) consolida la leadership a 4738, mentre esce di scena la polacca Paulina Ligarska, alle sue spalle al giro di boa.

    L’azzurra sale quindi in seconda posizione (4407) con una proiezione alle soglie dei seimila punti (5995 e +88 sul personale) davanti alla statunitense Shaina Burns (4251).

    Nel giavellotto Sveva trova un 38,44 all’ultimo lancio per mantenere comunque nel mirino il personale (32 i punti di margine), mentre non sorprende il 51,39 della greca Sofia Ifadidou (autrice del lancio più lungo di sempre alle Olimpiadi nell’eptathlon con 56,96 a Londra 2012).

    Sul podio virtuale a una gara dalla fine Kälin (5581), l’austriaca Chiara Schuler (5050) e Gerevini (5044). Negli 800 metri finali la cremonese dà fondo a tutte le energie correndo in 2’09″81, personale all’aperto dietro alla polacca Edyta Bielska (2’08″66), cogliendo un doppio obiettivo: il record personale, migliorato di ben 104 punti con il secondo posto al Multistars, e la prima volta in carriera sopra la simbolica barriera dei seimila per spingersi fino a 6011.

    Embed from Getty Images

    È la quinta azzurra a riuscirci, ma non accadeva da quasi 19 anni (l’ultima in ordine cronologico era stata la primatista Gertrud Bacher nel settembre del 2003 a Talence, in Francia, con uno score di 6063). Così le altre italiane: quindicesima Marta Giaele Giovannini (5451), diciannovesima Linda Pircher (5080), ventesima Sofia Barbè Cornalba (Cus Pro Patria Milano, 4762).

    Le parole di Sveva: “Per me questo è un primo passo avanti e aggiungere più di cento punti al personale vuol dire già tanto, in una situazione di non perfetta forma perché ho avuto un problema muscolare al quadricipite una ventina di giorni fa. Sono riuscita a fare un eptathlon senza grandi picchi, ma con una certa stabilità nelle prestazioni, per raggiungere il secondo posto in un meeting internazionale che può pesare nel ranking.

    Ma il mio obiettivo di quest’anno è il record italiano: Gertrud Bacher mi ha detto che il suo primo seimila è stato proprio 6011, anche se ventoso, nel 1998. E spero che mi porti fortuna per superare il suo limite.

    Ora ho in programma altri due eptathlon, ad Arona e agli Assoluti di fine giugno, con la possibilità di fare due belle prestazioni per puntare almeno agli Europei. C’è da lavorare sulla tecnica del giavellotto, sulla tenuta negli 800 metri, invece nel lungo ho fatto il personale all’aperto staccando fuori asse. Però intanto mi aspettano due giorni di riposo!”.

    Sveva Gerevini (foto Moscati/organizzatori)
    Sveva Gerevini (foto Moscati/organizzatori)

    Tutti i risultati

    Sport OK Junior