I dieci candidati al titolo di atleta mondiale dell’anno

    Conosciamo meglio i dieci super uomini per World Athletics

    Come noto, circa una settimana fa, sono stati indicati da World Athletics i nomi dei 10 atleti candidati per il titolo di atleta dell’anno e, in questo elenco, non era presente nessun azzurro nonostante gli straordinari successi del 2021, con particolare riferimento agli ori olimpici di Marcell Jacobs (addirittura due) e Gianmarco Tamberi.

    Si sono scatenate da quel momento tantissime polemiche in merito a tali eccellenti esclusioni, su cui abbiamo cercato di entrare il meno possibile come, nella sostanza, hanno fatto i diretti interessati, con Marcell che proprio si è disinteressato della questione, e Gimbo che è intervenuto in maniera scherzosa mentre il padre allenatore, Marco, ha commentato molto signorilmente come fosse stata una decisione che ci poteva tranquillamente stare.

    In ogni caso, andando sulle pagine social della massima Federazione Mondiale, si potrà notare come non vi sia una grandissima attenzione per il sondaggio facente parte di uno dei meccanismi di scelta dei 5 atleti finalisti, con poche votazioni che denotano scarso interesse popolare per l’evento.

    Per la cronaca in questo momento è nettamente in testa alle preferenze il campione olimpico della maratona Eliud Kipchoge ma è solo un dato statistico anche perché alla fine, nella cerimonia conclusiva che si svolgerà ai primi di dicembre, avranno certamente maggior peso altri criteri di valutazione.

    Comunque, forse proprio per questo limitato interesse sin qui mostrato dagli appassionati di tutto il mondo, ieri il sito di World Athletics ha voluto fare una presentazione un po’ più dettagliata dei 10 candidati uomini, e noi ve la riproponiamo, seguendo però un ordine diverso che vuole identificare la nostra personale classifica finale.

    Il primo della lista è quindi il nostro grande favorito che poi, leggendo in giro, è quello praticamente di tutti, colui che ha già vinto il titolo di atleta europeo dell’anno assegnato da European Athletics.

    Karsten Warholm (NOR): 400m ostacoli

    Con la sua vittoria ai Giochi Olimpici di Tokyo, l’ostacolista norvegese dei 400m ha prodotto una delle prestazioni più sensazionali nella storia dell’atletica.

    Pochi giorni dopo che il suo principale avversario Rai Benjamin aveva avvicinato il vecchio record del mondo di Kevin Young ottenuto con 46″78 alle Olimpiadi di Barcellona, vincendo i Trials Olimpici in 46″83, Karsten ha battuto il 1 luglio ad Oslo in Diamond League tale record con il fantastico crono di 46″70.

    Con queste premesse la sfida olimpica si presentava con grandissime aspettative ma queste sono state abbondantemente superate visto che Warholm, stimolato sino alla fine dal suo grande rivale Benjamin ha trionfato con un altro incredibile record mondiale di 45″94, in una gara in cui i primi tre atleti hanno chiuso con un tempo inferiore al vecchio record del mondo di Young.

    A fine stagione Karsten ha trionfato anche nella finale della Diamond League con la vittoria di Zurigo in 47″35.

    Ryan Crouser (USA): getto del peso

    La stagione 2021 del lanciatore statunitense è stata semplicemente perfetta con una serie di vittorie, in ogni gara disputata ma, soprattutto con una media nelle misure ottenute straordinaria.

    Imbattuto in tutte le 15 gare ha lanciato oltre i 22 metri per ben 58 volte. Solo altri cinque uomini al mondo hanno superato questa barriera quest’anno e nessun altro uomo nella storia ha raggiunto più di 50 lanci oltre i 22 metri in tutta la carriera.

    Crouser ha battuto il record mondiale indoor nella sua seconda gara dell’anno, lanciando 22,82 metri e poi, cinque mesi dopo, ha ottenuto quello all’aperto al suo nome con un lancio di 23,37m ai Trials olimpici statunitensi.

    Ha vinto l’oro a Tokyo con un record olimpico di 23,30m, vicinissimo quindi al suo record, poi al suo ritorno negli Stati Uniti ha vinto a Eugene con un record di Wanda Diamond League di 23,15m.

    Poche settimane dopo, ha vinto anche il il trofeo del Diamante con un altro lancio ben sopra i 22 metri a Zurigo.

    Lo abbiamo inserito come nostra seconda preferenza, ma certamente sarà una dura lotta con il norvegese per il riconoscimento finale perché nessuno come loro ha lasciato un segno così indelebile quest’anno.

    Armand Duplantis (SWE): salto con l’asta

    Mondo ovviamente non si discute con i suoi due record del mondo, indoor e outdoor, ottenuti a soli 20 anni lui che tra pochi giorni, il 10 novembre, ne compirà 22.

    Quest’anno ha raggiunto 14 salti da sei metri, più di qualsiasi altro saltatore nella storia in una sola stagione, oltre a vincere l’oro olimpico, il titolo europeo indoor e il trofeo della Diamond.

    Duplantis ha vinto l’oro olimpico con 6,02 m alla finale di Tokyo, il secondo più alto nella storia dei giochi e, quest’anno, ha superato come misura massima 6,10, sia al coperto che all’aperto, vincendo 15 delle 17 competizioni a cui ha partecipato dove, per 11 volte, ha anche tentato il nuovo record del mondo di 6,19m.

    Certamente il terzo grande pretendente al titolo di atleta dell’anno con gli altri due che hanno ottenuto qualcosa più di lui, a nostro avviso.

    Jakob Ingebrigtsen (NOR): 1500m e 5000m

    21 anni compiuti il 19 settembre ha vinto 1500m e 3000m ai Campionati Europei Indoor di marzo, dopo aver battuto il record europeo indoor dei 1500m con 3’31″80 appena quattro settimane prima.

    All’aperto, ha battuto un campo di classe mondiale per vincere i 5000m alla Wanda Diamond League di Firenze con un record europeo di 12’48″45.

    Ma il clou della sua stagione è arrivato ai Giochi Olimpici di Tokyo, dove ha vinto i 1500m in un record olimpico ed europeo di 3’28″32.

    Eliud Kipchoge (KEN): maratona

    Il leggendario corridore keniota ha corso solo due volte nel 2021, situazione assolutamente normale per chi corre le maratone che possono essere disputate in competizione massimo 3, eccezionalmente 4 volte in un anno.

    Ha aperto la sua stagione in aprile alla NN Mission Marathon di Enschede correndo contro 45 maratoneti di classe mondiale, tutti alla ricerca di tempi veloci e minimi di qualificazione olimpica, ma li ha surclassati tutti, vincendo di quasi due minuti in 2h04’30, un crono che valeva la miglior prestazione mondiale dell’anno, in quel momento.

    Il grande obiettivo della sua stagione, tuttavia, erano i giochi a cinque cerchi dove ha mantenuto il suo titolo olimpico di Rio 2016, sulle strade di Sapporo, vincendo con il tempo di 2h08’38, 80 secondi davanti al secondo classificato, il più grande margine di vittoria in una maratona olimpica maschile dal 1972.

    Damian Warner (CAN): decathlon

    Dopo vari podi in importanti manifestazioni internazionali, il decatleta canadese ha finalmente vinto il suo primo titolo nella competizione più prestigiosa, le Olimpiadi di Tokyo.

    Lo ha fatto nel migliore dei modi stabilendo il nuovo record olimpico di 9018 punti con grandi prestazioni nelle singole 10 discipline dei due giorni di gara.

    Nella fantastica due giorni disputata allo Stadio Nazionale di Tokyo l’atleta originario dell’Ontario ha eguagliato il primato del mondo sui 100 metri in una gara di decathlon con 10”12, e ha stabilito un altro primato olimpico del salto in lungo con l’eccellente misura di 8.24m, che gli avrebbe permesso di vincere la medaglia di bronzo nella finale individuale.

    Nella seconda giornata Warner ha vinto i 110 ostacoli in 13”46 arrivando ad un solo decimo di secondo dal record personale.

    Damian è diventato il quarto atleta della storia a superare il muro dei 9000 punti dopo il primatista mondiale Kevin Mayer (9126), Ashton Eaton (9045) e Roman Sebrle (9026).

    All’inizio della stagione, nell’ambito dell’Hypo Meeting di Götzis, dove ha totalizzato 8955 punti, ha stabilito il record mondiale in una gara di decathlon di 8,28m nel salto in lungo, e di 13″36 nei 110m ostacoli.

    Joshua Cheptegei (UGA): 5000m e 10.000m

    Il mezzofondista ugandese, dopo i due record del mondo ottenuti nel 2020 sui 5000 e 10000 metri, ha disputato un’ottima olimpiade con due medaglie olimpiche oltre a varie vittorie nei circuiti Wanda Diamond League e Continental Tour Gold.

    Ha conquistato prima l’argento nei 10.000m ai Giochi olimpici di Tokyo, poi una settimana dopo l’oro nei 5000m con 12’58″15, il secondo tempo più veloce nella storia delle Olimpiadi.

    Le sue due medaglie, d’oro e d’argento, rappresentano il miglior bottino a livello individuale di qualsiasi atleta maschio ai giochi.

    Daniel Stahl (SWE): lancio del disco

    L’atleta svedese è stato uno dei più continui interpreti dei circuiti mondiali di meeting di World Athletics.

    Dopo un paio di sconfitte all’inizio della stagione, Stahl non ha più conosciuto sconfitte incluse ovviamente, la sua grande vittoria olimpica con un lancio di 68,90m, e il suo trionfo con 66,49m nella finale di Zurigo del Trofeo del Diamante.

    Ha anche lanciato quattro volte oltre i 70 metri quest’anno, con una miglior prestazione di 71,40m a Bottnaryd in luglio, che gli vale anche il primato mondiale stagionale, a soli 46 centimetri dal suo personale e record nazionale ottenuto nella stessa cittadina svedese nel 2019.

    Pedro Pichardo (POR): salto triplo

    Dopo aver vinto medaglie d’argento in tre precedenti campionati mondiali, il saltatore triplo portoghese ha ottenuto due medaglie d’oro nel 2021.

    Ha vinto il titolo europeo indoor a marzo, poi ha saltato la miglior misura mondiale outdoor dell’anno in quel momento, al Continental Tour Gold meeting di Szekesfehervar, con 17,92m e, un mese dopo, ha raggiunto l’obiettivo della sua vita di vincere l’oro olimpico, saltando 17,98m a 10 centimetri dal suo personale assoluto.

    Ha coronato la sua stagione vincendo il titolo della Wanda Diamond League a Zurigo, dopo aver vinto anche nelle tappe di Eugene e Gateshead.

    Miltiadis Tentoglou (GRE): salto in lungo

    Da metà febbraio in poi, il saltatore in lungo greco ha mantenuto una striscia vincente che è durata fino ai Giochi Olimpici di Tokyo.

    Tentoglou ha vinto il titolo europeo indoor con 8,35m e poi ha aperto la sua stagione all’aperto a maggio con un 8,60m, miglior prestazione mondiale dell’anno a fine stagione, confermandolo il suo stato di forma un paio di settimane dopo con la vittoria a 8,48m nei campionati greci.

    Dopo una vittoria al meeting della Wanda Diamond League a Monaco, ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Tokyo con un balzo a 8,41 metri.

    Sport OK Junior