Doha (foto libera da diritti)
Doha (foto libera da diritti)

L’impatto con Doha è stato come quando entri in un bagno turco. Peccato non essere in accappatoio, perché i vestiti ci si attaccano addosso e fatichiamo a respirare. Il primo pensiero va ai marciatori e ai maratoneti che dovranno affrontare distanze lunghissime (per una ex velocista come me, impensabili), in un clima davvero impossibile.

Ma la città è incredibilmente accogliete, le luci e i colori ti fanno venire voglia di girarla e di inebriarti della sua bellezza moderna, di correre subito allo stadio per assistere alle gare dei nostri ragazzi.

L’emozione è alle stelle, quest’anno è stato molto più lungo delle stagioni normali e tra i giornalisti si respira un clima di voglia di risultati. La squadra è carica, i dirigenti e tutto il team FIDAL si stanno impegnando al 1000 per cento perché questa avventura non sia solo bella, ma carica di successi.

Questo pomeriggio saremo allo stadio a tifare per i nostri atleti. Per il momento incrociamo solo le dita, ma vi terremo aggiornati su quanto accade al Kalifha International Stadium.

In bocca al lupo ragazzi e …viva il lupo! (una volta o l’altra vi racconterò la vera storia del lupo…).

 

 

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