Duplantis atleta dell’anno per Track and Field News

    L'astista svedese prevale sull'ostacolista brasiliano Dos Santos

    Prima di entrare definitivamente nella nuova stagione agonistica, segnaliamo l’ultimo importante riconoscimento del passato 2022, assegnato da parte della più famosa rivista specializzata del mondo, la statunitense Track and Field News nota come la Bibbia dell’atletica, che ha emesso i suoi verdetti stilando la classifica dei top 10 atleti a livello maschile con una votazione molto tecnica, e poco emozionale, emessa da una giuria composta da 31 giornalisti e statistici internazionali.

    La vittoria è andata, esattamente come per gli Oscar assegnati da World Athletics, al saltatore con l’asta Armand Duplantis, 23enne atleta svedese capace di vincere nella stagione qualsiasi trofeo disponibile, oltre ad aver battuto i suoi stessi record del mondo all’aperto e al coperto ma, se il trionfo del saltatore era scontato nell’edizione numero 63 del referendum, e infatti la votazione in suo favore è stata quasi unanime tra i giurati di Track and Field con solamente tre componenti che non hanno votato per la sua vittoria, i due posti accanto a lui nel podio virtuale della rivista statunitense forse lo sono stati un po’ meno.

    In seconda posizione si è infatti piazzato il brasiliano Alison Dos Santos, campione del mondo dei 400 metri ostacoli, che però non era nemmeno nella cinquina dei finalisti degli Oscar assegnati dalla principale federazione mondiale, mentre al terzo posto c’è il keniano Eliud Kipchoge che, pur non partecipando alla massima competizione iridata di Eugene, è stato premiato dalla giuria per aver migliorato il suo stesso record mondiale della maratona nella seconda delle sue due gare dell’anno a Berlino.

    Duplantis ha vinto 18 delle 19 gare disputate, ha saltato sei volte oltre la misura di 6.10m tra gare indoor e outdoor, in quindici competizioni è andato oltre i 6 metri, ha realizzato i nove migliori salti della stagione, raggiungendo il top in occasione del record del mondo outdoor di 6.21m realizzato ai Mondiali di Eugene, e ha dominato tutti gli eventi più importanti vincendo i Mondiali Indoor di Belgrado con il record del mondo con 6.19m, gli Europei di Monaco di Baviera con 6.06m (record dei campionati) e la finale della Diamond League di Zurigo con 6.07m (record del meeting).

    Nella votazione della giuria di Track and Field nel 2021 Duplantis si era classificato al terzo posto nella classifica generale alle spalle di Ryan Crouser e di Karsten Warholm.

    Embed from Getty Images

    2 Alison Dos Santos 400 metri ostacoli (Brasile)

    Alison Dos Santos è il primo atleta brasiliano ad entrare nella top 10 di Track and Field dal 1989, quando il velocista Robson Da Silva riuscì in questa impresa. Il ventiduenne brasiliano ha raggiunto il miglior piazzamento di sempre per un atleta del suo paese nel referendum della rivista statunitense.

    Dos Santos è il primo specialista dei 400 metri ostacoli ad essere sceso tre volte sotto i 47 secondi nella stessa stagione. Il miglior tempo mondiale della stagione di 46”29 stabilito in occasione della finale dei Mondiali di Eugene è il terzo tempo di sempre e il record sudamericano. Durante la stagione della Diamond League ha corso anche in 46”80 a Stoccolma e in 46”98 nella Finale di Zurigo. E’ rimasto imbattuto in dieci gare disputate e ha fatto registrare le migliori due prestazioni e sei dei dieci tempi più veloci. Uno dei votanti del referendum di Track and Field ha votato per il primo posto di Dos Santos.

    Embed from Getty Images

    3 Eliud Kipchoge maratona (Kenya)

    A 39 anni il primatista mondiale della maratona è il più “anziano” tra gli atleti entrati in top 10 nel referendum di Track and Field. L’atleta dell’anno di Track and Field News si piazza nella top 10 per la sesta volta. Kipchoge ha realizzato le migliori prestazioni all-time ai passaggi intermedi al 25 km con 1h11’08” e al 30 km con 1h25’40” durante la gara del record del mondo alla maratona di Berlino (2h01’09”). Il fuoriclasse keniano ha vinto la Maratona di Tokyo in 2h02’40” nella sua sola altra gara disputata nel 2022 realizzando il sesto crono di sempre. Kipchoge ha ricevuto il maggior numero di voti per il secondo posto nel referendum di Track and Field News, ma la giuria era divisa sulla sua posizione nella Top 10.

    Embed from Getty Images

    4 Noah Lyles 200 metri (USA)

    Una stagione perfetta ha permesso al primatista statunitense dei 200 metri di entrare nella top 4 di Track and Field per la terza volta. Con il record statunitense di 19”31 realizzato nella finale dei Mondiali di Eugene Lyles è diventato il terzo duecentista della storia dopo Usain Bolt (19”19) e Yohan Blake (19”26) e davanti a Michael Johnson (19”32). Il venticinquenne statunitense è sceso sotto i 20 secondi in tutte le dodici gare disputate e ha stabilito sette delle migliori dieci prestazioni mondiali dell’anno. E’ sceso sette volte sotto i 19”75 (più una performance ventosa) e il suo tempo più “lento” è 19”86. Ha battuto il record del Weltklasse di Zurigo di Usain Bolt con 19”52 vincendo il quinto trofeo dei Diamanti della sua stagione.

    Embed from Getty Images

    5 Jakob Ingebrigtsen (Norvegia) 1500 e 5000 metri

    Il campione norvegese è ancora una volta il più giovane membro della Top 10 di Track and Field News, avendo compiuto 22 anni in Settembre. Ingebrigtsen è stato votato atleta numero 1 nel ranking di specialità di Track and Field News sui 1500 e sui 5000 metri e ha guadagnato una posizione nella top 10 assoluta. Il fuoriclasse norvegese è stato battuto da Jake Wightman nei 1500 metri nella finale più importante ai Mondiali di Eugene, ma ha compensato questa sconfitta vincendo le altre cinque gare comprese il meeting di Losanna in 3’29”05 e la finale della Diamond League di Zurigo con il miglior crono mondiale dell’anno di 3’29”02 ed è salito al quinto posto nelle liste mondiali all-time sul miglio con il fantastico 3’46”46 ai Bislett Games di Oslo. Non ha realizzato prestazioni straordinarie sui 5000 metri ma ha confermato il titolo mondiale su questa distanza vincendo anche agli Europei di Monaco di Baviera.

    Embed from Getty Images

    6 Ryan Crouser (Stati Uniti) getto del peso

    Il ventinovenne dell’Oregon non ha dominato il getto del peso come nella stagione 2021 nella quale ha vinto il referendum di atleta dell’anno di Track and Field News, ma la stagione 2022 è stata sufficientemente buona per vincere il ranking di specialità e per piazzarsi al sesto posto nella top ten assoluta come migliore lanciatore della stagione.

    Anche se non ha realizzato la migliore prestazione mondiale dell’anno, Crouser ha realizzato due lanci oltre i 23 metri (23.12m ai Campionati statunitensi e 23.02m al Prefontaine Classic di Eugene) che occupano rispettivamente la quinta e la nona migliore performance di sempre, ha vinto il titolo mondiale a Eugene oltre a mettere a segno cinque delle migliori dieci performance dell’anno. Ha superato i 23 metri in tre gare, i 22 metri in cinque e i 21 metri in altre 7. Ha vinto otto delle dodici gare disputate, compreso il primo titolo mondiale della sua carriera a Eugene con 22.94m.

    Embed from Getty Images

    7 Kristian Ceh (Slovenia) lancio del disco

    Soltanto tre anni fa Kristjan Ceh era un lanciatore con un primato personale da 63.82m. Lo sloveno ha compiuto il salto di qualità nel 2020 quando ha realizzato la misura di 68.75m e si è migliorato ancora con 70.35m nella stagione del 2021, anno del quinto posto alle Olimpiadi di Tokyo e si è piazzato secondo nel ranking mondiale. Ceh ha perso soltanto due delle 21 gare disputate e ha vinto i Mondiali e la Diamond League nel corso del 2022. A 23 anni è diventato il primo atleta sloveno (a livello sia maschile sia femminile) ad entrare nella top 10 della classifica degli Atleti dell’anno di Track and Field News.

    Embed from Getty Images

    8 Soufiane El Bakkali (Marocco) 3000 siepi

    Il Marocco non piazzava un suo atleta nella top 10 dell’Atleta dell’anno di Track and Field News dai tempi del grande Hicham El Guerrouj nel 2004. Il ventiseienne Soufiane El Bakkali ha vinto il titolo mondiale sui 3000 siepi a Eugene ed è rimasto imbattuto in cinque gare disputate vincendo quattro gare di Diamond League a Doha, Rabat, Losanna e Zurigo. Ha stabilito la migliore prestazione mondiale dell’anno con 7’58”28 a Rabat oltre alla quinta e alla nona performance tra le prime 10 del 2022. Guida il ranking di specialità di Track and Field News per il terzo anno di fila ed è il primo atleta non keniano a realizzare una striscia così lunga di primi posti dai tempi del belga Gaston Roelants, che si aggiudicò questa speciale classifica per quattro anni consecutivi dal 1962 al 1965.

    Embed from Getty Images

    9 Joe Kovacs (Usa) getto del peso

    Le prestazioni della top ten stagionale del getto del peso che non appartengono a Crouser sono state realizzate da Joe Kovacs. Il due volte campione mondiale ha stabilito otto delle migliori 13 performance dell’anno. Kovacs ha vinto la finale della Diamond League in Sechsenlautenplatz a Zurigo con 23.23m avvicinando di 14 centimetri il record del mondo di Crouser, che è l’unico ad aver fatto meglio dell’amico-rivale due volte nel corso del 2022. Kovacs, che ha compiuto 33 anni nel 2022, ha vinto 10 gare su sedici disputate, compresi tre successi su Crouser a Losanna, Zurigo e Bellinzona. Kovacs ha superato 23 metri in quattro gare, 22 metri in sei, e 21 metri in nove. Kovacs è uno dei pochi atleti ad essere entrato nella top 10 senza aver vinto il ranking di specialità.

    Embed from Getty Images

    10 Fred Kerley (USA) 100 e 200 metri

    Il campione del mondo dei 100 metri di Eugene 2022 Fred Kerley ha realizzato un’impresa unica di vincere il ranking di specialità di Track and. Field News sui 100 metri dopo aver conquistato la vetta della classifica sui 400 metri nel 2018. Il ventisettenne texano ha corso una sola gara sui 400 metri in 44”47 e ha fermato il cronometro in 19”83 sui 200 metri, guadagnandosi la top 10 nel ranking di specialità della rivista statunitense.

    E’ diventato il sesto a pari merito nelle liste mondiali all-time sui 100 metri grazie al 9”77 realizzato nella semifinale dei Campionati statunitensi di Eugene e ha trionfato nella finale mondiale sempre nella città dell’Oregon in 9”86 dopo aver corso in 9”79 in semifinale. Purtroppo Kerley ha dovuto finire la stagione in seguito ad un infortunio al quadricipite nella semifinale dei 200 metri ai Mondiali di Eugene.

    Embed from Getty Images
    Sport OK Junior