Filippo Tortu (Madrid foto Sprint Academy)
Filippo Tortu (Madrid foto Sprint Academy)

Pippo è più di un atleta per me. Ci siamo conosciuti nove mesi prima che diventasse – sotto i miei occhi, ero a Madrid – il primatista nazionale dei 100 metri. Quindi potrei dire che abbiamo partorito insieme (ahahah come mi piace prendermi meriti non miei!) un traguardo eccezionale.

Dopo che ha abbattuto il muro dei 10″ i media si sono fiondati su di lui e io in quanto giornalista mi sono sentito in imbarazzo per la categoria.

Sarà per questo che, per farmi perdonare, gli ho fatto vincere in volata (sul fotofinish, sennò come?!) un fantacalcio che avevo dominato dalla prima giornata… Ma per il bene dello sport italiano si fa anche questo! I nostri scontri sono sempre pirotecnici perché lui è un po’ il Will Hunting del Fanta (Genio ribelle, suo film preferito).

Quando lo vedo correre mi gaso, sarà che nelle altre occasioni in cui l’ho seguito dal vivo in pista (dal Golden Gala 2018 alla Fastweb Cup 2019) ha sempre messo il turbo: impressionante il 9″97 di Rieti non omologato per il vento.

La sua imperturbabilità si vede anche da queste cose: quel pomeriggio i pollini nell’aria non erano affatto sconvolti dalla fantomatica bufera rilevata dagli anemometri, eppure il verdetto (tempo ventoso) lui l’ha accettato in grande serenità. Ecco, probabilmente si infurierebbe solo se gli saltasse anche quest’anno l’appuntamento in Argentina per il Superclasico. Boca-River è un po’ il suo Sacro Graal.

Grande mangiatore di pasta e fagioli (suo piatto preferito), mi ha fatto scoprire la serie Il Trono di Spade – anche se è stato suo fratello Jack a impormi di vedere le sette stagioni arretrate – che è una delle sue passioni.

Odia la spazzatura per strada e le persone ficcanaso, ma soprattutto rimpiange i tempi della Serie A che si giocava in contemporanea alle tre della domenica. Ecco una cosa che lo indispone: anticipi e posticipi!

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