I finalisti del premio Fair Play di World Athletics

    Quando il gesto umano vale più di quello sportivo

    Anche quest’anno, alla fine di tutta la stagione in pista, le massime federazioni internazionali conferiranno una serie di riconoscimenti agli atleti e atlete che si siano maggiormente distinti e ricordiamo tra l’altro, ancora una volta, come il prossimo 22 ottobre si terrà a Tallinn, in Estonia, la serata finale dei Golden Tracks, la cerimonia annuale che assegnerà i premi per i migliori sportivi europei di atletica dell’anno, sia nella categoria assoluta che in quella delle stelle emergenti e, tra queste, è in lizza anche l’azzurro Mattia Furlani.

    Gli Oscar per i migliori atleti e atlete del mondo saranno invece assegnati a dicembre ma intanto, World Athletics, ha fatto conoscere ieri i nomi dei finalisti per un altro riconoscimento, molto più etico che tecnico, vale a dire quello che vuole evidenziare coloro che si siano particolarmente messi in evidenza per un gesto di grande generosità ed eleganza, il Premio Fair Play 2022 del CIFP di cui ieri sono stati annunciati i candidati e le candidate.

    Questo iniziale risultato è scaturito sia dalle votazioni fatte tramite le piattaforme social dai tifosi di tutto il mondo dopo che, ad agosto, World Athletics aveva invitato a farlo per ricordare il momento che meglio avesse esemplificato il fair play durante i Campionati Mondiali di Eugene in Oregon e, dopo sei giorni di votazioni, i punteggi realizzati si sono combinati con i voti della giuria tecnica per determinare i finalisti.

    Il presidente di World Athletics, Lord Sebastian Coe, ha dichiarato che tale riconoscimento è molto importante in quanto il fair play è un valore intrinseco dello sport, e si è detto molto orgoglioso del fatto che tanti atleti e atlete si siano distinti con le loro azioni, dentro e fuori dal campo, dimostrando una grande integrità interiore che sarà certamente da esempio per le nuove generazioni.

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    1. Katie Nageotte e Holly Bradshaw

    Holly Bradshaw si è infortunata dopo che la sua asta si è spezzata durante la sessione di riscaldamento delle qualificazioni della sua gara mondiale e la collega Katie Nageotte è accorsa per sostenerla immediatamente.

    Sapendo di non essere più in grado di competere per un posto in finale, Bradshaw si è ritirata dalla competizione, permettendo così a un’altra atleta di avanzare e, per questo, ha ricevuto molti insulti sui social media per avere abbandonato, ma Nageotte ha nuovamente offerto il suo sostegno intervenendo su Twitter in difesa della sua concorrente.

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    2. Yaroslava Mahuchikh e Andriy Protsenko

    I saltatori in alto ucraini Yaroslava Mahuchikh e Andriy Protsenko hanno dimostrato una forza e una resistenza incredibili, riuscendo a conquistare rispettivamente la medaglia d’argento e di bronzo iridate, nonostante le enormi sfide che stanno affrontando da mesi a causa dell’attuale situazione in Ucraina.

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    3. Katarina Johnson-Thompson

    Assumendo un ruolo di mentore nel campo dell’eptathlon, Katarina Johnson-Thompson ha mostrato il suo sostegno a una distrutta Sophie Weissenberg dopo che l’atleta tedesca aveva registrato tre nulli nel salto in lungo della competizione mondiale

    Johnson-Thompson, avendo vissuto un’esperienza simile ai campionati iridati di Pechino 2015, sapeva esattamente come si potesse sentire Weissenberg in quel momento, ma è stata anche sentita incoraggiare la sua concorrente polacca Adrianna Sulek, dicendole che sarebbe diventata una superstar di questo sport.

    Il Segretario Generale della CIFP Sunil Sabharwal, che si trovava a Eugene durante i Campionati del Mondo, ha dichiarato: “Sono stato felice di assistere a così tanti incredibili atti di gentilezza durante questi campionati da parte di atleti provenienti da tutto il mondo. Inoltre, per la prima volta, abbiamo assistito ad atti che riflettono l’importanza della salute mentale, un tema sempre più importante nello sport d’élite.

    Il CIFP è lieto di evidenziare questi esempi positivi, e ringraziamo World Athletics per la partnership di lunga data“.

    Il CIFP è stato fondato più di 50 anni fa per promuovere i principi del fair play nello sport: competizione leale, rispetto, amicizia, spirito di squadra, uguaglianza e sport senza doping.

    Il CIFP premia coloro che rispettano le regole scritte e non scritte dello sport, tra cui l’integrità, la solidarietà, la tolleranza, l’attenzione, l’eccellenza e la gioia, e che rappresentano un esempio per gli altri, dentro e fuori dal campo. Solo ai Campionati del Mondo, dal 2003 sono stati assegnati nove premi.

    I membri della giuria dei Campionati del Mondo di quest’anno comprendevano membri del CIFP e i seguenti atleti e membri di World Athletics

    • Naoko Takahashi (JPN) campionessa olimpica di maratona nel 2000
    • Jackie Joyner-Kersee (USA) tre volte medaglia d’oro olimpica
    • Valerie Adams (NZL) vicepresidente della Commissione Atleti di World Athletics
    • Patrick Sang (KEN) due volte medaglia d’argento mondiale di steeplechase e allenatore di riferimento
    • Ximena Restrepo (COL) Vicepresidente del Consiglio mondiale di atletica leggera
    • Jon Ridgeon (GBR) Amministratore delegato di World Athletics
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