Grande lancio nel martello di Sara Fantini a Modena

    Per la lanciatrice con 72,61 la seconda prestazione italiana di sempre

    Quando si parla di specialità di lancio, a parte il getto del peso, si gareggia solamente all’aperto, anche d’inverno per ovvii motivi di contenimento di misure, per cui l’ottima prestazione di ieri a Modena nel martello da parte di Sara Fantini, con 72,61, va considerata a tutti gli effetti la seconda miglior misura italiana di tutti i tempi.

    L’azzurra, che l’anno scorso ha rappresentato i colori azzurri durante le Olimpiadi di Tokyo, con tale risultato migliora il proprio personale di 30 centimetri e si avvicina sempre di più al record di 73,59 realizzato nel 2005 a Bressanone da Ester Balassini.

    Per la 24enne emiliana è attualmente la migliore prestazione mondiale dell’anno, nelle fresche liste del 2022 e la misura viene ottenuta all’ultimo turno, dopo aver già sfiorato con 72,00 al quinto lancio, il precedente personale di 72,31 siglato nello scorso giugno a Madrid.

    Nel 2021 Fantini ha centrato la finale alle Olimpiadi di Tokyo, terminando al dodicesimo posto mentre, nel nuovo anno aveva già lanciato 69,46 due settimane fa a Faenza.

    Sara Fantini (foto organizzatori)
    Sara Fantini (foto organizzatori)

    Le dichiarazioni molto soddisfatte di Sara: “Mi sono sbloccata dopo tre lanci nulli, tutti finiti sulla gabbia, poiché non si incastravano ‘cosine’ tecniche ma in gara eravamo in tre, quindi l’idea di forzare da subito era ragionata, tanto avrei avuto a disposizione tutti i sei lanci.

    Poi, dopo il 67,82 al quarto, è cambiato tutto negli ultimi due. È una giornata che mi dà ancora più sicurezza, anche perché il 72,61 non è stato il lancio perfetto, ma ancora decisamente migliorabile.

    Sono consapevole che stiamo crescendo nella direzione giusta e sono felice soprattutto di aver già centrato la misura che mi porterà ai Mondiali di Eugene a luglio e agli Europei di Monaco di Baviera ad agosto, senza dover rincorrere il ranking come invece lo scorso anno per le Olimpiadi”.

    Fantini è nativa di Fidenza, in provincia di Parma, ma è cresciuta a Salsomaggiore Terme. Certamente ottimi i suoi geni di atleta in quanto il padre Corrado è stato finalista olimpico del peso nel 1996, mentre la mamma Paola Iemmi era una specialista delle prove multiple e poi del giavellotto.

    La sua tecnica è Marinella Vaccari, già coach della Balassini, e adesso insieme valuteranno se gareggiare di nuovo nel prossimo weekend, e poi sarà certamente protagonista nella finale nazionale dei Campionati invernali di lanci a Mariano Comense (26-27 febbraio) alla ricerca del decimo titolo italiano consecutivo tra estate ed inverno.

    I programmi invernali, ovviamente sempre all’aperto, si concluderanno con la maglia azzurra nella Coppa Europa lanci a Leiria, in Portogallo, nel weekend del 12-13 marzo.

    Paola Iemmi-Sara Fantini (foto personale Doha 2019)
    Paola Iemmi-Sara Fantini (foto personale Doha 2019)

    Ripercorrendo brevemente la sua storia agonistica, sin da piccolina ha praticato tante discipline quali pallavolo, basket, danza e poi anche tennis ed equitazione a livello agonistico.

    Gradatamente, in seguito, verso i 15/16 anni si è avvicinata al mondo dell’atletica che ben conosceva per i genitori, e ha iniziato provando tante specialità, sia nell’ambito dei lanci ma anche delle corse.

    In un’intervista che le abbiamo fatto qualche mese prima delle Olimpiadi giapponesi, lei stessa ci ha confidato che ha iniziato con il lancio del martello perché, appena l’ha provato, ho subito sentito che le calzava a pennello, nel senso che i movimenti di tecnica base per farla le sono subito riusciti facili, e che ogni fase dell’esecuzione la diverte molto.

    Prima di essere allenata da Marinella Vaccari Zanetti, è stata seguita dalla madre ma poi anche dal grande Nicola Vizzoni, ma il problema era che lui allena a Pietrasanta e l’ha dovuto lasciare non potendo fare continuamente la spola con Fidenza, visto l’elevato numero di sedute agonistiche settimanali.

    Nello specifico, infatti, si allena circa 9 volte a settimana, con un giorno di riposo e doppiando tre volte, con 4 lavori di tecnica, 3 di forza e 2 sul campo, intesi come lavori in cui cerca di esaltare determinate caratteristiche quali l’esplosività e la velocità, elementi molto importanti per compensare alcune carenze fisiche naturali, quali il fatto di non essere troppo alta e di avere le braccia meno lunghe di altre lanciatrici internazionali.

    Sara Fantini (foto archivio)
    Sara Fantini (foto archivio)
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