Per Jacobs a Lodz un altro 60 sulla strada di Belgrado

Il bicampione olimpico premiato ieri dalla stampa estera in Italia

Nuova interessante prova agonistica di Marcell Jacobs che, dopodomani 11 febbraio, sarà impegnato nella seconda gara del 2022 correndo i 60 metri in Polonia, nell’Atlas Arena di Lodz, nell’ambito dell’Orlen Cup meeting silver del World Athletics indoor tour.

Per Marcell, reduce dall’eccellente debutto di venerdì scorso all’ISTAF Berlino, dove ha vinto la finale con l’ottimo crono di 6″51, dopo aver fatto 6″57 in batteria, sarà un’altra occasione per testare la sua condizione che sembra ottimale nell’ottica di preparare al meglio l’appuntamento più importante di questa fase invernale della stagione, i campionati del mondo al coperto che si svolgeranno nella Stark Arena di Belgrado, in Serbia, dal 18 al 20 marzo.

Come successo nella capitale tedesca, per il bicampione olimpico, quello di Lodz sarà un ritorno sulla falsariga di quanto accaduto l’anno scorso quando si presentò all’evento polacco con diverse aspettative e venne battuto, pur con il buon crono di 6″53, dallo statunitense Mike Rodgers (6″52) che dovrebbe essere il principale avversario anche venerdì secondo quanto annunciato dagli organizzatori della Orlen Cup, che non hanno ancora ufficializzato i nomi degli altri velocisti presenti sui 60 metri.

Dopo l’appuntamento agonistico in Polonia, per Marcell è previsto il meeting di Lievin (Francia) il 17 febbraio e poi, la prima gara in Italia dopo i trionfi a cinque cerchi, in occasione dei campionati italiani assoluti che si svolgeranno il 27 febbraio al Palaindoor di Ancona.

Non solo gare ma anche onorificenze di vario genere ed ieri è stata la volta di quella dell’Associazione Stampa Estera in Italia che gli ha assegnato, a Roma, il premio di atleta dell’anno 2021, riconoscimento nato nel 1991 e vinto in passato da altri grandi sportivi come Debora Compagnoni, Francesco Totti, Fiona May, Zinedine Zidane e Dino Zoff.

Le parole di Jacobs sul suo immediato futuro agonistico: “I Mondiali indoor di Belgrado saranno una delle tappe fondamentali della stagione. Dovrò uscire dalla mia confort zone perché il mio punto forte sono i 100 metri, ma bisogna confrontarsi anche dove non si è così bravi e quindi ci arrivo con la volontà di fare il massimo e di giocarmi il tutto per tutto ai Mondiali nei 60 metri. Rispetto a Belgrado 2017 (fuori nella qualificazione del salto in lungo lungo) adesso sono un altro atleta.

Fisicamente mi sento molto bene, abbiamo fatto un ottimo lavoro per ricominciare nel migliore dei modi, il picco di forma sarà per i campionati del mondo ma rispetto allo scorso anno l’inizio è migliore.

Mi mancava quell’adrenalina provata a Berlino, spero di non stare più così tanto tempo senza gare.”

Interessante poi alcune dichiarazioni del velocista azzurro sulla possibilità di correre in futuro anche i 200 metri all’aperto: “Vogliamo iniziare la stagione outdoor con un paio di gare su questa distanza, che è anche funzionale ai 100, ma li faremo seriamente soltanto dopo Parigi 2024. Il sogno è fare doppietta agli Europei di Roma subito dopo le prossime Olimpiadi”.

Per finire due parole sull’amico e rivale di sempre, ma soprattutto compagno di staffetta 4×100, Filippo Tortu: “C’è sempre stata una rivalità positiva che ci ha permesso di spingerci l’un l’altro, per me è un ottimo avversario che mi ha spronato più di tutti a fare sempre meglio”.

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