Sarà un’ultima emozionante giornata, quella di oggi pomeriggio a Chorzow per le conclusive 12 gare della First Division dei Campionati Europei a squadre, che tutti gli appassionati di atletica amano chiamare ancora Coppa Europa, il nome che le fu attribuito nel lontano 1965, con la più che concreta prospettiva di un primo storico successo per la nazionale italiana che si presenterà forte dei 35,5 punti di vantaggio sulla sulla Polonia seconda, anche se alla fine immediata delle gare c’era dietro la Gran Bretagna a 34,5 punti che sono però diventati 49,5 vista la successiva squalifica nella 4×100 maschile.

Tante le discipline odierne in cui le maglie azzurre potranno ancora piazzarsi molto bene a cominciare dai 200 metri dove l’oro olimpico della 4×100, Filippo Tortu, partirà con il ruolo di favorito, così come la ventenne Larissa Iapichino sarà l’atleta da battere nella gara del salto in lungo, ma ovviamente grandissima attesa per l’altro oro a cinque cerchi del salto in alto, Gianmarco Tamberi, aggregato alla formazione solo negli ultimi giorni e al debutto assoluto nel 2023, ma che nelle competizioni importanti riesce sempre a dare il 110% delle sue enormi potenzialità.

Ottime aspettative pure dal campione europeo indoor del getto del peso, l’italo sudafricano Zane Weir, atleta che garantisce sempre una grande stabilità di prestazioni, dall’oro continentale sui 10.000 a Monaco di Baviera, Yeman Crippa, forse ormai più a suo agio su distanze maggiori dei 5000 metri che correrà, ma sempre in grado di ottenere un importante piazzamento, ed anche da Sintayehu Vissa che, nei 1500 metri, partirà con il miglior accredito tra le iscritte.

Nelle altre competizioni potrà certamente fare bene anche Dalia Kaddari nei 200 metri donne, poi ci si aspetta forse qualche punto in meno da Erika Furlani nel salto in alto, e dai tre debuttanti in maglia azzurra, Federica Botter impegnata nel lancio del giavellotto donne, Michele Fina in quello riservato agli uomini, oltre che Eleonora Curtabbi nei 3000 siepi, mentre il grande finale di tutta la manifestazione con la staffetta mista 4×400 potrebbe riservare ancora l’acuto finale, specie se sarà schierato ancora Alessandro Sibilio, anche se è auspicabile che a quel punto il Trofeo sia già stato matematicamente conquistato.

Mattia Furlani (foto Grana/FIDAL)
Mattia Furlani (foto Grana/FIDAL)

Le gare dei ieri

Nella seconda giornata c’era grande attesa oltre che emozione per la gara del lungo con la presenza del 18enne talento Mattia Furlani, e il talento azzurro non ha certo tradito le aspettative chiudendo al secondo posto con un miglior salto di 7,97 su una pedana apparsa non ideale, lasciando dietro atleti del calibro dello svizzero Ehammer terzo con 7,95 e dello svedese Montler quarto con 7,82, mentre il successo è andato al super campione di tutto, il greco Miltiadis Tentoglou, con un ultimo notevole balzo a 8,34 dopo essere stato comunque sempre in testa con 8,08.

Per Mattia 15 fondamentali punti e ancora una grande dimostrazione di costanza di rendimento oltre che di estrema maturità agonistica nonostante la giovanissima età.

Brillante prova nei 110 ostacoli uomini di Hassane Fofana, che ha dimostrato di avere meritato la convocazione in cui era in ballottaggio con il giovane emergente Lorenzo Simonelli, con un importante terzo posto in 13″47 che ha dato all’Italia altri 14 punti, mentre nella prova delle atlete dei 100 H, quinta posizione per Elisa Di Lazzaro con 13″21 e 12 punti in classifica.

Nel lancio del martello uomini undicesima posizione e 6 punti invece per Giorgio Olivieri, mentre negli 800 donne Eloisa Coiro si è difesa strenuamente e, pur cedendo leggermente nel finale, ha chiuso con un buon 2’01″03 sesta a pari merito e conquistato 10,5 punti.

Nei 1500 metri uomini Pietro Arese è apparso sull’ultimo rettilineo leggermente imballato e sembrato non riuscire a tenere le migliori posizioni, ma con una reazione di orgoglio ha chiuso in ogni caso al quarto posto con 13 punti, lasciando al quinto proprio il britannico Mills e fermando il cronometro a 3’38″13 in una gara tattica dominata dal fenomeno spagnolo Mohamed Katir in 3’36″95.

Pietro Arese (foto Grana/FIDAL)
Pietro Arese (foto Grana/FIDAL)

Altra sensazionale dimostrazione di forza da parte di Alessandro Sibilio che ha dominato, come ampiamente previsto, i 400 ostacoli maschili, con un significativo 48″14 che gli è valso la seconda prestazione in carriera ed anche il record della manifestazione, oltre ai fondamentali 16 punti per la classifica, mentre brillante è stata pure la prova di Ayomide Folorunso nel giro di pista con barriere riservato alle donne, chiuso in seconda posizione con 54″79 di suo primato stagionale, ottenendo 15 punti.

Nel salto con l’asta donne prestazione non fortunata da parte della primatista nazionale Roberta Bruni che si è fermata alla quota di entrata di 4.25, fallendo tre volte 4,40 e per lei alla fine è restato l’undicesimo posto, a pari merito dell’atleta polacca, con 6,5 punti.

Nel lancio del disco uomini si è difeso bene Alessio Mannucci chiudendo settimo con 59,66 e ottenendo 10 punti non totalmente ipotizzabili mentre un altro fondamentale risultato è arrivato dal salto triplo donne con l’ottima prova di Ottavia Cestonaro, seconda con 14,09 solamente dietro alla campionessa europea indoor, la turca Tugba Danismaz prima con 14,16 che ha portato 15 punti alla squadra azzurra.

Ottavia Cestonaro (foto Grana/FIDAL)
Ottavia Cestonaro (foto Grana/FIDAL)

Tremendo pasticcio della 4×100 femminile che doveva solo portare al traguardo il testimone, con un crono accettabile ma senza l’esigenza di ottenere la qualificazione per i Mondiali, e ha rischiato di uscire di scena per un cambio sbagliato tra Dalia Kaddari e Anna Bongiorni, ma poi in qualche modo le atlete sono riuscite a recuperare, facendo chiudere la gara a Vittoria Fontana in un altissimo 52″28, che ha portato ugualmente 5 punti a causa della squalifica di altre 4 squadre tra cui la temibile Gran Bretagna.

Missione compiuta invece per la 4×100 azzurra uomini, che all’ultimo ha perso anche Fausto Desalu e ha dovuto schierare Marco Ricci in terza frazione, ma l’importante era arrivare pur con un crono che non ha migliorato lo stagionale di 38″38, utile in ogni caso per ora ai fini della qualificazione per i mondiali di Budapest, per cui il secondo posto con 38″47 e 15 punti va considerato più che positivo nell’ottica della chiusura della seconda giornata in cui il vantaggio sulla seconda è adesso veramente consistente.

Tortu-Ceccarelli-Patta-Ricci (foto Grana/FIDAL)
Tortu-Ceccarelli-Patta-Ricci (foto Grana/FIDAL)

Dopo 25 gare sulle 37 previste l’Italia è in prima posizione con 294 punti con la Polonia seconda a 258,50 e la Germania terza a 256,50.

Le gare di oggi

  • 15.25 Giavellotto F Federica Botter
  • 15.30 Alto M Gianmarco Tamberi
  • 16.00 200 F Dalia Kaddari
  • 16.20 200 M Filippo Tortu
  • 16.23 Peso M Zane Weir
  • 16.50 Lungo F Larissa Iapichino
  • 17.00 3000 siepi F Eleonora Curtabbi
  • 17.20 Alto F Erika Furlani
  • 17.28 Giavellotto M Michele Fina
  • 17.35 5000 M Yeman Crippa
  • 18.15 1500 F Sintayehu Vissa
  • 18.37 4×400 mista Italia

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