Brutte notizie per Luca Lai, 29enne velocista di Oristano, apparso in grandissima condizione alla sua prima gara stagionale del 23 gennaio scorso quando, sui 60 metri di Ancona, ha ottenuto il proprio personale di 6″56 che gli è valso anche il minimo per i Mondiali Indoor di Belgrado, in Serbia, dal 18 al 20 marzo.
Luca ha corso anche nello scorso fine settimana, sempre nel Palaindoor marchigiano, non riuscendo a ripetere la bella impressione suscitata la settimana precedente, specialmente in finale dove ha chiuso con 6″70 dopo il 6″64 della batteria.
Sembrava solo un minimo di appannamento dopo l’ottimo risultato precedente, magari dovuto a un piccolo calo di tensione e invece, purtroppo, si è scoperto il vero motivo dovuto all’inizio di un indebolimento fisico avuto dall’atleta nei giorni precedenti alla gara, a cui non aveva dato troppo peso e che, invece, si è rivelato essere stato causato dalla positività al Covid scoperta oggi.
Vi riportiamo sotto il comunicato fatto dall’atleta sulla sua pagina facebook, in cui di fatto annuncia di dover rinunciare a proseguire la stagione indoor.
Peraltro lo abbiamo anche contattato direttamente per sapere se tale decisione fosse certa, visto che comunque ci sono ancora molte settimane prima dell’appuntamento mondiale di marzo, e la sua gentilissima immediata risposta è stata che ora è a letto e che sostanzialmente si sente molto debole per cui poco ottimista per il prossimo futuro, anche se non ha escluso definitivamente nulla.
Gli facciamo ovviamente il più grande in bocca al lupo, riprendendo integralmente il suo post in cui c’è anche la sua storia agonistica degli ultimi mesi, con una sua scelta importante che, certamente, stava già dando dei risultati importanti.
“A fine Settembre presi una decisione: dare una bella scossa alla mia vita e riniziare tutto da capo facendo un bel reset. Mi sono trasferito ad Ancona per investire su me stesso e per vedere fin dove il mio corpo potesse correre veloce. Ad Ancona ho avuto l’opportunità di allenarmi al chiuso, finalmente al caldo dopo due anni passati a Milano tra lockdown e clima pessimo per allenarsi.
La programmazione è stata perfezionata, studiata nei minimi dettagli e resa decisamente migliore rispetto agli ultimi anni.
Dopo 4mesi di preparazione, svolgendo tutto in maniera pressochè impeccabile, il 23/01 gareggio nei 60m indoor ad Ancona. 6.62 in batteria, minimo per i mondiali indoor, 6.56 in finale, miglior prestazione Europea dell’anno e sesta prestazione italiana di sempre.
Si intravedono i primi frutti dell’ottimo lavoro svolto, ma sia io che il mio allenatore sapevamo che il 6.56 sarebbe stato abbassato la settimana dopo, come da programma.
Mercoledì sera mi sentivo debole, lieve mal di gola e stato soporoso.
Non c’ho fatto molto caso, reputando questo stato alla gara molto tirata della domenica precedente. Mi sono detto che ci poteva stare e ho subito pensato di non aver ancora del tutto recuperato le energie nervose. Giovedì, durante l’allenamento di partenze, mi sentivo ancora stanco. Nonostante le pessime sensazioni i tempi non erano da buttare via, quindi feci finta di niente. Venerdì e sabato allenamento leggero: ancora sonnolenza e stanchezza.
Domenica gara: come se mi avessero gambizzato. Ne esce una gara pessima. Molti di voi mi hanno chiesto: ma perchè gareggiare se non ti sentivi bene? Io c’ho voluto provare lo stesso perchè questa gara era l’ultima disponibile in italia in una pista veloce come Ancona (esclusi i campionati italiani).
Non trovando nessuna spiegazione razionale alla mia condizione fisica, questa mattina vado a fare un tampone molecolare. L’ho sempre escluso, quasi per scaramanzia, ma purtroppo l’esito non è stato negativo.
Ora quarantena e Mondiali indoor in streaming da casa.
E da qualche ora che mi pongo una domanda: ma perchè, caro Virus, dovevi rompermi le scatole proprio adesso?
La natura è forte e spesso crudele, se vuole schiacciarti ti schiaccia..ma ho capito una lezione importante in questi 22anni di atletica leggera..saper incassare e resistere ai colpi ti rendono un vincente..ciò che non ho potuto completare nelle indoor lo farò con gli interessi nelle outdoor”.