La nuova dimensione di Gaia Sabbatini

    Da ieri sera, per l'azzurra sono mutati i palcoscenici dove esibirsi e, domenica sera, grande debutto in Diamond League a Gateshead.

    Tra tutti i 9 azzurri impegnati ieri sera, nella 60esima edizione del prestigiosissimo Golden Spike di Ostrava, meeting gold del Continental Tour, la sorpresa maggiore, a mio avviso, è venuta fuori dall’ottima prestazione della 21enne atleta teramana Gaia Sabbatini, che non solo è arrivata quarta in mezzo a una concorrenza di grande spessore, ma ha anche polverizzato il proprio personale sui 1500 metri portandolo a 4’08″24 dal precedente 4’11″27, oltre tre secondi di miglioramento!

    Gaia, che compirà 22 anni il prossimo 10 giugno, sta avendo una crescita agonistica molto costante, senza strappi eccessivi e questo, grazie certamente al sapiente lavoro del suo allenatore Andrea Ceccarelli, che certamente è riuscito a trasmettere all’atleta le giuste motivazioni per credere sempre di più nelle proprie potenzialità, senza però voler esagerare nel raggiungere subito determinati obiettivi.

    Dopo ieri sera, però, è certamente cambiata la visuale futura per l’azzurra, già protagonista di una buona stagione indoor che l’aveva portata a disputare i campionati europei di Torun, ed ora è il momento di osare per provare a prendere quella strada per Tokyo che, forse, sino a poche ore fa sembrava irraggiungibile, mentre adesso sembra molto più visibile.

    Certo il minimo cronometrico dei 1500m, per andare alle Olimpiadi, è ancora molto lontano, 4’04″20, ma ci sono 45 posti disponibili e un ranking mondiale che tiene conto dei piazzamenti e delle partecipazioni alle manifestazioni più importanti dove, proprio ieri sera, Gaia ha dimostrato ampiamente di poter partecipare e lottare senza paura.

    Sono molto lieto, quindi, di anticipare come l’atleta debutterà domenica sera in Diamond League a Gateshead e, dopo la partecipazione agli Europei a squadre di fine mese a Chorzow, sarà presente ancora in Diamond League nell’ambito del Golden Gala Pietro Mennea, il 10 giugno a Firenze.

    Tre gare importantissime, quindi, che possono decidere questa prima parte della sua stagione nell’ottica fondamentale del sogno di partecipare alla prima Olimpiade ma che, in ogni caso, la collocano definitivamente su una importante dimensione internazionale.

    Appena possibile ci farà molto piacere intervistarla, nell’ambito della nostra rubrica Road to Tokyo, ma certamente mi piace evidenziare come ho sempre molto creduto in lei e mi fa piacere fare riferimento alla prima delle due interviste che gentilmente mi concesse, circa un anno e mezzo fa, da cui si capisce perfettamente la sua grande passione e voglia di emergere.

    Sport OK Junior