Roberto Fabbricini (foto sito un impegno per l'atletica)
Roberto Fabbricini (foto sito un impegno per l'atletica)

Il prossimo 10 novembre l’European Athletics, la massima federazione di atletica europea, assegnerà l’edizione 2024 dei Campionati Europei di Atletica e tra le nazioni candidate c’è anche l’Italia con Roma.

La candidatura italiana è stata ufficialmente presentata dalla FIDAL il 31 gennaio di quest’anno, con il sostegno, ovviamente, del Ministero dello Sport e del Comune di Roma, senza i quali non sarebbe stato possibile portare avanti l’iniziativa.

In realtà, già a maggio avrebbe dovuto esserci la designazione ufficiale, ma l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto slittare il tutto, appunto al 10 novembre prossimo, salvo sorprese delle ultime ore.

Nel ricordare tutto questo, interessanti sono le dichiarazioni fatte, oggi, da uno dei candidati alla Presidenza della FIDAL, le cui elezioni si terranno a Roma, il prossimo 31 gennaio 2021, Roberto Fabbricini che si è espresso tramite il portale del suo movimento “Un impegno per l’Atletica” in tal senso.

Cari amici dell’Atletica italiana,
Nell'attuale ruolo di candidato alla Presidenza della Federazione italiana di Atletica Leggera, sento il dovere di far sentire la mia voce e quella del mio gruppo di riferimento, «Un Impegno per l’Atletica», sul tema della candidatura di Roma ad ospitare i Campionati europei nel 2024.
Per cultura ed educazione personale e sportiva cerco sempre di affrontare gli argomenti con realismo e dati certi.
Nel momento in cui la pandemia che ci assale ha messo a terra il mondo intero da tutti i punti di vista con imprevedibili ulteriori conseguenze, non mi pare giustificabile l'insistenza con cui il Presidente uscente Alfio Giomi e il suo gruppo dirigente continuano a sostenere la candidatura di Roma, considerando l’organizzazione degli Europei 2024 come un'occasione di irripetibile convenienza e prestigio. Non appare chiaro a chi converrebbe allestire questa manifestazione e chi trarrebbe prestigio da tutto ciò. È certo però che chi dovrebbe supportare in maniera determinante l'evento nell'aspetto finanziario, dovrebbe farlo con atti di impegno vincolante e non con generiche espressioni di intento.
Credo di avere una buona esperienza di eventi e di organizzazione, maturata in decenni di lavoro e mi chiedo su quali risorse certe possano contare la Federazione, le Istituzioni e il Governo per sostenere un tale impegno. Non dimentichiamo che stiamo parlando di una manifestazione in calendario a poche settimane di distanza dallo svolgimento dei Giochi Olimpici di Parigi e con programma ridotto, con prevedibile minor partecipazione di atleti e spettatori e con attenzione mediatica certamente contenuta rispetto all'evento olimpico. Non ritengo giusto chiedere importanti sforzi economici al Paese quando ci sono grandi difficoltà a reperire risorse anche di molto inferiori per sostenere società di base in grave affanno.
Anche a nome dei tanti dirigenti, tecnici e atleti delle varie società, mi sento di chiedere che il Presidente Giomi ed il Consiglio Federale attualmente in carica, ma in scadenza di mandato, ritirino la candidatura di Roma 2024, per non ipotecare il futuro finanziario e progettuale della Federazione per gli anni a venire.
È questo un dovere verso tutta l'Atletica italiana.

In sostanza Fabbricini, in virtù del difficile momento del paese, legato all’emergenza Coronavirus, chiede alla Federazione di fare un passo indietro e ritirare la propria candidatura.

Come sempre ci limitiamo a riportare, per quel che riguarda i candidati alle prossime elezione fedarli, solo la notizia, senza alcuna opinione personale che lasciamo alla singola valutazione di chi vorrà leggere la notizia.

Sarà, ovviamente, nostra cura riportare eventuali commenti degli altri candidati che ricordo essere: Vincenzo Parrinello, Stefano Mei e il movimento che fa riferimento a Massimo Magnani.

 

Sport OK Junior