Sibilio nella finale a tre del Men’s Rising Star

    Per lo specialista dei 400 ostacoli il sigillo di una stagione straordinaria

    L’esaltante stagione agonistica di Alessandro Sibilio, 22enne atleta azzurro specialista dei 400 ostacoli, si arricchisce di una nuova perla in quanto, dopo essere stato candidato dalla massima federazione continentale tra i dieci migliori giovani talenti europei per il premio di Rising Star dell’anno, quello riservato agli atleti emergenti, è adesso entrato nella ristretta cerchia dei tre finalisti che si contenderanno il titolo da assegnare nella serata di gala del 16 ottobre a Losanna (Svizzera), durante la cerimonia dei Golden Tracks di European Athletics.

    L’azzurro delle Fiamme Gialle, nato a Napoli il 27 aprile 1999, dopo un brillante inizio di carriera da giovanissimo, aveva vissuto alcune stagioni complicate ma, dopo aver dato segnali di ripresa già alla fine del 2020, è esploso in questo 2021 con ottimi crono e piazzamenti di enorme prestigio quali su tutti quelli delle Olimpiadi di Tokyo, dove è entrato per due volte tra i migliori otto, con l’eccellente personale di 47″93 nei surreali 400 ostacoli del record del mondo di Warholm, e con la staffetta 4×400 che ha polverizzato il record italiano dopo trentacinque anni, ma anche conquistando l’oro europeo under 23 a Tallinn in Estonia.

    Per Alessandro, quindi, migliaia di voti nel sondaggio online lanciato da European Athletics e, adesso che è ufficialmente sul podio, una sfida difficilissima con due straordinari campioni quali il francese campione del mondo ed europeo U20 dei 110 ostacoli Sasha Zhoya, e il finalista olimpico e campione europeo U23 del disco Kristjan Ceh della Slovenia.

    A decretare il vincitore saranno anche le preferenze espresse dalle federazioni, dalla stampa internazionale e da una giuria selezionata dalla EA.

    Alessandro Sibilio (foto Colombo/FIDAL)
    Alessandro Sibilio (foto Colombo/FIDAL)

    Per evidenziare ancor meglio quanto fatto da Sibilio, che è allenato da Gianpaolo Ciappa, quest’anno va sottolineato come il suo personale sui 400 ostacoli, sino alla fine del 2020, era il 50″34 ottenuto per vincere la medaglia d’argento nei Campionati under 20 di Grosseto e che, poi, negli anni seguenti aveva avuto un netto calo di rendimento.

    Il 47″93 della semifinale di Tokyo, che gli ha regalato un piazzamento prestigiosissimo tra i primi otto del mondo, rappresenta quindi un miglioramento di oltre due secondi rispetto al crono migliore del 2017, ma soprattutto la seconda miglior prestazione italiana di tutti i tempi alle spalle di un mito quale il campione del mondo 1999 Fabrizio Mori che detiene ancora il primato con 47″54, tempo ormai non più irraggiungibile da parte di Sibilio.

    Ricordiamo che gli altri 7 giovani talenti inizialmente candidati per il premio Men’s Rising Star dell’anno erano il figlio d’arte lituano Mykolas Alekna, campione europeo e mondiale under 20 del lancio del disco, lo svizzero Ricky Petrucciani, campione europeo under 23 sui 400 metri in 45”02 (a soli tre centesimi di secondo dal primato svizzero di Mathias Rusterholz), l’ucraino Mykhaylo Kokhan (campione europeo under 23 e quarto classificato alle Olimpiadi di Tokyo nel lancio del martello con l’eccellente misura di 80.39m a 20 anni), il francese Erwan Konate (campione mondiale under 20 nel salto in lungo con 8.12m), il diciottenne polacco Krzysztof Roznicki (campione europeo under 20 sugli 800 metri a Tallin e quinto classificato al Memorial Kusocinski di Chorzow in un eccellente 1’44”51), il turco Beke Akcam (campione mondiale under 20 sui 400 ostacoli a Nairobi), lo svedese Gabriel Wallmark (campione europeo e mondiale under 20 del salto triplo).

    Alessandro Sibilio (foto Mäkinen/FIDAL)
    Alessandro Sibilio (foto Mäkinen/FIDAL)

    Al femminile, la “rising star” sarà scelta tra l’olandese bronzo olimpico dei 400hs Femke Bol, la mezzofondista britannica Keely Hodgkinson, argento negli 800 a Tokyo e campionessa europea indoor, e la sprinter irlandese Rhasidat Adeleke, oro agli Europei U20 di Tallinn nei 100 e nei 200 metri.

    Le altre candidate, escluse ormai dalla votazione finale, erano la svedese Maja Askag (campionessa europea e mondiale under 20 nel salto in lungo e nel salto triplo), le finlandesi Silja Kosonen (campionessa europea e mondiale under 20 nel lancio del martello) e Saga Vanninen (oro europeo e mondiale under 20 nell’eptathlon), la sorella d’arte svizzera Ditaji Kambundji (campionessa europea under 20 sui 100 ostacoli), la polacca Pia Skrzyszowska (vincitrice sui 100 metri e sui 100 metri ostacoli a Chorzow) e la diciassettenne serba Adriana Vilagos (campionessa europea e mondiale under 20 nel lancio del giavellotto e primatista mondiale under 20 con il recente 62.36m nel meeting del Continental Tour Gold di Zagabria).

    Sport OK Junior