Il Palaindoor di Ancona è stato teatro di una straordinaria edizione dei Campionati Italiani Juniores e Promesse, che hanno regalato tre record italiani (due nella categoria promesse di Lorenzo Simonelli e di Veronica Besana nelle due gare dei 60 metri ostacoli e uno a livello juniores di Simone Bertelli nel salto con l’asta).
Presentiamo alcuni dei protagonisti che hanno illuminato la rassegna tricolore giovanile e alcune curiosità sulla loro vita e sulla loro carriera.
Simone Bertelli
Simone Bertelli ha stabilito il primato italiano under 20 di salto con l’asta superando 5.51m, misura migliore rispetto al record di categoria outdoor riscritto dopo 28 anni.
Il diciottenne torinese della Safatletica Piemonte ha migliorato tre volte il record italiano under 20 indoor in un pomeriggio esaltante superando in precedenza anche le misure di 5.32m e 5.40m.
Bertelli ha battuto il precedente primato nazionale di categoria outdoor stabilito dal grossetano Andrea Giannini con 5.50m il 29 Settembre 1995 a Cannes, dopo aver fatto cadere la migliore prestazione all-time indoor di categoria stabilita da Claudio Michel Stecchi l’8 Febbraio 2010 a Firenze.
Ha incrementato di 16 centimetri il precedente record personale di 5.35m stabilito nel corso della stagione outdoor 2022. Lo scorso anno Simone si è piazzato secondo ai Campionati Italiani under 20 outdoor a Rieti e ha partecipato ai Campionati Mondiali under 20 di Cali.
Allenato da Alberto Frati, che segue anche Matteo Olivieri, che ha vinto il titolo italiano under 23 il giorno dopo migliorando il record personale nell’asta promesse di tre centimetri con 5.40m prima di superare l’asticella alla quota di 5.52m.
Olivieri diventa il terzo italiano under 23 di sempre dopo Giuseppe Gibilisco (5.62) e Stecchi (5.60m). Successivamente ha tentato tre prove senza successo alla misura del primato italiano di categoria di 5.63m.
Simone Bertelli: “E’ stata una bella gara. Gli avversari erano temibili. Ho tremato alla quota di 5.20m fatto soltanto alla terza prova, ma poi sono riuscito a rimettermi in sesto. Non mi aspettavo di saltare 5.51m. E’ stata una grande emozione. Dedico questo record al tecnico abruzzese Umberto Tuffanelli, scomparso la mattina della gara. E’ stato il mentore del mio tecnico Frati”.
Mattia Furlani
Mattia Furlani ha vinto il titolo italiano under 20 di salto in lungo con 7.74m una settimana dopo aver migliorato il record italiano di categoria al coperto con 7.99m al meeting di Stoccolma.
La misura realizzata in Svezia è stata ratificata da European Athletics come record europeo under 20 indoor Il campione europeo under 18 di salto in lungo e salto in alto di Gerusalemme 2022 ha fatto registrare anche due misure valide da 7.57m e 7.62m, due salti nulli e un salto soltanto abbozzato nell’ultimo tentativo a sua disposizione.
Mattia Furlani: “Sono tornato un po’ scombussolato dalla Svezia. Il 7.74m è stato un bellissimo salto anche se ho chiuso male. La gara dei Campionati Italiani è stata buona e ora punto a gareggiare ai Campionati Italiani assoluti il 18 Febbraio”.
L’atleta nato a Marino in provincia di Roma vinse i titoli italiani under 18 nel salto in lungo e nel salto in alto ai Campionati Italiani di Milano. Ha migliorato il record italiano under 18 del salto in lungo detenuto da Andrew Howe volando alla misura di 7.87m prima di saltare 2.16m nel salto in alto.
Molti appassionati hanno paragonato Mattia all’altro grande talento dell’atletica italiana Andrew Howe per le sue origini laziali, l’appartenenza al club della Studentesca Rieti e per la capacità di esprimersi in specialità molto diverse con risultati eccellenti.
“Anche se i nostri percorsi sono stati diversi è un onore essere paragonato ad una leggenda come Howe. Mi sono emozionato dopo aver visto il video con i suoi complimenti dopo il mio primato italiano a Milano.”
Lo scorso Luglio ha ripetuto la stessa doppietta poche settimane dopo agli Europei Under 18 a Gerusalemme con le misure di 8.04m nel salto in lungo (record italiano under 18) e 2.15m nel salto in alto. E’ diventato il primo italiano della storia a superare la barriera degli 8 metri nella categoria under 18.
Ha gareggiato ai Campionati del Mondo juniores di Cali nell’Agosto 2022 dove si è piazzato settimo nel salto in lungo con 7.75m e ottavo nel salto in alto con 2.05m. Con le vittorie di Gerusalemme Mattia è diventato il “Mr. Jump” italiano prendendo a prestito il soprannome dato al talento statunitense Ju’Vaughn Harrison, campione in grado di vincere i titoli NCAA e i Campionati statunitensi nel salto in lungo e nel salto in alto.
“Vincere il doppio oro a Gerusalemme è stata un’emozione incredibile. Ero sicuro di poter andare forte in entrambe le gare. Per questo ho scelto di farle tutte e due. La finale del salto in alto è stata difficile, perché ero stanco dal punto di vista muscolare. I miei compagni di squadra mi hanno spinto facendomi un tifo assurdo dalla tribuna. Sono stato orgoglioso di essere il capitano della squadra azzurra”.
Mattia è terzogenito di una famiglia di sportivi. Il padre Marcello saltò 2.27m nel 1985. La madre Kathy Seck è stata una velocista di origini senegalesi. E’ fratello della saltatrice Erika Furlani, seconda ai Mondiali Under 18 di Donetsk 2013 e terza agli Europei Under 23 di Bydgoszcz 2017. Il fratello Luca è saltatore in lungo.
“Mia sorella Erika è la mia stella polare. E’ sempre stata un’atleta fantastica e non mi sono mai perso una sua competizione. Proverò a seguire il suo esempio, così come quello offerto da mio fratello che è un lunghista e mi ha insegnato molto in questo settore”.
Da cadetto Furlani ha vinto il titolo italiano al primo anno in questa categoria. Nel 2020 ha stabilito la migliore prestazione nazionale under 16 nel salto in alto con 2.10m e sui 150 metri con 16”57.
Mattia é cresciuto su un campo di atletica, ma tra gli 8 e i 13 anni ha praticato soprattutto il basket. Con Gianmarco Tamberi condivide la stessa passione per la pallacanestro NBA ed è un grande tifoso dei Golden State Warriors del suo idolo Stepehen Curry. Lo scorso anno Mattia aveva lanciato a Gimbo una proposta:
“Gimbo, ti aspetto per una bella sfida a basket. Quando vuoi, io ci sono”.
Marta Amani
La medaglia di bronzo dei Mondiali Under 20 di Cali 2022 Marta Amani ha vinto l’ottavo titolo italiano giovanile nel salto in lungo comprendendo le gare indoor e outdoor, eguagliando il record personale indoor con 6.32m al sesto tentativo.
A questi successi va aggiunto anche il titolo italiano assoluto indoor vinto lo scorso anno sempre al Palaindoor di Ancona. La portacolori del Cus Pro Patria Milano ha fatto registrare anche 6.18m e 6.20m rispettivamente al secondo e al terzo tentativo.
Nella seconda giornata Amani ha centrato la seconda doppietta consecutiva in questa rassegna tricolore vincendo i 200 metri juniores in 24”04. Con questa prestazione Marta diventa la quinta italiana di sempre a meno di due decimi di secondo dal record italiano di categoria di Dalia Kaddari.
Marta gareggia per la Pro Patria Cus Milano presieduta da Alessandro Castelli ed è allenata da Fiorella Colombo. La milanese di Villa Cortese, studentessa al liceo scientifico Tosi di Busto Arsizio, ha vinto il titolo italiano indoor assoluto ad Ancona e una splendida medaglia di bronzo ai Mondiali under 20 di Cali con un salto da 6.52m realizzato all’ultimo tentativo, che le ha permesso di migliorare di un centimetro il personale di 6.51m realizzato ai Campionati Italiani assoluti di Rieti.
Nelle precedenti edizioni dei Mondiali under 20 l’unica atleta azzurra in grado di salire sul podio nel salto in lungo era stata la toscana Maria Chiara Baccini nell’edizione di Annecy nel 1998.
La ragazza nata nel 2004 è figlia di Martina Favaro, ex quattrocentista che le ha trasmesso la passione per l’atletica. Il padre è ivoriano e il suo cognome va accentato sulla i alla francese. Si è avvicinata all’atletica coltivando la passione sul campo di Bienate Magnago in provincia di Milano.
Marta Amani: “Nell’ultimo salto della finale dei Mondiali di Cali ho cercato di dare tutto quello che avevo. Ero veramente contentissima. Ho saltato per la mia allenatrice, per mia mamma e per chi mi vuole bene. Ero talmente concentrata su me stessa, che quasi non mi ero accorta della possibilità di arrivare terza. Ho cercato di guardare la classifica il meno possibile. I miei compagni di squadra mi hanno fatto il tifo dalla tribuna”.
Al di fuori della pista di atletica Marta coltiva la passione per il pianoforte.
“Prima del Covid prendevo lezioni di pianoforte. Mia nonna mi aveva spronato fin da quando ero bambina. Ora ho smesso. E’ difficile da conciliare con l’atletica e con lo studio. Continuo a suonare per conto mio perché mi rilassa. L’ho fatto anche prima di Cali, come prima di ogni gara importante”.
Great Nnachi
La portacolori del Battaglio Cus Torino Great Nnachi ha messo a segno una nuova doppietta vincendo i 60 metri in 7”50 e il salto con l’asta con 4.20m a livello under 20. La piemontese ha tentato successivamente l’assalto alla misura di 4.40m. L’anno scorso la piemontese allenata da Luciano Gemello vinse i titoli italiani under 20 nell’asta indoor e outdoor e sui 60 metri indoor e 100 metri outdoor.
Great è diventata italiana dopo aver compiuto 18 anni. Prima di diventare italiana è stata nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le sue qualità di atleta, affinate pur tra difficoltà, e per la disponibilità che mostra nell’aiutare i compagni e nel collaborare alla formazione e all’allenamento dei più piccoli. La ragazza è nata il 15 Settembre 2004 a Torino da genitori nigeriani. La sua storia sportiva iniziò a 14 anni quando vinse il primo titolo italiano cadette nel salto con l’asta.
Lorenzo Simonelli
Lorenzo Simonelli ha centrato l’obiettivo di migliorare il primato italiano under 23 sui 60 metri ostacoli con 7”67 avvicinando di tre soli centesimi di secondo lo standard diretto per i prossimi Campionati Europei assoluti di Istanbul fissato a 7”64.
L’ostacolista romano nato da madre di origini tanzaniane ha tolto tre centesimi di secondo al precedente record italiano stabilito dal lombardo Frank Brice Koua dal 2021 entrando nella top ten italiana di sempre a livello assoluto.
Lorenzo è nato a Dodoma in Tanzania il 1 Giugno 2002 e si è stabilito a Roma a cinque anni nel paese del papà, che lavora come antropologo e ricercatore. La madre è tanzaniana. Nel 2010 ha incominciato a frequentare il campo di atletica della Cecchignola a Roma. Ha praticato anche nuoto fino alle scuole medie prima di dedicarsi soltanto all’atletica sotto la guida di Marta Oliva.
Simonelli si è rivelato nel 2019 con il record italiano allievi dei 60 metri ostacoli indoor, migliorato tre volte fino a portarlo a 7”71. Nel 2021 ha stabilito il primato italiano juniores indoor con 7”61 prima di vincere la medaglia di bronzo agli Europei Under 20 di Tallin sui 110 metri ostacoli dietro al fenomeno francese Sasha Zhoya e davanti al polacco Jakub Szymanski.
Ai Mondiali Under 20 di Nairobi è stato eliminato in batteria sui 110 metri ostacoli ma ha contribuito al record italiano juniores della staffetta 4×100 con 39”29.
Lorenzo Simonelli: “Durante la finale degli Europei di Tallin ero davvero carico e più adrenalinico del solito. Ho corso contro due atleti davvero forti come Zhoya e Szymanski. Più competizione c’è, meglio è”.
Nel 2022 ha vinto il titolo italiano under 23 a Firenze migliorando il record personale sui 110 metri ostacoli con 13”59 e si è piazzato secondo agli Assoluti di Rieti. Si è piazzato quinto ai Giochi del Mediterraneo di Orano e ha partecipato agli Europei di Monaco di Baviera.
A fine stagione ha conquistato la medaglia d’oro ai Campionati del Mediterraneo under 23 di Pescara. Dall’autunno 2022 si allena con il gruppo di Giorgio Frinolli, che segue anche Zaynab Dosso e Luminosa Bogliolo.
Veronica Besana
La lombarda Veronica Besana ha eguagliato il record italiano under 23 sui 60 metri ostacoli femminili con 8”10, stesso tempo realizzato poche settimane fa da Giulia Guarriello. Elena Carraro si è piazzata al secondo posto con 8”17 precedendo di un centesimo di secondo Guarriello. Besana è tesserata per l’Atletica Lecco Costruzioni. Da allieva rivaleggiava con l’amica Larissa Iapichino nelle gare giovanili degli ostacoli e vinse il titolo italiano under 18 sui 100 metri ostacoli in 13”49 battendo la fiorentina sulla pista di Agropoli.
L’atleta lecchese si è allenata in passato con il tecnico lombardo Flavio Alberio, che ha seguito anche Fabrizio Schembri e Micol Cattaneo. Veronica ha iniziato quando aveva cinque anni. Accompagnava suo fratello, che frequentava le piste di atletica. Ha provato più specialità dell’atletica svariando tra prove multiple, salto in lungo e ostacoli.
Veronica Besana: “Ho sperimentato un approccio all’atletica che mi facesse sperimentare diverse specialità e acquisire un maggior numero di abilità. Le prime soddisfazioni da cadetta sono arrivate dal pentathlon. Ora non riesco a preparare le prove multiple, che richiedono versatilità. Il passaggio agli ostacoli è stato graduale e naturale. Amo il mondo delle prove multiple per la capacitò di creare legami dentro e fuori dal campo, come il mio con Larissa Iapichino”.
Ora Veronica si allena a Roma sotto la guida di Veronica Borsi, che quest’anno festeggia il decimo anniversario della la medaglia d’argento sui 60 metri ostacoli agli Europei Indoor di Goteborg 2013.
Edoardo Stronati
Edoardo Stronati ha vinto il salto in alto juniores con l’eccellente misura di 2.21m prima di tentare tre prove alla quota di 2.24m, un cm in più rispetto al record italiano under 20 detenuto da Paolo Borghi con 2.23m dal lontano 1980.
Il lombardo della Pro Sesto Atletica si è portato al quinto posto delle liste italiane under 20 di tutti i tempi eguagliando la misura realizzata da Gianmarco Tamberi da junior proprio nel Palazzetto tanto caro al campione olimpico marchigiano.
Il milanese di Lainate tesserato per la Pro Sesto Atletica si mise in luce nel Febbraio 2021 quando migliorò a 16 anni il record italiano under 18 indoor ai Campionati Italiani giovanili di Ancona saltando 2.15m, un centimetro in più rispetto al 2.14m stabilito da Stefano Sottile nel 2015 ed eguagliato da Andrea Motta nel 2016.
Edoardo ammira molto Mutaz Barshim e Bogdan Bondarenko.
“Barshim è il miglior saltatore in alto della storia. Bondarenko è stato infortunato a lungo e postava su instagram e facebook degli esercizi. Durante il periodo del mio infortunio la mia allenatrice mi faceva fare proprio gli esercizi svolti da Bondarenko. Al di fuori dell’atletica faccio il tifo per l’Inter e mi piace leggere e scrivere”.
Riccardo Meli
Riccardo Meli ha demolito di quasi mezzo secondo il primato personale portandolo da 47”02 a 46”58 sui 400 metri promesse. Il siciliano delle Fiamme Gialle diventa il quattrocentista italiano più veloce di quest’anno a livello assoluto superando anche Vladimir Aceti e Edoardo Scotti.
La prestazione di Meli si inserisce al quarto posto nelle liste italiane all-time under 23 alle spalle di Matteo Galvan, Edoardo Scotti e Claudio Licciardello. Matteo Raimondi della Pro Sesto Atletica si è messo in luce scendendo sotto i 47 secondi con 46”86.
La foto di Meli nella batteria dei 400 metri che ritraeva il giovane siciliano mentre imitava il gesto del colpo di pistola di Fred Kerley al Golden Gala di Roma dello scorso anno è stata condivisa su Instagram anche dallo stesso campione del mondo dei 100 metri.
Eric Marek
L’altra sorpresa della due giorni di Ancona appena andata in archivio è arrivata da Eric Marek, vincitore sui 60 metri promesse in 6”74 per un centesimo sul favorito Matteo Melluzzo. Erik, ha origini polacche, gareggia per l’Atletica Bergamo 1959 Oriocenter e ha giocato in passato a football americano.