Tamberi venerdì a Doha per ricominciare a volare

    Il campione olimpico inizia la stagione dei campionati del mondo

    Gianmarco Tamberi, il campione olimpico del salto in alto di Tokyo 2021, è pronto al suo debutto stagionale all’aperto proprio a Doha dove, il suo amico Mutaz Barshim che ha vinto l’oro a cinque cerchi insieme a lui, conquistò nel 2019 il titolo mondiale davanti al suo pubblico festante, ma nel Khalifa Stadium mentre il meeting di Diamond League, di venerdì 13, si disputerà presso il Suhaim bin Hamad Stadium.

    Gimbo, che compirà 30 anni il prossimo 1 giugno, dopo aver realizzato lo scorso 1 agosto il grande sogno della sua vita di vincere le Olimpiadi, 5 anni dopo il terribile infortunio che gli impedì di partecipare da grande favorito ai giochi a cinque cerchi di Rio 2016, non appare assolutamente appagato per quanto realizzato, ed è pronto ad affrontare una nuova esaltante stagione all’aperto, dopo essere riuscito a conquistare nell’unica competizione fatta al coperto la medaglia di bronzo ai mondiali di Belgrado, dove si è presentato in condizione approssimativa di forma, non avendo programmato l’evento.

    Adesso, determinato e carico come sempre, è pronto a lanciare la sua sfida per conquistare l’unico titolo che, di fatto, manca alla sua straordinaria carriera, quello mondiale, e lo fa iniziando nel più importante circuito mondiale di meeting, la Diamond League, di cui è anche il campione in carica della sua specialità.

    Ricordiamo che il saltatore azzurro, nato a Civitanova Marche ma che vive ad Ancona, dopo il debutto a Doha sarà impegnato, sulla strada per i Mondiali di Eugene, a Birmingham il 21 maggio, a Trieste il 28, a Ostrava il 31 e poi, al Golden Gala Pietro Mennea di Roma il 9 giugno e, infine, agli Assoluti di Rieti tra il 25 e il 26 giugno, prima di concentrare totalmente la sua attenzione alla partenza per l’Oregon dove, il 15 luglio, inizieranno i campionati iridati e bisognerà arrivare per tempo in quanto andranno smaltite le 9 ore di fuso orario.

    Alla vigilia della sua partenza per il Qatar, Gianmarco ha rilasciato una serie di dichiarazioni su vari argomenti che vi riportiamo testualmente.

    Embed from Getty Images

    Sulla condizione attuale

    So di star bene fisicamente, anche se non puntiamo ad essere al top della forma adesso, bensì a luglio. Dal punto di vista tecnico abbiamo lavorato di più, ma quando si lavora si hanno anche incertezze, e quando si cerca di sistemare qualcosa a volte si fanno passi indietro.

    Non so quanto salterò a Doha, vedremo e, in ogni caso, valuteremo poco prima della gara se gareggiare con rincorsa completa o con 9 passi. Adesso peso 80 kg, ai Mondiali indoor di Belgrado dove ho vinto il bronzo ero 80,5-81, ma dovrò perdere 3-4 chili per Mondiali ed Europei arrivando a 76,5-77 in base a come sarà l’avvicinamento.”

    Sul rapporto con Barshim

    Con lui ci siamo allenati per una settimana insieme, proprio a Doha. Ci sentiamo molto spesso, lui è nato per fare salto in alto, concepito per essere uno dei migliori se non il migliore. Ricordiamo spesso Tokyo, tiriamo fuori qualche aneddoto di quella strepitosa serata: entrambi stiamo vivendo questo momento simile, abbiamo raggiunto qualcosa di straordinario dopo tanti anni di rincorsa, ognuno a modo suo, ed entrambi ci interroghiamo sul modo per andare avanti.

    Non sono mai stato uno che si accontenta, però una cosa così grande, voluta per così tanti anni, avevo paura mi facesse dire basta: ho sofferto tanto e alla fine sono riuscito a raggiungere quel grande obiettivo, e forse la mia carriera poteva concludersi così. In realtà mi sono reso conto che ho ancora tanta voglia di fare, tanta voglia di dimostrare a me stesso che di limiti ce ne sono sempre e bisogna sempre cercare di superarli”.

    Sul Golden Gala del 9 giugno

    Roma è una bellissima tappa per preparare al meglio i Mondiali di Eugene, il mio chiodo fisso, più alti sono gli stimoli, con la pressione addosso, più riesco a tirare fuori qualcosa di importante, quindi avere il Golden Gala prima di Eugene è fondamentale per me.

    Non vedo l’ora di scendere in pedana a Roma e di vedere l’Olimpico con un sacco di gente: mi sono sempre divertito da morire in quella pedana e sono sempre riuscito a fare buone gare. Capiterà dopo averne già fatto tre o quattro quindi spero di essere in condizione fisica e tecnica discreta per poter già fare buone misure al Golden Gala”.

    Embed from Getty Images

    Sui suoi principali avversari per il titolo mondiale

    Il coreano Woo lo considero il miglior saltatore al mondo al momento, per costanza e facilità di salto. Mutaz Barshim è intramontabile e sarà sicuramente uno dei protagonisti del Mondiale. Per un terzo nome, dico JuVaughn Harrison in quanto ha dimostrato di essere al top nell’alto e nel lungo. Così tanto talento non può essere sottovalutato. E poi gareggia in casa”.

    Su Jacobs e la staffetta 4×100

    Marcell avrà molto da fare a Eugene, visto che gli statunitensi sono i velocisti più forti al mondo e gareggiare in casa loro non sarà facile, ma ha dimostrato anche quest’anno di avere le carte in regola per fare la prestazione che conta nel momento più importante, e confido in lui perché ha acquisito tanta sicurezza per riuscire a dimostrare quanto vale.

    Per la 4×100 sarà anche più difficile, un oro memorabile, quasi impossibile, merito dei ragazzi che hanno fatto una gara perfetta. Ripetere la perfezione non è facile, hanno fatto gioire tutta l’Italia, sarà difficile stare dietro agli americani, il mio consiglio da capitano è di concentrarsi su loro stessi e cercare di migliorare quello che hanno fatto a Tokyo”.

    Embed from Getty Images

    Sul suo matrimonio del prossimo 1° settembre

    Chiara è un angelo, mi aiuta in tutto, si sta prendendo più cura lei delle nozze rispetto a me. Io non vedo l’ora, ma lei è veramente in estasi per quello che sarà. Stiamo anche facendo casa. Sì, ci sono tante novità in questo 2022”.

    Per finire le dichiarazioni del suo tecnico, il padre Marco Tamberi: “In generale lo stato di Gianmarco a livello fisico è molto buono, siamo a inizio stagione e a livello tecnico ci sono ancora cose da sistemare. L’aspetto fisico mi convince, lo vedo forte e dinamico, con una serenità e capacità di rappresentare il massimo di quello che è in grado di fare.

    Ha acquisito coscienza delle sue capacità, ancora maggiore di quella che era prima delle Olimpiadi. A livello tecnico, alti e bassi pronunciati che non dipendono dallo stato fisico, ma dalla mancanza di abitudine a misure alte e dalla quantità di salti fatti. Ma immagino che le gare sistemeranno questo aspetto”.

    Embed from Getty Images
    Sport OK Junior