Filippo Tortu ha chiuso la sua straordinaria stagione 2021, in cui è diventato campione olimpico della 4×100, correndo sulla pista di Nairobi in Kenya, lo scorso 18 settembre, un eccellente 200 metri in cui ha portato il suo personale sulla distanza a 20″11, ed è diventato il secondo azzurro di tutti i tempi dietro al leggendario Pietro Mennea.
Quella gara faceva parte del Kip Keino Classic, meeting Gold del Word Athletics Continental Tour, che prende il nome dall’olimpionico Kipchoge Keino e, sempre nell’ambito dello stesso evento programmato quest’anno il 7 maggio, ci sarà l’esordio stagionale di Filippo che correrà questa volta sui 100 metri nello stadio Kasarani di Nairobi.
Dopo la competizione, peraltro, Tortu non tornerà in Italia ma si trasferirà direttamente in Qatar dove, 6 giorni dopo, gareggerà ancora il 13 maggio sui 200 metri del primo meeting di Diamond League 2022 in programma a Doha.
Ricordiamo che anche la capitale del Qatar evoca ricordi molto felici per Filippo in quanto, nel 2019, proprio a Doha il 23enne velocista azzurro riportò l’Italia in una finale dei 100 metri in un campionato del mondo di atletica, dopo 32 anni dall’unica volta in cui accadde, quando Piefrancesco Pavoni chiuse poi al settimo posto, come Tortu, nell’edizione italiana disputata a Roma nel 1987.
Non sono ancora stati annunciati ufficialmente gli avversari di Filippo in queste due importanti competizioni fissate per l’inizio della sua stagione, salvo la presenza certa del primatista africano dei 100 metri, nonché idolo locale, il keniota Ferdinand Omanyala che vanta un personale di 9″77 e sarà sui blocchi di Nairobi contro l’azzurro.
Possiamo però anticipare che, nella gara di Doha sui 200 metri, saranno al via molti dei finalisti delle Olimpiadi di Tokyo sulla distanza e che, per Filippo, come anticipato e ampiamente confermato dalle sue parole riportate sotto, sarà un eccezionale banco di prova per valutare la propria condizione sul mezzo giro di pista in cui punterà quest’anno a importanti traguardi.
Le dichiarazioni di Tortu “Non vedo l’ora di gareggiare. Abbiamo scelto Nairobi con il mio allenatore, (il padre) e con Federico Rosa, il manager che da quest’anno collabora con il nostro team per la ricerca e selezione dei meeting, perché lo scorso anno abbiamo chiuso la stagione con un ottimo tempo e fantastiche sensazioni. Il contesto e la pista mi sono piaciuti molto e voglio provare a cimentarmi lì anche sui 100 metri.
Sarà poi la volta di Doha, dove mi aspetto di poter incontrare atleti molto forti che mi stimoleranno a fare bene. Quest’anno gli obiettivi individuali sono chiari: finale ai Mondiali e medaglia agli Europei sui 200 metri. Abbiamo selezionato con cura le prime gare per arrivare pronti ai principali appuntamenti della stagione”.